Muore a 93 anni l’americana che si fece anguillarina. I suoi scatti una denuncia sempre e comunque

Occhi azzurri come il mare, come il cielo, come il lago. Occhi che hanno visto la fame, la miseria dei popoli del mondo, occhi che hanno visto Anguillara e il lago di Bracciano come oggi noi non possiamo immaginare, quando l’acqua del lago arrivava ai Condotti, quando il centro storico di Anguillare era povero ma vivo, occhi per i quali il paesaggio era tutto e per il rispetto di esso si poteva lottare anche a ottanta anni. Sono gli occhi di Florita Botts che l’altra notte se ne è andata all’età di 93 anni, ultima di una schiera di donne di levatura che per la tutela di questi territori hanno date tutte se stesse. Angela Zucconi, Maria Grazia Carcani, Anna Maria Levi (sorella di Primo Levi), Almamaria Tantillo e Florita Botts. Ognuna di loro, e Florita non è stata da meno, ha avuto una vita precedente prima di approdare in questo angolo di mondo in riva al lago. Nata a El Paso in Texas, figlia di una baronessa fuoriuscita dalla Russia ai tempi della Rivoluzione d’Ottobre e di un imprenditore americano, Florita lavorò dapprima a New York e divenne poi una fotografa della agenzia specializzata delle Nazioni Unite, la Food and Agriculture Organization- FAO. Decenni di lavoro sul campo. E i suoi occhi, i suoi scatti sono stati quelli di una “concerned photographer” perché ogni sua immagine è un denuncia. Un racconto per immagini Florita lo ha fatto con dedizione e passione fotografando la trasformazione dei luoghi attorno al lago di Bracciano, denunce di carta finite sulla storica La Tribuna del Lago, pensata e realizzata dal quartier generale della casa di Angela come notiziario dell’allora sezione di Italia Nostra Lago di Bracciano, e su La Voce del Lago, mensile del quale chi scrive è stata direttore responsabile. Florita, così come Angela e Maria Grazia, erano di poche parole e molti fatti. Nonostante l’età non si è mi tirata indietro ed anzi si è rilevata una delle colonne portanti della nuova impresa editoriale che andavamo via via realizzando assieme ad un ristretto gruppo di “irriducibili”. Il contributo di Florita, prezioso al massimo, era sempre fotografico perché la fotografia è stata il suo linguaggio. Nella sua casa al centro storico affacciata sul lago trascorreva il suo tempo, dopo la scomparsa dell’amica Angela e dell’amica Maria Grazia, ricevendo amici, leggendo libri ed ascoltando della buona musica classica, quella musica che suonava anche con il suo violino nell’orchestra dell’associazione scuola orchestra diretta dal maestro Alfredo Bellaccini. Sempre vigile e attenta all’ambiente, contro ogni speculazione da qualunque parte provenisse, in difesa del paesaggio e del territorio. Un rigore difficile da ritrovare. Un tesoro per tutto il lago che con lei se ne va lasciando tutti un po’ più poveri, un po’ più esposti alla rapacità degli speculatori. Custode delle carte di Angela Zucconi da lei donate alla Fondazione Adriano Olivetti. “Non saremmo giunti a questo punto se Florita Botts, depositaria della memoria più intima di Angela Zucconi, – si legge nello scritto Fondo Angela Zucconi | Cepas –  non avesse creduto che la Fondazione Adriano Olivetti fosse il luogo migliore per conservare e valorizzare le carte di una vita condivisa, sia nel pubblico, sia nel privato”.

Florita Botts ha voluto lasciare molto del suo archivio fotografico locale a Franco Bernardini, degno erede della sua arte, mentre molti dei suoi scatti realizzati per la Fao sono confluiti in un recente libro fotografico (Edizioni Viella) a cura di Elisabetta Bini dal titolo Journeys for a Witness My Work as a Photographer for the United Nations 1960s-1980s. Anguillara già la piange. Le sue esequie si terranno lunedì 22 marzo 2021 alle 14 nella chiesa di San Francesco di Anguillara. Per lei non fiori ma donazioni a Greenpeace e Medici Senza Frontiere. La lettura dell’oggi con i suoi splendidi occhi azzurri già ci manca, come la sua fermezza, il suo rigore, la sua aristocratica amabilità. Arrivederci Flo…  

Graziarosa Villani

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Nella foto da sinistra Florita Botts, Angela Zucconi e Anna Maria Levi

Di Graziarosa Villani

Giornalista professionista, Laureata in Scienze Politiche (Indirizzo Politico-Internazionale) con una tesi in Diritto internazionale dal titolo "Successione tra Stati nei Trattati" (relatore Luigi Ferrari Bravo) con particolare riferimento alla riunificazione delle due Germanie. Ha scritto per oltre 20 anni per Il Messaggero. E' stata inoltre collaboratrice di Ansa, Il Tempo, Corriere di Civitavecchia, L'Espresso, D La Repubblica delle Donne, Liberazione, Avvenimenti. Ha diretto La Voce del Lago. Direttrice di Gente di Bracciano e dell'Ortica del Venerdì Settimanale, autrice di Laureato in Onestà (coautore Francesco Leonardis) e de La Notte delle Cinque Lune, Il processo al Conte Everso dell'Anguillara (coautore Biagio Minnucci), presidente dell'Associazione Culturale Sabate, del Comitato per la Difesa del Bacino Lacuale Bracciano-Martignano, vicepresidente del Comitato Pendolari Fl3 Lago di Bracciano.