Carocarburanti, difesa del latte fresco di alta qualità, nuova Dop nel settore caseario, attuazione Piano Agricolo Regionale, Legge speciale sugli ungulati
Più agricoltura nella Regione Lazio. Pochi ma dettagliati i punti sui quali la Confederazione Italiana Agricoltori Lazio
L’organizzazione agricola si dice disponibile ad un confronto aperto sulle problematiche che investono uno dei settori strategici dell’economia regionale.
Tra i primi aspetti da risolvere con provvedimenti ad hoc a sostegno dell’agricoltura e degli allevamenti il contrasto al carocarburanti che va ad aumentare di molto i già alti costi di produzione che le aziende devono sopportare.
Ai candidati presidenti la Cia Lazio chiede inoltre di intervenire per il riconoscimento, nell’ambito dei prodotti caseari, di una nuova Dop- Denominazione di Origine Protetta. Ad oggi infatti, a fronte di un settore caratterizzante per il Lazio, la tipica “caciotta” non può fregiarsi di questo riconoscimento che andrebbe invece a premiare il lavoro di molti produttori.
La Cia Lazio sollecita inoltre interventi normativi non più differibili.
Per Italo Pulcini, vicepresidente Cia provincia di Roma e imprenditore agricolo, “Il Piano Agricolo Regionale- PAR che avrebbe dovuto rappresentare una opportunità di rilancio è fermo alla cabina di regia. Ne va data invece attuazione da subito”.
Ed anche per le tematiche agli ungulati e a tutte le conseguenze avute con la peste suina che ha comportato pesanti abbattimenti di maiali, in particolare nell’hinterland romano, Cia Lazio reclama una urgente legge speciale.
Un’agenda in sei punti – carocarburanti, difesa del latte fresco di alta qualità, nuova Dop nel settore caseario, attuazione Piano Agricolo Regionale, Legge speciale sugli ungulati – sui quali Cia Lazio si dichiara disponibile ad un faccia a faccia con i candidati alla Presidenza alla Regione Lazio.
I settori agricoli e zootecnico del Lazio ai quali si deve anche il mantenimento del paesaggio agrario regionale non possono restare indietro e reclamano impegni concreti dai futuri amministratori regionali.