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Cupinoro – Parla Alberto Bergodi, presidente dell’Università Agraria: “fondamentale il nostro ruolo per la presenza della commissione sul territorio”

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Presidente Alberto Bergodi, ieri è stata una giornata importante per quanto riguarda il futuro dell’ex impianto di smaltimento rifiuti di Cupinoro. Finalmente si è fatta un po’ di chiarezza. Un risultato che si deve soprattutto all’Università Agraria che ha chiesto ed ottenuto che la Commissione X Commissione – Urbanistica, politiche abitative, rifiuti del Consiglio regionale del Lazio venisse in loco per un sopralluogo presso l’impianto. 

“E’ importante, dopo tante dichiarazioni fatte da più parti, ribadire il concetto che è stato su nostra richiesta che la Commissione si è mossa venendo sul territorio. Con questa richiesta, quali proprietari e gestori dei terreni, abbiamo voluto mettere in luce la situazione reale di Cupinoro. Sia il consigliere Donato Mauro che il consigliere Marco Tellaroli, tra gli altri, hanno ” dimenticato” di riconoscere il ruolo dell’Università Agraria nella convocazione dell’incontro, infatti è stata significativa la presenza di tutto il consiglio di Amministrazione dell’Ente al sopralluogo”.

Qual è oggi la situazione a Cupinoro?

“Non è ancora stato realizzato malgrado le molte diffide fatte negli anni il ripristino dell’ex cava Vaira. L’ex cava Vaira deve essere ripristinata escutendo le polizze che dovrebbero essere in possesso del Comune di Bracciano. Nonostante i continui solleciti inoltrati al curatore fallimentare della Bracciano Ambiente dottor Sirleo e malgrado lo stesso avesse preso al riguardo un impegno preciso abbiamo dovuto constatare che, le aree antistanti l’impianto,  sono ancora in sostanziale abbandono con mezzi e materiali lasciati a marcire e di fatto ne impediscono l’utilizzo, ivi compreso l’impianto del recupero del percolato mai messo in funzione e che occupa una buona parte dei terreni , e si parla di circa 40 ettari in totale che questa Amministrazione vuole rimettere a disposizione dei cittadini. Analogo discorso va fatto per la Entec, la società proprietaria dell’impianto di captazione del biogas, un impianto che a tutt’oggi insiste sul terreno dell’Università Agraria del quale è stata richiesta la rimozione o in alternativa se ancora attivo e funzionante un canone di affitto per l’occupazione delle aree interessate. Siamo ancora in attesa di risposte”.

La giornata di ieri ha ispirato anche alcune esternazioni, tra cui quelle del consigliere del M5S Garbarino. Qual è il suo commento al riguardo?

“Al consigliere Saverio Garbarino del Movimento 5 Stelle di Cerveteri vorrei dire che è stato molto superficiale per quanto ha dichiarato. Per lui la sicurezza riguarderebbe le pecore? Pecore che oltretutto pascolano al di fuori delle aree di discarica a molte centinaia di metri? Facendo tali affermazioni senza avere nessuna documentazione che provi quello che dice danneggia gravemente una azienda che fa sacrifici enormi per la propria attività. Vorrei inoltre ricordare a Garbarino quanto ha dichiarato l’ingegnere Bruno Spadoni alla presentazione del progetto del “capping” presso l’aula consiliare del Comune di Bracciano riguardo i monitoraggi effettuati su acqua, aria e terreni che indicano che non c’è nessun tipo di inquinamento”.

Qual è il vostro giudizio riguardo il progetto di capping?

“Esprimiamo senz’altro soddisfazione per il progetto di capping elaborato del commissario ad acta, ingegnere Peppino Palumbo, e dell’ingegnere Bruno Spadoni, entrambi della Regione Lazio, per come è stato strutturato e presentato. Abbiamo inoltre accolto con favore le parole del commissario ad acta e del sindaco di Bracciano con le quali è stato dato riconoscimento alla piena disponibilità che l’Università Agraria sta dando per la realizzazione del capping e per la messa in sicurezza dell’intera area con il recupero dell’utilizzo dei terreni, si lavorerà sicuramente in sinergia con le istituzioni affinché il tutto avvenga nel migliore dei modi.  Si sta inoltre concludendo un contratto tra Regione Lazio e Università Agraria per definire i rapporti circa le aree di cantiere interessate dal progetto di capping e per la bonifica dei terreni antistanti l’impianto di Cupinoro. E’ evidente che il nostro ruolo è stato significativo nel contribuire a fare chiarezza sulle questioni che riguardano oggi l’area di Cupinoro”.

 

Graziarosa Villani

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