Un Bignami del lavoro dantesco che ha colpito ed appassionato grazie anche alla bravura degli interpreti

La Commedia dal vivo nella “selva” del Parco Archeologico della Villa dell’Acqua Claudia di Anguillara. Un lavoro teatrale molto ad effetto sia per la formula itinerante sia per la suggestione di rivivere pagine celebri scritte dal Sommo Poeta del quale quest’anno cade il settecentenario della morte. Una messa in scena sui generis che ha condotto gli spettatori, in tre recite in vari orari, anche alla scoperta dei “tesori” custoditi all’interno dello storico stabilimento di imbottigliamento. Nel boschetto di bambù l’incontro di Dante con Virgilio poi l’incontro con “Caron dimonio, con occhi di bragia”. Quindi in un anfratto alberato Paolo e Francesca stretti l’uno all’altro e quei celebri versi “Galeotto fu ‘l libro e chi lo scrisse: quel giorno più non vi leggemmo avante”. Come celeberrimo il monologo di Ulisse e quel monito che sempre ci torna alla mente: “fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e conoscenza”. Di straordinario effetto l’apparizione di Belzebù attorniato da un rosso vermiglio a significare l’intera discesa nell’inferno come immaginato da Dante. In chiusura l’incontro con Beatrice e quel “E quindi uscimmo a riveder le stelle che chiude i 100 canti della commedia dantesca. Un Bignami del lavoro dantesco che ha colpito ed appassionato grazie anche alla bravura degli interpreti, diretti da Emanuela Gentile e Giovanna Ottavianelli, e dagli azzeccati costumi. A sottolineare l’eccezionalità dell’evento, tra quelli proposti da ECHA – European Cultural Heritage Association, i discorsi del sindaco di Anguillara Angelo Pizzigallo e di Stefano Gualdi, amministratore delegato del Gruppo Sem proprietario dello stabilimento. Parole di rinnovata sinergia non solo per la fruibilità della splendida villa romana ancora da scavare nella sua totalità ma anche per un ricerca di una soluzione per realizzare una fonte pubblica a servizio della cittadinanza.

Graziarosa Villani

RIPRODUZIONE RISERVATA

Di Graziarosa Villani

Giornalista professionista, Laureata in Scienze Politiche (Indirizzo Politico-Internazionale) con una tesi in Diritto internazionale dal titolo "Successione tra Stati nei Trattati" (relatore Luigi Ferrari Bravo) con particolare riferimento alla riunificazione delle due Germanie. Ha scritto per oltre 20 anni per Il Messaggero. E' stata inoltre collaboratrice di Ansa, Il Tempo, Corriere di Civitavecchia, L'Espresso, D La Repubblica delle Donne, Liberazione, Avvenimenti. Ha diretto La Voce del Lago. Direttrice di Gente di Bracciano e dell'Ortica del Venerdì Settimanale, autrice di Laureato in Onestà (coautore Francesco Leonardis) e de La Notte delle Cinque Lune, Il processo al Conte Everso dell'Anguillara (coautore Biagio Minnucci), presidente dell'Associazione Culturale Sabate, del Comitato per la Difesa del Bacino Lacuale Bracciano-Martignano, vicepresidente del Comitato Pendolari Fl3 Lago di Bracciano.