Cupinoro ultimo atto? Il capping di quella che è stata la discarica per oltre venti comuni per decenni è terminato. Il panettone dei rifiuti sarebbe ora in sicurezza grazie a sistemi di recupero del percolato e di cattura del biogas. A suggellare i lavori di bonifica è intervenuto oggi con un sopralluogo l’assessore competente di Fratelli d’Italia Fabrizio Ghera che ha parlato di un modello virtuoso. Ha inoltre ribadito che la gestione post mortem di Cupinoro passa ora al Comune di Bracciano. Installate sul monte anche tre opere dell’artista Marco Mazza. Soddisfatti i tecnici delle aziende affidatarie dei lavori.  HTR bonifiche, Pavoni Spa e Geoambiente srl

“E’ stato necessario procedere con cautela per scavare e rafforzare i fianchi delle colline, evitando così il rischio di crolli – racconta Massimo Paris – dopo aver assicurato la stabilità dei versanti, è stato indispensabile ricostruire e sistemare le vie di accesso per facilitare le operazioni, utilizzando tecniche precise e mirate. Successivamente, si sono applicati rivestimenti con materiali permeabili e sovrapposti strati di terra arricchita di vegetazione, finalizzati a riportare l’area a uno stato più naturale. La realizzazione di questo strato strutturale ha incluso l’uso di paglia e semina per incoraggiare la rigenerazione vegetativa, con l’obiettivo di reintegrare l’area nell’ambiente circostante.  La gestione dei pendii ha presentato notevoli sfide, soprattutto in aree limitate da fossati, dove non era possibile operare con metodi convenzionali. Ciò ha richiesto l’utilizzo di escavatori specializzati con bracci estensibili per lavorare in condizioni particolarmente difficili. Inoltre, è stato cruciale garantire la continua raccolta di percolato e gas senza interruzioni, operando in piccole sezioni per permettere la deviazione temporanea dei flussi attraverso sistemi di bypass.  Questo progetto estensivo, volto alla tutela ambientale, ha richiesto un impegno considerevole e un approccio metodico per mantenere la continuità dell’opera. L’eccellenza ingegneristica e la competenza di tutti gli operatori coinvolti sono state fondamentali per il successo dell’intervento. Si è trattato di un esempio unico di gestione di un progetto di tale complessità, dove si sono affrontate sfide sia tecniche che amministrative senza precedenti”.

Presenti oggi al sopralluogo anche il sindaco Marco Crocicchi e l’assessore Rinaldo Borzetti.

Cupinoro per decenni è stato uno dei temi divisivi della comunità braccianese. Il progettò partì nel 1991 per iniziativa dell’Ecopargas. Doveva ospitare solo i rifiuti dell’allora bacino 8 ma arrivò, a colpi di ordinanza di presidenti regionali tra i quali il democristiano Rodolfo Gigli,, a ricevere rifiuti di oltre 30 comuni. Dalla Silef si passò poi con la presa di posizione del sindaco Enzo Negri, preoccupato per lo sversamento incontrollato di percolato, alla Bracciano Ambiente. Poi la decisione della chiusura da parte dell’amministrazione di Enzo Tondinelli dopo il no ad un progetto di recupero e il fallimento della multiservizi comunale. Sin dall’inizio si denunciò che l’area dove su una discarica abusiva si stava realizzando un impianto di smaltimento autorizzato presentava evidenze archeologiche. Al riguardo vane furono le denunce di Ruggero Bianchi. Ma la soprintendenza non mosse un dito. Negli anni diversi i contenziosi poi tra Comune e Università Agraria di Bracciano nel cui territorio ricade il sito oggi bonificato. 

Anche i gabbiani hanno abbandonato il sito. Traggono un respiro di sollievo i cittadini di Bracciano, specie quelli a ridosso dell’impianto, sia quelli a valle di Cerveteri. 

Il monitoraggio continuo è ora la sfida di oggi e domani…il dramma collettivo continua.  

Graziarosa Villani

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Cupinoro

Di Graziarosa Villani

Giornalista professionista, Laureata in Scienze Politiche (Indirizzo Politico-Internazionale) con una tesi in Diritto internazionale dal titolo "Successione tra Stati nei Trattati" (relatore Luigi Ferrari Bravo) con particolare riferimento alla riunificazione delle due Germanie. Ha scritto per oltre 20 anni per Il Messaggero. E' stata inoltre collaboratrice di Ansa, Il Tempo, Corriere di Civitavecchia, L'Espresso, D La Repubblica delle Donne, Liberazione, Avvenimenti. Ha diretto La Voce del Lago. Direttrice di Gente di Bracciano e dell'Ortica del Venerdì Settimanale, autrice di Laureato in Onestà (coautore Francesco Leonardis) e de La Notte delle Cinque Lune, Il processo al Conte Everso dell'Anguillara (coautore Biagio Minnucci), presidente dell'Associazione Culturale Sabate, del Comitato per la Difesa del Bacino Lacuale Bracciano-Martignano, vicepresidente del Comitato Pendolari Fl3 Lago di Bracciano.