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Dal Mare al Colore Mostra Antologica di Carlo Solazzi A cura di Mauro Silani 8-14 maggio 2023 – Villa Guglielmi Fiumicino

Da lunedì 8 maggio fino a domenica 14 maggio 2023, presso la sala espositiva di Villa Guglielmi a Fiumicino, si terrà la mostra “DAL MARE AL COLORE” antologica dell’artista Carlo Solazzi a cura di Mauro Silani, fondatore e curatore del Collettivo Oxford, promossa dall’Associazione teRRRe Arte Sostenibilità Cultura, svolta con la collaborazione
della Pro Loco di Fiumicino e con il patrocinio del Comune di Fiumicino.
L’inaugurazione della mostra si terrà presso i locali di Villa Guglielmi di via della Scafa 46 a Fiumicino, lunedì 8 maggio alle ore 17.00.
La mostra, vuol essere un percorso narrativo della carriera dell’artista, attraverso alcune delle opere più rappresentative che vanno dai primi anni settanta fino ad oggi.

La scelta installativa delle opere, non segue strettamente uno sviluppo cronologico o storiografico, illustrando i vari passaggi che hanno caratterizzato la sua ricerca artistica, ma ci introduce nella sua visione e ci invita ad esplorare il suo universo creativo ed emozionale, che vuole trasmettere senza pudori o pregiudizi stilistici che sarebbero un ostacolo e una limitazione per un artista che non ama le etichette o catalogazioni accademiche.
L’arte per Carlo Solazzi è qualcosa che si fa interprete attraverso un segno naturale e spontaneo del suo vissuto, attraverso una visione introspettiva che riflette la profonda sensibilità dell’artista rispetto al suo campo di ricerca usando tutte le forme espressive, passando dal figurativo al formale e dall’informale all’astratto e infine: dal Mare al Colore. La sua fonte di ispirazione primaria è il mare con cui ha un contatto quotidiano, e lo vive e loosserva costantemente  dalle vetrate del suo studio. Un rapporto, quello dell’artista con il mare, al contempo fisico e spirituale, lo spinge a sperimentare in maniera istintiva spontanea e di getto, con la consapevolezza del gesto e di una maestria tecnica che rendono le sue emozioni palpabili e di impatto attraverso campiture frutto di una ricerca approfondita e
attenta.
La sua creatività poliedrica, corredata da un talento artistico naturale, che si esprime attraverso il disegno, la pittura, le installazioni, unita a una capacità artigianale di livello magistrale, si manifesta anche nella sua grande passione per il modellismo navale Carlo non si limita solamente a costruire da zero imbarcazioni in scala ma le usa poi come
dei modelli per i suoi quadri di ispirazione marittima e navale.
Biografia di Carlo Solazzi
Carlo Solazzi nasce a Fiumicino il 19/05/1945, il suo rapporto con l’arte e la creatività si
rivela fin dall’infanzia.
Nel 1970-71 si iscrive alla “Scuola Libera del Nudo” di Roma frequentando le lezioni
dell’artista Lillo Spadini. Negli anni che vanno dal 1971 al 1975, grazie al suo talento si fa
conoscere negli ambienti artistici romani, ed ha la possibilità di partecipare sia a mostre
personali che collettive con artisti come: Ennio Calabria, Pietro Campus Salvatore Provino,
Quintili.
Nel 1975 viene selezionato e partecipa alla Quadriennale di Roma nella sezione “Nuova
Generazione” con un’opera dal titolo “Forma Tripla”, la commissione di ammissione era
presieduta da: Enrico Crispolti, Mario Dall’Aglio, Mario De Micheli, Pericle Fazzini, Renato
Guttuso, Luigi Montanarini, Bruno Munari, Augusto Perez.
Le frequentazioni e gli incontri artistici di quegli anni sono stati fondamentali. Due in
particolare: con l’artista Giuseppe Vittorio Parisi, con cui c’è stato un rapporto di stima
reciproca e di scambio, e l’incontro con Francesco del Drago che aveva lo studio a
Fiumicino e con il quale andava spesso a dipingere in spiaggia.
Il rapporto di amicizia con il pittore Francesco del Drago, che in quel periodo stava
formulando la sua teoria scientifico/pittorica sul “Nuovo Cerchio Cromatico” (In
collaborazione con il C.N.R. di Roma), spinge la sua ricerca dal segno al colore in senso
percettivo e terapeutico, alla luce proprio delle nuove scoperte che aveva fatto del Drago
assumendo che il cromatismo delle opere deve suscitare piacere all’osservatore attraverso
le vibrazioni elettromagnetiche del colore.
Negli anni successivi ha l’opportunità di frequentare l’artista Antonio Vangelli.
Dopo l’exploit delle prime mostre e la partecipazione alla Quadriennale di Roma del 1975, fa
una scelta di vita, si ritira dal mondo dell’arte ufficiale, per dedicarsi alla famiglia e al lavoro
imprenditoriale, continuando però la sua ricerca creativa nel design, nella decorazione e nel
modellismo navale.
Nel 2008, ispirato da un viaggio ad Amburgo, e in altri paesi del nord Europa ricomincia a
disegnare e dipingere avendo come tema figurativo le imbarcazioni antiche e moderne e il
mare, ma questo è solo l’inizio di una nuova carriera artistica che riporterà alla sua ricerca
sul colore riprendendo da dove aveva lasciato.
Una delle cause scatenanti di questa nuova passione ed esplosione creativa è stato
l’incontro nel 2018 con il Collettivo Oxford, un gruppo di artisti che hanno dato vita a un
movimento denominato “Arcaico e Presente Il Nuovo Spazialismo Romano” e al quale Carlo
aderisce con entusiasmo partecipando a tutte le mostre collettive fino ad oggi.
Il Collettivo Oxford
Il “Collettivo Oxford”, fondato da Mauro Silani artista e curatore, si è costituito nel gennaio
2018, per unire l’interesse per la divulgazione artistica, scientifica e filosofica, partendo da
radici comuni. Nasce dagli incontri e simposi avvenuti a Roma presso l’Hotel Oxford in via
Boncompagni 89
Da questi incontri è nato un vero è proprio movimento artistico denominato “ARCAICO E
PRESENTE”, la cui cifra di lettura è stata riconosciuta dal maestro Gianpaolo Berto,
emerito dell’Accademia di Belle Artista e dal fondatore Mauro Silani, come “IL NUOVO
SPAZIALISMO ROMANO”.
Tale denominazione è stata sottoscritta in una bozza di manifesto, da tutti gli artisti che
fanno parte del “Collettivo Oxford” .
Il manifesto artistico è stato presentato pubblicamente al museo Palazzo Merulana di Roma
il 20 settembre 2019 e depositato in contemporanea in forma di Intervista racconto su Radio
Rai Teche tè. Ne fanno parte pittori, scultori, letterati, filosofi, scrittori, poeti, accademici,
scienziati, fotografi, attori, performer, registi, video-artisti, architetti, grafici e maestri artigiani
e gli operatori dei Fab Lab. La multidisciplinarietà e la ricerca, sono le caratteristiche
principali di questo Collettivo, senza nessuna prevaricazione espressiva rispetto ai metodi
che ogni artista intraprende, nelle forme dell’operare che ritiene consone.
L’arte, come la somma di tutte le dicotomie che si annullano, non in contrapposizioni sterili,
ma attraverso la giusta tensione osmotica, tra artisti, opere e fruitori, consente la giusta
sintonia tra messaggio, contenuto e contenitore.
Alla luce delle ultime scoperte della fisica, l’uomo, si pone davanti alla porta di un abisso di
nuove conoscenze, che mediaticamente impegnano tutti i settori dello scibile e dove, dal
nostro punto di vista, l’arte, deve giocare un ruolo principale, sia nella fase di ricerca, che
nella divulgazione.
A tale scopo, a ogni esposizione, faremo in modo che il territorio sia coinvolto culturalmente,
soprattutto con la partecipazione di artisti delle scuole e gli insegnanti. Il Collettivo si
propone come un vero e proprio movimento artistico e laboratorio di ricerca.

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