Con la firma del Protocollo, d’Intesa del 29 luglio, tra il Comune di Canale Monterano, la Cooperativa 29 giugno (che gestisce il servizio rifiuti), e l’Associazione Italiana Compostaggio, possono dirsi superati i problemi posti dalle necessarie verifiche tecnico, economiche ed amministrative che hanno visto il compostatore di Canale Monterano fermo fino ad oggi.
Queste verifiche hanno permesso anche di stimare un risparmio, valutato in alcune migliaia di euro, ottenibile compostando localmente i rifiuti organici invece di trasportarli ad impianti remoti e a pagamento.
Si tratta di una attrezzatura acquistata a suo tempo con finanziamenti della Regione Lazio volti a sostenere il compostaggio locale a piccola scala. Un piccolo impianto elettromeccanico composto da un lungo cilindro in acciaio ove, giornalmente, vengono da un lato conferiti i rifiuti umidi della raccolta differenziata e, dall’altro lato, raccolto il compost fresco.
Nel cilindro avviene la prima fase di bio ossidazione accelerata, per almeno 30 giorni, supportata dal continuo apporto d’aria spinta nella macchina e dalla movimentazione della massa in lavorazione. Il processo termina, uscito dalla macchina, con la maturazione in cumuli, per almeno altri 60 giorni, che trasforma il compost fresco in compost maturo.
L’impianto è situato accanto al Centro Comunale di Raccolta Rifiuti, in località Fienilessa (strada per Tolfa), e separato da questo da una rete. L’accesso è consentito ai soli addetti ai lavori.
L’avvio sperimentale dell’impianto, di cui il protocollo d’intesa, avverrà ai primi di settembre con la gestione dell’organico prodotto e raccolto a Montevirginio (667 abitanti) in regime di compostaggio locale (ottenuto il parere positivo dell’ARPA e avendo una capacità fino a 80/t anno). Il servizio di raccolta rifiuti resterà uguale a quanto già fornito.
I cittadini interessati dalla fase sperimentale non dovranno far altro che utilizzare sacchetti compostabili certificati, in modo da non creare problemi al compostatore né al compost prodotto. I sacchetti certificati saranno consegnati direttamente presso le rispettive abitazioni da incaricati del Comune, unitamente a una nota informativa. Fondamentale sarà l’integrazione nel sistema con la ormai diffusa pratica del compostaggio domestico che vede, a Canale Monterano, oltre 900 utenze (sul totale di 2300) iscritte all’Albo Comunale Compostatori.
Il Protocollo d’Intesa vede, oltre il Comune stesso, come partner: il soggetto gestore del servizio (Coop. 29 giugno) che si impegna nella raccolta e nella gestione dell’impianto senza maggiori oneri da parte del Comune e l’Associazione Italiana Compostaggio (AIC), una libera associazione senza finalità di lucro, di cui il Comune è socio, che ha lo scopo di supportare e divulgare il compostaggio a piccola scala.
L’AIC curerà, di concerto con gli altri partner, le attività di informazione e formazione, le attività di studio, analisi e rilevazioni, cui sottoporre i flussi di materiale in ingresso ed uscita dall’apparecchiatura di compostaggio con l’obiettivo di migliorare le matrici in ingresso, la qualità del compost prodotto, il servizio di raccolta dell’organico dedicato.
Nota a cura dell’Associazione Italiana Compostaggio