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Controlli a stazioni Termini e Tiburtina: polizia effettua numerosi arresti

Roma Termini

Si intensificano i controlli a Roma Termini e a Roma Tiburtina, Il bilancio delle ultime due settimane dell’attività della Polizia di Stato in ambito ferroviario, nel territorio di Roma e provincia: 19.020 persone identificate, di cui 610 “a bordo treno” e 11 persone arrestate.

Nelle scorse settimane, nell’ambito dei controlli volti ad incrementare il livello di sicurezza in ambito ferroviario, personale della Questura di Roma e della Polizia Ferroviaria, nell’area interna ed esterna alla stazione di Roma Termini, hanno identificato 1.144 persone, controllato decine di bagagli e vari esercizi commerciali.

I poliziotti della Sottosezione Polizia Ferroviaria di Roma Tiburtina, durante i consueti controlli di prevenzione e repressione all’interno dello scalo ferroviario, ha tratto in arresto una persona, con precedenti di polizia, in quanto gravemente indiziato del reato di furto con strappo di una catenina d’oro del valore di 1.000 euro ai danni di un cittadino italiano. In particolare, gli agenti, unitamente a personale dell’Esercito Italiano nei pressi di Piazza Ipogea, sono stati allertati dalle urla di un uomo il quale indicava una persona che si dava alla fuga dopo avergli rubato qualcosa. Lo stesso è stato immediatamente raggiunto, bloccato ed accompagnato presso gli Uffici della Polfer dove, a seguito di perquisizione, è stato trovato in possesso del monile in oro asportato poco prima e che la vittima ha riconosciuto essere di sua proprietà. La refurtiva è stata subito restituita all’avente diritto in sede di denuncia.

Gli agenti della Squadra di Polizia Giudiziaria Compartimentale hanno denunciato in stato di libertà 4 persone, per il reato di resistenza a Pubblico Ufficiale e rifiuto di generalità. In particolare, gli operatori, mentre effettuavano i consueti servizi di controllo all’interno dell’area ferroviaria di Roma Termini, hanno notato due individui che si aggiravano, con fare palesemente sospetto, all’interno di un esercizio commerciale sito nello scalo. I due, dopo alcuni minuti, si ricongiungevano con altre due persone, una delle quali aveva una busta di carta al seguito e tutti insieme si sedevano al tavolo di un bar; gli operatori, insospettiti, hanno accertato che la busta in carta in possesso di uno dei quattro personaggi risultava essere “schermata”, ossia all’interno ne conteneva un’altra avvolta in fogli di alluminio per alimenti, espediente usato dai “taccheggiatori” per eludere i controlli elettronici apposti sulla merce con le placche antitaccheggio. Alla richiesta di esibire i documenti d’identità, i soggetti opponevano un netto rifiuto tenendo un comportamento provocatorio ed insofferente ai controlli di Polizia; pertanto, sono stati accompagnati presso gli Uffici della Polfer, ove continuavano a dimenarsi nella speranza di sottrarsi alla presa degli agenti, non riuscendo però nel loro intento. I 4 sono risultati sprovvisti di documenti d’identificazione e, dopo i regolari accertamenti, sono stati accompagnati presso l’Ufficio Immigrazione della Questura di Roma per verificare la loro posizione sul territorio nazionale.

Gli agenti del Compartimento Polfer per il Lazio hanno effettuato un servizio di scorta per recarsi nella città di Padova, al fine di restituire i “gioielli” ad un’anziana signora poiché, il 10 giugno scorso, personale della Squadra di Polizia Giudiziaria Compartimentale, in collaborazione con personale della Squadra Mobile della Questura di Padova ha denunciato una persona, mentre un complice è tutt’ora ricercato poiché ritenuto autore della truffa ai danni della donna. Nello specifico, i due complici hanno attuato la classica “truffa dell’incidente” contattando la vittima prescelta e, dopo essersi qualificati come Carabinieri, hanno informato la stessa che il fratello aveva investito una persona e che al momento era ricoverata in gravi condizioni in ospedale. Per evitare conseguenze peggiori al fratello, la signora doveva pagare una somma ingente ma, al rifiuto della donna per mancanza di disponibilità, si accordavano con la stessa per il ritiro dopo poco di alcuni gioielli presenti in casa, tramite personale del Tribunale che, infatti, pochi istanti dopo la telefonata, suonava al campanello e riceveva quanto disponibile nell’abitazione per poi far perdere le tracce. Una volta riacquisita la lucidità, la donna ha contattato la Squadra Mobile della Questura di Padova che, a seguito dell’immediata attività d’indagine, è riuscita ad accertare la presenza dei due autori del raggiro, a bordo del treno AV 9431 partito dalla stazione FS di Padova e diretto a Roma. Infatti, all’atto dell’arrivo del treno sul binario nella stazione ferroviaria di Roma Termini, i poliziotti hanno immediatamente individuato uno dei due che, condotto in ufficio per la perquisizione, è stato trovato in possesso dei monili della donna, occultati nel suo zaino, che successivamente valutati sono risultati avere un valore di circa 40 mila euro.   Nella scorsa settimana, il personale del Reparto Stazione di Roma Termini, nel corso dei controlli di prevenzione e repressione dei reati in ambito ferroviario, ha tratto in arresto 1 persona per i reati di rapina, resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale.

Gli agenti della Squadra di Polizia Giudiziaria Compartimentale, invece, mentre effettuavano i consueti servizi finalizzati al contrasto dell’attività delittuosa all’interno della stazione di Roma Termini, hanno tratto in arresto 1 persona, resasi responsabile del reato di flagrante furto aggravato di un bagaglio, perpetrato all’interno di un esercizio commerciale sito nella stazione ferroviaria di Roma Termini, in pregiudizio di un turista italiano.   Infine, nel pomeriggio del 9 luglio gli uomini della Sottosezione Polizia Ferroviaria di Roma Tiburtina, hanno arrestato 1 persona all’interno dello scalo ferroviario e sempre nello stesso pomeriggio i poliziotti del Reparto Polfer di Roma Termini, invece, hanno arrestato1 persona per il reato di resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale.

Tutti gli indagati sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell’attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.

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