Allumiere la rossa. Patria un tempo dei comunisti, la cittadina che deve il suo nome alle miniere di allume tanto care al Papato del Cinquecento che qui dirottava carcerati tenendoli ai lavori forzati, arriva oggi sulle cronache dei giornali per uno scandalo di così grandi proporzioni che nel Lazio non si vedeva dai tempi della nota Lady Asl.

Sulla vicenda indagano ad oggi due procure, quella di Roma e quella di Civitavecchia. Una concorsopoli che prende avvio da un concorso espletato dal Comune di Allumiere –  ma sotto osservazione è anche un analogo concorso ad Arcinazzo –  e delle relative graduatorie alle quali hanno attinto molti enti pubblici tra i quali la Regione Lazio in primo luogo.A stridere sono soprattutto le appartenenze politiche e le parentele di chi passando da Allumiere arriva ad un posto sicuro, qualcuno ha giustamente osservato, una vincita per la vita, win for life.

Dentro ci sono Comuni retti dal Pd, dai Cinque Stelle ma anche Comuni di destra.

Intanto proprio oggi il neo presidente del Consilio regionale Massimo Vincenzi, secondo notizie di stampa, ha fatto annullare il procedimento di assunzione alla Regione Lazio e lunedì prossimo è attesa la discussione in aula alla Pisana sulla proposta di legge avanzata da Fratelli d’Italia che chiede l’istituzione di una commissione d’inchiesta.

“La prima commissione consiliare permanente, Affari costituzionali e statutari, affari istituzionali, partecipazione, risorse umane, enti locali, sicurezza, lotta alla criminalità, antimafia, presieduta da Rodolfo Lena (Pd) – si legge in una nota stampa del Consiglio regionale de Lazio –  si è riunita oggi, in modalità telematica, per l’esame delle proposte di legge n. 286 del 2 aprile 2021, concernente: “Istituzione della commissione consiliare speciale “di indagini conoscitive sulle procedure eseguite per l’assunzione di personale a tempo indeterminato nei ruoli del Consiglio regionale dalle graduatorie di Allumiere e Arcinazzo Romano”, di iniziativa dei consiglieri Ghera, Righini, Colosimo, Maselli, Aurigemma e Pirozzi, e della proposta di legge n. 290 del 13 aprile 2021, concernente: “Istituzione della commissione speciale ‘Trasparenza dell’Amministrazione regionale’”, di iniziativa dei consiglieri Buschini, Leonori, Marcelli, Bonafoni, Ciani, Capriccioli, Ognibene, Tidei e Cacciatore. La commissione ha approvato all’unanimità il rinvio all’Aula di entrambe le proposte di legge accompagnate da una nota del presidente Lena e con la proposta d’istituire una commissione permanente, anziché speciale, in materia di trasparenza”.

Tra i Comuni che hanno attinto alla graduatoria anche quelli di Bracciano ed Anguillara. Coinvolto anche il Comune di Trevignano: al riguardo si registrano le dimissioni di Barbara Dominici, capogruppo di una lista sostenuta dal Pd in consiglio comunale, che aveva ottenuto incarichi importanti. Candidata a sindaco alle ultime amministrative Dominici, era stata messa a capo sia del servizio anticorruzione sia dell’Ufficio stampa.

Ad Anguillara, il Comune retto dal sindaco della Lega Salvini, avvocato Angelo Pizzigallo, ha utilizzato la fantomatica graduatoria del Comune di Allumiere assumendo il 14 gennaio 2021 a tempo indeterminato Serena Bruni, figlia del sindaco di Manziana, Bruno Bruni anch’egli appartenente alla Lega Salvini.

Sotto il castello a Bracciano intanto i cinque stelle Marco Tellaroli e Persiano hanno presentato ieri una interrogazione nella quale chiedono chiarimenti sul ruolo di Mori.

“Ritenuto – scrivono Tellaroli e Persiano nell’interrogazione –  che il dott. Andrea MORI, pur non trovandosi in alcuna condizione di inconferibilità e incompatibilità, risulta ricoprire molti incarichi in diversi Comuni del territorio, partendo da Ladispoli, Tolfa, Sacrofano, Blera, Frascati, Bracciano e per finire Allumiere. Che gli accadimenti avvenuti presso il Comune di Allumiere, che hanno preso il nome di “Consorsopoli”, di cui nella Commissione Giudicatrice del concorso pubblico, risulta presente l’Organismo Indipendente di Valutazione (OIV) del Comune di Bracciano dott. Andrea MORI, in qualità di Presidente di commissione (auto nominatosi con determinazione n. 79 del 30 giugno 2020), che risulterebbe assunto a tempo determinato da pochi mesi presso il Comune di Allumiere come responsabile del personale a titolo dirigenziale ex art. 110; OSSERVATO: che con atto di indirizzo formulato con deliberazione di G.C. n. 21 del 5 febbraio 2021, si è riunita la Giunta comunale e con voti unanimi favorevoli dei presenti è stato approvato lo schema di protocollo di intesa per utilizzo della graduatoria del concorso pubblico per titoli ed esami relativa alla copertura di n. 5 istruttori amministrativi cat. C1 approvata dal Comune di Allumiere (RM); che con determinazione del Capo Area Servizi Interni, R. Gen. n. 370 del 17 febbraio 2021 in esecuzione della deliberazione di questa Giunta Comunale n. 21 del 5 febbraio 2021, è stato richiesto ed ottenuto, da parte del Comune di Allumiere (RM), l’assenso all’utilizzo della graduatoria approvata dal citato Comune, e che questo ha proceduto all’assunzione di n. 1 unità con rapporto di lavoro a tempo pieno e indeterminato, reperendo la disponibilità tra gli idonei alla citata graduatoria;  a completamento dell’istruttoria operata dal Servizio Gestione del Personale, è stata acquisita la disponibilità di candidato idoneo collocatasi in graduatoria al 34° posto, individuato nella sig.ra F. L.; secondo quanto si apprende dal verbale del Concorso Pubblico n. 7 del 4 dicembre 2020, concorso presieduto dal dott. Andrea MORI, Responsabile del personale presso il Comune di Allumiere e Presidente della Commissione del Concorso pubblico del citato Comune, la sig.ra F. L. è stata assunta con rapporto di lavoro a tempo pieno e indeterminato con oneri complessivi di circa € 19.625,48, si è collocata in graduatoria al 34° posto, includendosi comunque in pari merito al 20° posto, rientrando quindi tra i titoli di preferenza di cui all’art. 5 comma 4 del DPR 487/94 o tra i candidati più giovani di cui all’art. 2 comma 9 Legge 16 giugno 1998 n. 191; Tutto ciò premesso, riscontrato considerato e ritenuto INTERROGA il Sindaco pro tempore del Comune di Bracciano, dott. Armando Tondinelli, per sapere: secondo quanto fin qui riportato e alla luce delle nuove vicende sul fenomeno c.d. “concorsopoli”, che vede la posizione del Dott. Andrea MORI presidente di commissione e responsabile del personale presso il Comune di Allumiere, sottoposta al vaglio degli inquirenti, si ritenga opportuno sottoporre la nomina da parte dell’amministrazione comunale del Dott. Mori, ad ulteriori approfondimenti; ● corrisponda a verità quanto si apprende dal verbale n. 7 del 4 dicembre 2020 della Commissione del Concorso pubblico del Comune di Allumiere, presieduta dal Dott. Andrea MORI responsabile del personale presso il citato Comune, la Sig.ra F. L. , assunta dal Comune di Bracciano con rapporto di lavoro a tempo pieno e indeterminato, con oneri complessivi di circa € 19.625,48, si è collocata in graduatoria al 34° posto, includendosi comunque in pari merito al 20° posto, rientrando quindi tra i titoli di preferenza di cui all’art. 5 comma 4 del DPR 487/94 o tra i candidati più giovane di cui all’art. 2 comma 9 Legge 16.06.1998 n. 191; per motivi di opportunità o di altro genere, chiediamo a questa amministrazione cosa intende fare o come voglia muoversi”.

Immediata la replica del sindaco Tondinelli che diffonde una nota: “Bracciano – scrive Tondinelli – non conosce la persona assunta a febbraio 2021 (in data assolutamente non coincidente con le assunzioni in blocco alla Pisana e Comuni pentastellati come Guidonia). Si tratta di un soggetto risultato idoneo senza colori politici e che non è figlia o parente di nessuno, talmente “sconosciuta” che gli stessi Tellaroli e Persiano hanno evitato di palesare nome e cognome. Non è portaborse di nessuno. Il Comune ha attinto, in tempi non sospetti, all’unica graduatoria aperta nei dintorni al solo fine di razionalizzare le spese come prevede la legge. Riguardo Andrea Mori, anche su questo i Cinque Stelle hanno fatto un buco nell’acqua. Intanto è da mettere in chiaro che Mori ha un mero incarico di valutare i soli capi area del Comune di Bracciano e poi ho il piacere di informare i disinformati Tellaroli e Persiano che non appena siamo venuti a conoscenza della vicenda “concorsopoli” abbiamo provveduto a richiedere un parere all’Anac e contestualmente ad avviare la procedura di revoca dell’incarico allo stesso”.

Non sappiamo ad oggi cosa abbia risposto l’Anac.

Lo scandalo Concorsopoli ha richiamato l’attenzione dei media nazionali. Come un tam tam si diffonde l’eco della trasmissione de La 7 “Non è l’arena” di domenica scorsa che ha avuto picchi di ascolto molto alti. Il conduttore Massimo Gilletti, a quanto si è appreso, sta preparando una nuova rovente trasmissione sull’argomento. Le indagini della Procure di Roma e Civitavecchia sono solo all’inizio.

Graziarosa Villani

RIPRODUZIONE RISERVATA

Di Graziarosa Villani

Giornalista professionista, Laureata in Scienze Politiche (Indirizzo Politico-Internazionale) con una tesi in Diritto internazionale dal titolo "Successione tra Stati nei Trattati" (relatore Luigi Ferrari Bravo) con particolare riferimento alla riunificazione delle due Germanie. Ha scritto per oltre 20 anni per Il Messaggero. E' stata inoltre collaboratrice di Ansa, Il Tempo, Corriere di Civitavecchia, L'Espresso, D La Repubblica delle Donne, Liberazione, Avvenimenti. Ha diretto La Voce del Lago. Direttrice di Gente di Bracciano e dell'Ortica del Venerdì Settimanale, autrice di Laureato in Onestà (coautore Francesco Leonardis) e de La Notte delle Cinque Lune, Il processo al Conte Everso dell'Anguillara (coautore Biagio Minnucci), presidente dell'Associazione Culturale Sabate, del Comitato per la Difesa del Bacino Lacuale Bracciano-Martignano, vicepresidente del Comitato Pendolari Fl3 Lago di Bracciano.