Dalla penna di Biagio Giunta vive il ragazzo “Non Lo So”. La fiaba nella fiaba

Edito da Edizioni Smasher il libro “Non Lo So” del carabiniere in congedo. 

Si chiama “Non Lo So”, è un ragazzo abbandonato che cerca solo un po’ di umanità. Una figura che, apparsa in sogno, ha reclamato fortemente di venire alla luce attraverso la penna di Biagio Giunta, già esponente dell’Arma oggi in congedo che vive oggi nel borgo antico di Rometta in provincia di Messina. 

Una fiaba amara, fatta di abbandono, di infanzia negata, di ineluttabilità di un destino avverso. Una narrazione semplice e pulita arricchita dalle illustrazioni di Fabio Balotta per una lettura breve. Pochi minuti dalla prima all’ultima pagina che aprono ad un mondo fatto di dolore. 

Una produzione editoriale che conserva un certo prestigio, un libro unico nel suo genere.

Ma quello che c’è dietro travalica la stessa storia narrata e si configura anch’essa come una fiaba, in un intreccio di vissuto umano che alimenta l’ininterrotto filo di una umanità in cammino.

Lo stesso autore racconta che ha sognato questa storia e ha sentito forte il bisogno impellente di metterla nero su bianco. Un’impresa che ha coinvolto poi anche il disegnatore che puntualmente con uno stile originale caratterizza ogni pagina del libro. In questa storia della storia arriva poi la figura in via di estinzione dell’editore delle Edizioni Smasher di Barcellona Pozzo di Gotto (Messina) che decide di mettere risorse ed impegno in questa impresa editoriale. C’è anche una signora di cultura, di “appena 95 anni”, Rosa Gazzara Siciliano che scrive una sentita prefazione. Non è anche questa una fiaba? 

“E’ un racconto piccolo piccolo che…non concede quasi respiro al lettore” scrive Gazzara Siciliano. 

“Non Lo So” – questa la grande straordinarietà – riesce così ad uscire dall’ombra, si materializza nei nostri pensieri e diventa un po’ il compagno sfortunato di tanti di noi. 

Una figura immaginaria che pure, una volta conosciuta,  resta viva nella mente di chi incontra la sua triste vicenda solo vissuta sulla carta.

 Tanto più che questa fiaba tradendo un po’ il genere, non può essere considerata a lieto fine se non nell’anelito di memoria e di evocazione che suscita nel lettore chiamato a cercare tra le tante del cielo notturno la nuova stella “Non Lo So”. 

Lo sventurato ragazzo al quale l’autore ha dato anima in qualche modo, ora che vive in una fiaba, vive in chi si imbatte in lui.

Biagio Giunta, incoraggiato dagli attestati di stima, dopo “Non Lo So” sta pensando ad altre storie, ad altri libri. Quali altre storie serba nella sua mente? Quanto il suo vissuto da carabiniere influenza il suo narrare? 

In questa impresa ha trovato tanti estimatori e visti gli ottimi risultati vale la pena aspettare le sue nuove fiabe che promettono di condurre in un mondo altro dove alberga ancora un po’ di umanità.

Graziarosa Villani

Il libro è disponibile per l’acquisto on line. Segnaliamo:

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