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Dalla Corte dei Conti sentenza favorevole all’ex sindaco di Bracciano Giuliano Sala

Con la sentenza n. 282/2019 di primo grado depositata il 21 maggio scorso la Sezione Giurisdizionale per il Lazio della Corte dei Conti proscioglie di fatto l’ex sindaco Giuliano Sala dalle accuse che gli era state mosse dalla Procura Regionale della Corte dei Conti,  Sala esce a testa alta da un procedimento che lo ha chiamato in causa per questione relative all’ex multiservizi Bracciano Ambiente, La Procura gli aveva sollevato due contestazioni richiedendo la condanna al risarcimento dei danni in favore della Bracciano Ambiente spa. e, per essa, in favore del Comune di Bracciano, per un importo di 4 milioni e 400 mila euro. Dirimente nella vicenda dinanzi al giudice contabile la questione relativa alla natura si società “in house” o meno della stessa multiservizi.

Nella sua ricostruzione la Procura Regionale della Corte dei Conti aveva imputato all’ex sindaco Sala la responsabilità per danno erariale in quanto la società Bracciano Ambiente, costituita nel 2004 (partecipata dall’Ente e ritenuta dalla Procura attrice società in house del Comune di Bracciano) avrebbe sostenuto costi per la gestione post operativa del vecchio invaso gestito precedentemente dall’operatore privato S.E.L.-Servizi Ecologici Laziali.

La seconda imputazione di danno mossa dalla Procura Regionale della Corte dei Conti ha fatto  riferimento all’adozione dell’ordinanza sindacale n. 65 del 23.03.2015 e della Delibera di Giunta n. 138 del 2.04.2015, con la quale l’ex sindaco Sala aveva impegnato l’importo di  44.968,52 euro per lo smaltimento del percolato prodotto dalla discarica di Cupinoro (in quanto la spesa non era sostenibile da parte della Bracciano Ambiente per indisponibilità di risorse finanziarie), senza recuperare dalla Regione Lazio le somme anticipate per suo conto.

La Corte dei Conti, con questa sentenza, ha sancito che la Bracciano Ambiente non è da ritenersi una società in house del Comune di Bracciano, facendo venir meno la competenza della giurisdizione contabile, in quanto la società per il 75 per cento svolgeva attività imprenditoriale nei confronti di soggetti terzi e, solo per il 25 per cento a favore del Comune di Bracciano.

“La qualificazione di società in house, invece, era stata – come si deduce dalla lettura della sentenza – la precondizione per l’imputazione della responsabilità erariale nei confronti di Giuliano Sala nella qualità di sindaco del Comune di Bracciano”.

Il giudice contabile, inoltre, ha escluso l’elemento psicologico della colpa grave che veniva imputata all’ex sindaco Giuliano Sala, il quale, con l’emissione di ordinanza sindacale, disponeva l’anticipo dell’importo di 44 mila euro circa al fine di mantenere il livello di sicurezza delle vasche di stoccaggio del percolato per la salvaguardia igienico sanitaria del sito di Cupinoro e per evitare un eventuale danno ambientale, con conseguente certa tracimazione di percolato se non si fosse intervenuti con tempestività.

La sentenza è stata accolta con grande soddisfazione dell’ex sindaco Sala.

“Il tema sicurezza ambientale del sito di Cupinoro è sempre stato l’obiettivo primario” –  commenta l’ex sindaco Sala da noi contattato sul positivo esito del giudizio dinanzi la Corte dei Conti – la problematica relativa al post mortem, oggetto anche di questo ultimo giudizio contabile, è molto complessa e spesso circolano notizie molto approssimative, con una ricostruzione della vicenda piena di inesattezze, che palesano l’assoluta mancata conoscenza del problema. La società pubblica ha assicurato, per un decennio, sia la gestione operativa degli invasi in coltivazione ed in capo alla stessa autorizzati con AIA n. 46 del 2007, sia, di fatto, la gestione post operativa del vecchio invaso gestito dai vari privati ed esaurito a far tempo dal 2004, pari a oltre 1.800.000  metri cubi utilizzando i proventi derivanti dalle gestione del nuovo invaso.

La Regione Lazio ha riconosciuto al Comune di Bracciano, a titolo di risarcimento per la gestione della discarica della società privata SEL, l’importo di €. 10.373.619,40, in qualità di socio unico della società partecipata denominata “Bracciano Ambiente”, avendo operato una gestione di affare altrui, come regolato dagli artt. 2028 e ss del codice civile.

Il riconoscimento della Regione Lazio, tuttavia, successivamente veniva revocato, a seguito della prima sentenza di condanna a carico di Giuliano Sala, poi assolto in appello.

“Oggi – spiega ancora l’ex sindaco Giuliano Sala – pende, grazie all’azione del Commissario Prefettizio, dottoressa De Notaristefani di Vastogirardi, che ha rappresentato l’ente dopo le dimissioni della mia amministrazione, un ricorso al Tar proposto dal Comune di Bracciano avverso la delibera di sospensione dell’ingente importo precedentemente riconosciuto per pregresse responsabilità riconducibili al tempo della costituzione della Bracciano Ambiente spa nel 2004. La Procura contabile, nel giudizio che si è appena concluso sosteneva che fosse il sottoscritto a dover risarcire 4 milioni di euro (dei 10 precedentemente riconosciuti dalla Regione Lazio) spesi dalla Bracciano Ambiente per garantire la sicurezza del vecchio invaso gestito da privati fino al 2004, ma la Corte ha messo la parola fine a questa vicenda, come precedentemente aveva fatto anche la Procura della Repubblica di Civitavecchia, archiviando il procedimento n. 4036/14, avente ad oggetto la medesima vicenda”.

La vicenda tocca le corde della sensibilità personale dell’ex sindaco Sala.

“Sono naturalmente molto felice – dice ancora Sala – per questa nuova assoluzione e, in tutti questi anni di battaglia giudiziaria, che mi ha visto combattere sempre a testa alta e con al fianco la mia famiglia, in una competizione ritenuta inizialmente, a torto, impari, non ho mai rinunciato a pensare in positivo, consapevole che alla fine la giustizia avrebbe trionfato. Non posso esimermi di ringraziare i miei avvocati, che si sono dimostrati prima di tutto dei grandi professionisti e poi degli amici, che hanno messo nella loro azione di difesa, anche molta passione e ne hanno fatto anche “una loro causa”. Questo incredibile numero di giudizi intentanti nei miei confronti presso la Corte dei Conti, mi hanno fatto diventare più saggio e debbo dire che i risultati positivi, hanno fortemente rafforzato il mio senso della giustizia, perché solamente essendo saggi ed onesti, si può vivere felicemente“.

E di qualche mese fa è inoltre la notizia dell’avvenuta archiviazione, da parte della Procura della Repubblica di Civitavecchia, dell’indagine penale relativa alla presunta associazione a delinquere che aveva portato alle dimissioni dell’amministrazione Sala nel novembre 2015. Sono inoltre seguite molteplici assoluzioni, anche da parte della Magistratura contabile che ha ribaltato, in appello, le sentenze di condanna per asseriti danni erariali riconducibili principalmente alla Bracciano Ambiente spa.

Quasi scontata una riflessione che investe l’intera Bracciano.

“I soliti noti che oggi si ergono a paladini della giustizia, – commenta Sala – sono felici dopo aver distrutto con le denunce questo nostro bel paese, alimentando un clima di odio e contrapposizione che i cittadini di Bracciano non meritavano e non meritano? Non si governa un comune solo denigrando fatti e persone del presente e del passato, cercando di colpire l’immagine e l’onorabilità di uomini che hanno dedicato lustri della propria vita all’elevazione del rango e dell’immagine di Bracciano. Le infamie e le bugie hanno le gambe corte. Ma di questo ne parleremo più avanti. Oggi – conclude l’ex sindaco Giuliano Sala – mi godo questa ulteriore assoluzione, la sesta di una incredibile serie di procedimenti. Mi chiedo e vi chiedo: ma vi sembra possibile una cosa del genere?”.

Graziarosa Villani

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