Riceviamo e volentieri pubblichiamo un documento inviatoci dal sindaco di Campagnano di Roma Alessio Nisi, dopo una richiesta di intervista da parte di Ecolagodibracciano.it, sulla questione che riguarda la questione dell’approvvigionamento idrico.
LA CRISI IDRICA NEL COMUNE DI CAMPAGNANO DI ROMA: ORIGINI, SVILUPPI E PROSPETTIVE DI UNA QUESTIONE ULTRADECENNALE
PREFAZIONE
A chi spetta davvero la competenza sul Servizio Idrico Integrato? Non ai Comuni, come spesso si crede. Le regole nazionali sono fissate da ARERA, che stabilisce modalità di composizione delle tariffe, standard di qualità e tutele per i cittadini. La Regione disegna i confini degli ambiti territoriali (ATO). L’ATO 2 pianifica gli interventi e affida la gestione attraverso una convenzione che vincola il gestore agli impegni assunti. È poi Acea Ato 2, gestore unico, a operare sul campo: captare, trasportare ed erogare l’acqua, manutenere le reti, curare fognature e depurazione, realizzare gli investimenti. ASL Roma 4 e ARPA Lazio garantiscono i controlli ufficiali sulla qualità e sulla sicurezza. E allora perché spesso le critiche si appuntano sul sindaco, se il Comune non ha competenze dirette? Forse perché manca chiarezza. Questo documento vuole colmare quel vuoto, mostrando con precisione “chi fa cosa” nel servizio idrico e a chi spettano davvero le responsabilità operative e gestionali.
📍Un problema storico e strutturale
La crisi idrica del Comune di Campagnano di Roma rappresenta l’esito di una lunga serie di errori di valutazione di natura tecnica, politica e amministrativa. Un percorso che, stratificandosi nel tempo, ha generato una criticità non più contingente, ma di carattere strutturale e sistemico. Essa è il risultato di scelte amministrative e tecniche assunte nei decenni scorsi e si manifesta in tre dimensioni tra loro interdipendenti: qualità dell’acqua, continuità e affidabilità del servizio, resilienza delle infrastrutture. Un fattore determinante è stato il ritardo nell’integrazione del Comune nel Servizio Idrico Integrato (SII), modello di gestione unitaria delineato dalla Legge n. 36/1994 (Legge Galli) e successivamente ordinato nel D.Lgs. 152/2006, art. 147. Tale ritardo ha inciso sull’accesso agli strumenti programmatori e finanziari d’ambito, con effetti cumulativi nel medio-lungo termine.
La Legge Galli ha istituito la gestione del SII su base di Ambiti Territoriali Ottimali (ATO), con delimitazione regionale e adesione degli enti locali attraverso la Conferenza dei Sindaci. Nel Lazio, la L.R. n. 6/1996 ha istituito gli ATO, tra cui l’ATO 2 – Lazio Centrale-Roma, dotato dei propri strumenti (Piano d’Ambito/Programma degli Interventi, Regolamenti, Carta dei Servizi). In questo quadro, la piena integrazione d’ambito è condizione abilitante per la gestione coordinata dell’intero ciclo idrico (captazione, adduzione, distribuzione, fognatura, depurazione), per l’applicazione della regolazione tariffaria e per l’attivazione degli investimenti.
A fronte dell’adesione progressiva della maggior parte dei Comuni della Città Metropolitana di Roma ad ATO 2 tra la fine degli anni Novanta e il primo decennio Duemila, Campagnano è rimasto a lungo estraneo alla programmazione d’ambito, ricadendo in precedenza nell’ATO 1 – Lazio Nord-Viterbo. Il trasferimento all’ATO 2 è stato disposto dalla Deliberazione del Consiglio Regionale del Lazio n. 10 del 14 luglio 2021; a valle di tale atto, il Consiglio Comunale ha approvato i necessari provvedimenti con la Delibera n. 46 del 27 ottobre 2021 (presa d’atto/adesione) e la Delibera n. 52 del 22 dicembre 2021 (convenzione di gestione), predisponendo il subentro del gestore unico. La Conferenza dei Sindaci ATO 2, con Delibera n. 3/22 del 10 febbraio 2022, ha formalizzato l’inserimento; il 30 settembre 2022 è avvenuto il subentro gestionale di Acea Ato 2.
Effetti del ritardo di integrazione
Il protrarsi dell’assetto “fuori ambito” ha determinato:
1) limitato accesso alla programmazione e agli investimenti d’area vasta (PdI/POS), con ritardi nell’adeguamento infrastrutturale;
2) assenza di regia integrata tra captazioni, reti, fognature e impianti, con impatti su continuità e qualità tecnica;
3) sotto-manutenzione storica di tratti di rete e impianti, con aggravio di perdite, guasti e vulnerabilità operative.
Inquadramento tecnico-territoriale
Il territorio presenta caratteristiche idro-geologiche vulcaniche tipiche dell’area romana, che possono incidere su taluni parametri chimici naturali; ciò richiede approcci di gestione integrata e trattamento/miscelazione in un perimetro d’ambito.
Sintesi valutativa
L’ingresso di Campagnano in ATO 2 (2022) ha interrotto un prolungato isolamento istituzionale-gestionale e ha ricondotto il servizio al modello regolato. Permane un divario infrastrutturale rispetto ai Comuni integrati da più tempo, che impone una fase pluriennale di investimenti e cooperazione tra Ente d’Ambito, gestore, Comune e autorità sanitarie.
Un’eredità pesante
L’attuale crisi idrica di Campagnano di Roma è il risultato di una lunga stagione di gestione frammentata e inadeguata, sviluppatasi ben prima dell’ingresso del Comune nell’ATO 2 (formalizzato con le delibere consiliari di ottobre e dicembre 2021, poi divenuto operativo dal 2022). Per oltre trent’anni, infatti, il servizio idrico è stato affidato a operatori privati in regime “ante-Galli”: inizialmente Castalia, quindi Crea Gestioni S.r.l. e, da ultimo, Acea Molise S.r.l.
Queste gestioni si sono contraddistinte per assenza di investimenti strutturali, mancanza di manutenzione programmata e carente pianificazione impiantistica, con conseguenze gravi sulla qualità e continuità del servizio. Il Comune, escluso per decenni dal Servizio Idrico Integrato disciplinato dalla Legge n. 36/1994 (Legge Galli) e poi dal D.Lgs. 152/2006, art. 147, non ha potuto accedere ai flussi di investimento e alla programmazione condivisa d’ambito, rimanendo così privo di strumenti strutturali per affrontare le proprie criticità.
Sul piano impiantistico, una delle scelte più problematiche è stata la realizzazione dell’impianto di potabilizzazione di via del Salvatore, basato su tecnologie a osmosi inversa. L’impianto, costato circa 500.000 euro, si è rivelato sin da subito inefficace: oltre a non garantire la copertura dei fabbisogni, produceva scarti pari a circa il 30 per cento dell’acqua trattata, che gravavano ulteriormente sul depuratore di Santa Lucia, accentuando criticità già gravi della rete. Questi elementi sono documentati negli atti tecnici comunali e nei verbali di gestione dell’epoca.
Il quadro normativo europeo e nazionale (2001–2014)
La questione della potabilità a Campagnano non è recente, ma si innesta in un percorso normativo avviato oltre vent’anni fa.
Con la Direttiva 98/83/CE del Consiglio, 3 novembre 1998, recepita in Italia con il D.Lgs. 31/2001, sono stati introdotti i valori parametrici ancora oggi vigenti: arsenico ≤ 10 µg/L e fluoruri ≤ 1,5 mg/L. Questi parametri costituivano uno spartiacque importante, poiché molte zone del Lazio – inclusa Campagnano – presentavano valori superiori, specie per l’arsenico di origine naturale.
Per questa ragione, lo Stato italiano richiese e ottenne dalla Commissione Europea successive deroghe, formalizzate con diversi D.P.C.M. (20 luglio 2004, 21 luglio 2005, 28 dicembre 2007) e, soprattutto, con il D.P.C.M. 8 marzo 2010, che autorizzava la distribuzione di acqua con arsenico fino a 20 µg/L fino al 31 dicembre 2012. La deroga fu approvata con la Decisione della Commissione Europea 2010/760/UE del 7 dicembre 2010, che individuava specifici Comuni del Lazio, tra cui Campagnano di Roma.
Con la scadenza definitiva delle deroghe, i limiti europei sono tornati inderogabili. Ne conseguì l’adozione, da parte del sindaco di Campagnano, di ordinanze di non potabilità nel periodo 2012–2014, emesse a fronte di valori di arsenico e fluoruri superiori ai limiti fissati.
Ciò dimostra che la criticità della risorsa idrica a Campagnano era nota alle istituzioni locali e nazionali già dal 2001 e che la distribuzione di acqua classificata oggi come non conforme fu resa possibile esclusivamente grazie al regime derogatorio.
Il passaggio al nuovo contesto (2015–2021)
Terminata la stagione delle deroghe, Campagnano continuò a subire gli effetti di un sistema locale fragile e arretrato, senza piani di investimento pluriennali, senza manutenzione della rete (con perdite superiori al 50 per cento) e con impianti inadeguati a garantire stabilmente la qualità dell’acqua. Le gestioni succedutesi non riuscirono a proporre né soluzioni né progettualità di medio-lungo periodo, mentre il Comune rimaneva ancora fuori dall’ATO 2.
Questa eredità pesante, fatta di errori politici e gestionali e di mancato allineamento al quadro normativo europeo, è il fardello che dal 2021 ricade sull’attuale amministrazione e sul nuovo gestore Acea ATO 2, chiamati a risanare una condizione strutturalmente compromessa.
Responsabilità politiche e amministrative
La configurazione che ha tenuto Campagnano di Roma fuori dalla piena programmazione dell’ATO 2 – Lazio Centrale Roma fino al 2022 è l’esito di scelte amministrative stratificatesi nel tempo e riconducibili a più livelli istituzionali. Per legge, il Servizio Idrico Integrato (SII) è organizzato per Ambiti Territoriali Ottimali (ATO) ed è governato da un Ente di governo d’ambito che elabora e aggiorna il Piano d’Ambito e il Programma degli Interventi (PdI), affida la gestione e ne controlla le performance; il gestore attua gli interventi e rispetta gli standard regolatori; i Comuni partecipano alla Conferenza dei Sindaci. Questo assetto discende dal D.Lgs. 152/2006, in particolare dagli artt. 147 (organizzazione per ambiti) e 149 (pianificazione d’ambito).
Ruoli e obblighi nella governance del Sistema Idrico Integrato
ATO 2 – Programmazione e controllo
Predispone/aggiorna Piano d’Ambito e PdI, definisce la convenzione regolatoria con il gestore, vigila sull’attuazione e sull’allineamento agli standard di qualità tecnica fissati da ARERA.
Gestore d’ambito (Acea Ato 2) – Attuazione degli interventi e qualità tecnica.
Realizza gli investimenti programmati e risponde agli obiettivi della Regolazione della Qualità Tecnica (RQTI) di ARERA, che prevede macro-indicatori (tra cui M1 – perdite idriche, M2 – interruzioni del servizio, M3 – qualità dell’acqua erogata) e un meccanismo premiale/penalizzante.
Cornice tariffaria – Metodo MTI-4 (periodo 2024–2029)
Definisce regole e riconoscimenti tariffari che finanziano il PdI/POS d’ambito, condizionando tempi e intensità degli investimenti.
Comuni/Conferenza dei Sindaci – Indirizzo e partecipazione
I Comuni concorrono alla programmazione e al controllo d’ambito in Conferenza dei Sindaci; il Sindaco mantiene le attribuzioni di tutela sanitaria locale ai sensi della normativa vigente.
Transizione al modello d’ambito (2021–2022)
Il riallineamento istituzionale di Campagnano al modello d’ambito si è realizzato in tre passaggi formali e temporalmente distinti:
1. Trasferimento ad ATO 2 con Deliberazione del Consiglio Regionale del Lazio n. 10 del 14 luglio 2021.
2. Inserimento nell’ATO 2 deliberato dalla Conferenza dei Sindaci con Delibera n. 3/22del 10 febbraio 2022 (voce pubblicata nell’albo delle Conferenze dei Sindaci).
3. Subentro gestionale del gestore unico Acea Ato 2 dal 30 settembre 2022, comunicato dall’uscente Acea Molise S.r.l. con avviso agli utenti.
3.3 Tutela della salute e qualità dell’acqua: responsabilità e standard
Gli obblighi sanitari relativi alle acque destinate al consumo umano sono oggi disciplinati dal D.Lgs. 18/2023, che recepisce la Direttiva (UE) 2020/2184, definendo valori parametrici, monitoraggi ufficiali e Piani di Sicurezza dell’Acqua (Water Safety Plan). Tali obblighi si coordinano con la regolazione ARERA: nella RQTI il macro-indicatore M3 – Qualità dell’acqua erogata considera, tra l’altro, l’incidenza delle ordinanze di non potabilità e la conformità dei campioni; nella RQSII (qualità contrattuale) sono fissati i tempi di risposta ai reclami e gli indennizzi automatici in caso di mancato rispetto degli standard specifici. Ne discende che:
* le ordinanze e i dati analitici ufficiali incidono sulla valutazione di qualità tecnica (M3);
* i reclami formali degli utenti e le segnalazioni documentate attivano obblighi di risposta del gestore (in 30 giornilavorativi) e, in caso di ritardo, danno titolo a indennizzi automatici secondo RQSII, contribuendo alla tracciabilità delle criticità e al monitoraggio regolatorio.
Strumenti regolatori e responsabilità operative (sintesi)
* Qualità tecnica (RQTI) – ARERA delib. 917/2017/R/idr: definisce macro-indicatori (M1–M6), standard specifici e prerequisiti; include M2 – interruzioni del servizio e M3 – qualità dell’acqua erogata (con focus su ordinanze di non potabilità).
* Qualità contrattuale (RQSII) – ARERA delib. 655/2015/R/idr: stabilisce tempi massimi per risposte a reclami e richieste e i relativi indennizzi automatici; i gestori devono registrare e rendicontare le prestazioni.
* Metodologia tariffaria (MTI-4) – ARERA delib. 639/2023/R/idr: regola il periodo 2024–2029, vincolando riconoscimenti tariffari e investimenti del PdI/POS.
* Perimetro d’ambito e atti di inserimento – DCR Lazio n. 10/2021, Delib. EGATO2 n. 3/22, subentro gestore 30/09/2022: definiscono base giuridica e operativa dell’attuale assetto a Campagnano.
La situazione odierna è l’effetto di un ritardo storico nell’integrazione d’ambito e di scelte amministrative che hanno protratto nel tempo una gestione fuori dalla piena programmazione ATO 2. Il percorso 2021–2022 ha riallineato Campagnano alla governance d’ambito; da allora, gli interventi e i controlli sono inquadrati nella cornice regolatoria ARERA.
Attività di interlocuzione istituzionale (2022–2025)
Dal 2022 l’Amministrazione Comunale ha promosso un’azione istituzionale costante, continua e documentata verso tutti i soggetti competenti sul Servizio Idrico Integrato (SII), combinando diffide, segnalazioni e richieste istruttorie formali con la partecipazione sistematica ai tavoli d’ambito e di coordinamento. Tale iniziativa, attestata dagli atti protocollati del Comune, ha avuto un duplice obiettivo: 1) presidiare la gestione corrente (continuità del servizio, qualità e sicurezza dell’acqua); 2) accelerare il percorso strutturale di investimento e di messa in sicurezza dell’approvvigionamento.
Interlocutori e ambiti di lavoro
ATO 2 / Conferenza dei Sindaci – Segreteria Tecnico-Operativa (STO). Dopo l’inserimento formale di Campagnano nell’ATO 2 (Delibera n. 3/22 del 10.02.2022), il Comune ha partecipato alle successive sedute e ai lavori istruttori per Programma degli Interventi (PdI) e Piano delle Opere Strategiche (POS) 2024–2029, approvati dalla Conferenza dei Sindaci nella seduta del 5 agosto 2024 (Delibera n. 6-24). Le pagine istituzionali di ATO 2 e i report d’ambito confermano sia l’inserimento di Campagnano sia l’approvazione del ciclo programmatorio 2024–2029.
Gestore d’ambito (Acea Ato 2). Il Comune ha trasmesso numerose note su continuità del servizio, qualità tecnica e cronoprogrammi degli interventi; Acea Ato 2, nelle proprie relazioni PdI/POS 2024–2029, riporta gli interventi programmati su Campagnano, inclusa l’alimentazione mediante derivazione dal Peschiera e opere di bonifica di rete.
Gestore uscente (Acea Molise Srl) e ATO 1. Nella fase di transizione e chiusura dei rapporti economico-patrimoniali (valore residuo di subentro), l’ATO 2 ha deliberato gli atti di riferimento (tra cui Delib. 9-22 del 29.09.2022). Il Comune, in parallelo, ha gestito interlocuzioni su pretese pregresse originate da scelte antecedenti all’ingresso in ATO 2.
Regione Lazio / Garante regionale del SII. Il Garante, nei propri rapporti, monitora il passaggio di Campagnano da ATO 1 ad ATO 2 e le correlate questioni gestionali.
ARERA. Le attività sono state raccordate con il quadro regolatorio su Qualità Tecnica (RQTI) e Metodo Tariffario 2024–2029 (MTI-4), cui si agganciano PdI e POS d’ambito approvati nel 2024.
ASL Roma 4 e ARPA Lazio. Autorità sanitarie e laboratorio di riferimento per i campionamenti ufficiali ai sensi del D.Lgs. 18/2023, attivate e tenute costantemente informate nelle fasi critiche. (Riferimenti di merito negli atti sanitari e di campionamento.)
Prefettura di Roma. Sede di coordinamento inter-istituzionale per la gestione delle emergenze e per l’allineamento operativo tra enti; riunioni tematiche sono state convocate nel 2025 (verbali agli atti).
Città Metropolitana di Roma Capitale. Raccordo infrastrutturale e supporto alla STO per gli adempimenti contabili e procedurali.
Un’azione ferma in un contesto complesso
L’Amministrazione ha operato con responsabilità e fermezza, nella consapevolezza della complessità normativa e gestionale accumulata in decenni di assetti non integrati. L’interlocuzione è stata resa più impegnativa dalla concomitante gestione di pregresse pretese economiche a carico del Comune (originariamente oltre 3 milioni di euro fra gestore uscente e ATO 1). Tali posizioni sono state ricondotte a equilibrio mediante accordi transattivi approvati con deliberazioni comunali (atti pubblicati all’Albo Pretorio, anni 2024–2025), con:
* rimodulazione dell’esposizione verso Acea Molise Srl a € 1.200.000;
* saldo dei rapporti con ATO 1 per circa € 300.000.
Questo risanamento – frutto di negoziazione e di prudente tutela dell’ente – ha messo al riparo il Comune da rischi di squilibrio finanziario, consentendo di proseguire con credibilità il confronto sugli interventi tecnici. (Fonte: atti deliberativi comunali di approvazione degli accordi transattivi 2024–2025, Albo Pretorio; documentazione disponibile presso gli uffici.)
Risultati della pressione istituzionale: il perimetro degli investimenti 2024–2029
La pressione istituzionale e la partecipazione ai lavori d’ambito hanno contribuito all’inserimento, nel PdI/POS 2024–2029 approvato dalla Conferenza dei Sindaci il 5 agosto 2024, di un pacchetto di interventi dedicati a Campagnano di Roma.
Nelle tabelle ufficiali del PdI risultano, tra gli altri:
* “Alimentazione del Comune di Campagnano di Roma mediante derivazione del Peschiera” – € 19.500.000 (DIS1.2 – macroindicatore M2);
* “Bonifica della condotta premente La Mola” – € 1.190.000 (DIS1.1 – M3);
* “Bonifica rete idrica – Comune di Campagnano di Roma” – € 400.000 (DIS1.2 – M1);
* “Bonifica rete fognaria – Comune di Campagnano di Roma” – € 450.000 (FOG2.1 – M4a).
L’insieme di tali voci vale oltre € 21,5 milioni già puntualmente riportati nelle matrici del Programma degli Interventi 2024–2029; ulteriori affinamenti progettuali e sinergie con le opere strategiche del sistema Peschiera (commissariate a livello nazionale) potranno riflettersi nel fabbisogno finale e nei cronoprogrammi esecutivi.
Riferimenti pubblici:
* Conferenza dei Sindaci ATO 2 – delibere e pagine istituzionali (inclusa Delib. 3/22 per l’inserimento di Campagnano e la Delibera 6-24 del 05.08.2024 per PdI/POS 2024–2029).
* Relazione di accompagnamento PdI/POS 2024–2029 (settembre 2024) – tabelle analitiche degli interventi e importi per Campagnano di Roma.
* Garante regionale SII (Relazione marzo 2025) – ricostruzione del passaggio di Campagnano da ATO 1 ad ATO 2 e degli atti d’ambito 2022.
Valore amministrativo
In sintesi, nel quadriennio 2022–2025:
– l’Amministrazione ha mantenuto un pressing istituzionale continuo, con numerose note e riunioni con EGATO 2, STO, Acea Ato 2, Regione, ARERA, ASL, ARPA e Prefettura;
– ha ricondotto a equità le pregresse pretese economiche, tutelando la stabilità finanziaria dell’ente;
– ha concorso all’inquadramento programmatorio che oggi prevede, per Campagnano, interventi strutturali pluriennali (in primis l’innesto al Peschiera e gli adeguamenti di rete) già formalizzati nel PdI 2024–2029.
Questo percorso, coerente con la regolazione nazionale (RQTI, MTI-4) e con la normativa sanitaria (D.Lgs. 18/2023), pone le basi per il superamento definitivo delle criticità storiche, con un impianto di governance e di finanziamento trasparente, controllabile e misurabile.
Progettazione e verifica tecnica per il superamento della non potabilità
A seguito del subentro gestionale di Acea Ato 2 (30 settembre 2022), la risoluzione delle non conformità legate alle captazioni locali “La Mola” e “Il Salvatore” è stata inserita, con carattere prioritario, nella pianificazione d’ambito. L’inquadramento tecnico segue i requisiti del D.Lgs. 18/2023 (attuazione della Direttiva (UE) 2020/2184) in materia di acque destinate al consumo umano, inclusi l’obbligo di adozione e progressivo completamento dei Piani di Sicurezza dell’Acqua (PSA).
Strategia d’intervento definita in sede d’ambito
La soluzione individuata da Acea Ato 2, condivisa con EGATO 2 e con le autorità competenti (Regione Lazio, ASL Roma 4, Prefettura), si articola su tre direttrici tecniche coerenti con la regolazione nazionale:
1. Derivazione dal sistema Peschiera (schema acquedottistico ad elevata qualità chimico-fisica) con immissione nel territorio comunale;
2. Miscelazione controllata tra le acque provenienti dal Peschiera e le portate locali (La Mola/Salvatore), finalizzata al pieno rispetto dei parametri di legge;
3. Riconfigurazione/adeguamento degli impianti locali (pozzi e potabilizzatore esistente) per garantire resilienza operativa e disponibilità di riserva.
Tale linea è documentata nei materiali progettuali del gestore e, per quanto attiene agli atti di coordinamento inter-istituzionale, dai verbali delle riunioni svolte presso la Prefettura di Roma (luglio 2025), agli atti dell’Amministrazione.
📍Opzioni tecniche comparate
Nel Documento di fattibilità delle alternative progettuali (DOCFAP) sono state valutate più configurazioni; tra esse, due proposte di miscelazione Peschiera–fonti locali:
* Opzione 1A: La Mola 21,5 L/s + Salvatore 3,5 L/s + Peschiera 30 L/s;
* Opzione 1B: La Mola 5 L/s + Salvatore 2 L/s + Peschiera 43 L/s.
Sono inoltre richiamate soluzioni alternative basate su incremento degli attingimenti locali con trattamenti dedicati (rimozione arsenico, ferro, manganese, fluoruri) in assenza di prelievi dal Peschiera. L’analisi multicriteriale ha orientato la scelta verso la miscelazione con quota prevalente da Peschiera, quale miglior compromesso tra sostenibilità, tempi, impatto e costi, con l’obiettivo di assicurare la piena conformità ai limiti del D.Lgs. 18/2023.
📍Programmazione, finanziamento e stato della progettazione
Gli interventi a perimetro Campagnano sono formalmente programmati nel PdI/POS 2024–2029 dell’ATO 2 – Lazio Centrale Roma. In particolare:
* “Alimentazione del Comune di Campagnano di Roma mediante derivazione del Peschiera” – investimento lordo € 19.500.000 (con profilo pluriennale 2025–2029);
* “Bonifica condotta premente La Mola” – investimento lordo € 1.190.000 (2024–2025).
Le voci risultano elencate nella Relazione di accompagnamento al PdI/POS 2024–2029 (settembre 2024) con il dettaglio degli importi e della scansione temporale degli investimenti.
Per la fase di impostazione progettuale Acea Infrastructure ha sviluppato il DOCFAP (gennaio–marzo 2024), con indicazione delle alternative, delle portate e dei trattamenti e con costo medio delle alternative progettuali pari a € 18.325.650 (oneri sicurezza inclusi). La fase successiva procederà secondo il D.Lgs. 36/2023 (Codice dei contratti pubblici): progettazione definitiva ed esecutiva, Conferenza dei Servizi, gara e realizzazione.
Il percorso si colloca nella cornice regolatoria nazionale ARERA: RQTI per la qualità tecnica (macro-indicatori su perdite, continuità, interruzioni) e MTI-4 per la sostenibilità tariffaria del ciclo 2024–2029; in ambito ATO 2, lo schema regolatorio 2024–2029 è stato adottato dalla Conferenza dei Sindaci il 5 agosto 2024 (delib. 6-24) e approvato da ARERA con delib. 381/2024.
📍Piani di Sicurezza dell’Acqua (PSA) e verifiche
La Relazione di accompagnamento PdI/POS 2024–2029 attesta l’impegno a coprire il 100% della popolazione gestita con i PSA entro il 12 gennaio 2029, come previsto dall’art. 6, comma 6, del D.Lgs. 18/2023. Le attività includono verifiche di qualità, simulazioni idrauliche di rete e aggiornamento dei controlli interni ai sensi del decreto.
📍Significato istituzionale e operatività
Per la prima volta, Campagnano è inserita in una filiera pianificata e finanziata a livello d’ambito per la soluzione definitiva della non potabilità: derivazione e miscelazione con il Peschiera e bonifica delle linee locali costituiscono il nucleo tecnico del progetto, mentre la governance (EGATO 2/Conferenza dei Sindaci, Gestore, Regione, ARERA, Prefettura) assicura il coordinamento istituzionale e la sostenibilità regolatoria. Le comunicazioni operative del gestore (ad es. l’avviso del 17 luglio 2025 per guasto alle “Sorgenti La Mola”) confermano l’urgenza degli interventi programmati e la necessità di accelerarne le fasi autorizzative ed esecutive.
📍Nota sulla trasparenza delle fonti
Gli elementi tecnici (importi, titoli interventi, scansione annuale degli investimenti) sono tratti dal PdI/POS ATO 2 2024–2029; le portate e le alternative progettuali sono tratte dalla scheda Acea Infrastructure dedicata a Campagnano. Gli esiti di riunioni prefettizie del luglio 2025 sono “ai verbali” e quindi correttamente riferiti come atti agli atti dell’Amministrazione e della Prefettura.
📍Considerazioni conclusive
La vicenda idrica di Campagnano di Roma rappresenta al tempo stesso una ferita ancora aperta e un banco di prova per la capacità delle istituzioni di operare con visione e responsabilità.
Gli errori e le inerzie del passato hanno consegnato alla comunità un’eredità complessa, che non poteva essere ignorata né rinviata ulteriormente. L’Amministrazione comunale, insieme a ATO 2, Regione Lazio, autorità di controllo e Prefettura di Roma, ha scelto la via della trasparenza e della fermezza, restituendo al tema idrico una cornice di pianificazione e di investimenti.
La prospettiva che oggi si apre con gli interventi programmati segna un punto di svolta: Campagnano partecipa pienamente alle scelte strategiche in materia di servizio idrico, collocandosi in una traiettoria di risanamento e sviluppo sostenibile.
Il Comune ribadisce la propria volontà di continuare ad agire con determinazione e senso di responsabilità, consapevole che garantire acqua sicura e di qualità non è solo un obbligo normativo, ma un dovere politico e morale verso i cittadini presenti e le generazioni future.