Processione di Sant’Antonio finita in tragedia ad Anguillara. Un cavallo all’altezza della Croce è scivolato sul manto stradale bagnato nel fare la curva in leggera salita ed è finito addosso ad un altro cavallo. L’animale è stramazzato a terra senza vita. Stava trasportando un carro. La processione era partita dal piazzale della chiesa Regina Pacis e dopo circa quatto chilometri lungo l’Anguillarese doveva fare tappa, se il grave fatto non fosse avvenuto, alla chiesa di san Francesco per poi arrivare al lungolago dove all’altezza della chiesetta della Rena sarebbe stata impartita, alla presenza della statua di Sant’Antonio, protettore degli animali, la tradizionale benedizione.
La morte del cavallo ha provocato forti polemiche da parte di organizzazioni ambientaliste che hanno condannato l’impiego di animali. Ora sul fatto indagano i carabinieri della locale stazione. Interessato anche il servizio veterinario della Asl Roma 4 per accertare l’esistenza di eventuali responsabilità sulla morte del cavallo.
La mattinata nera anguillarina è proseguita anche in chiesa dove una persona anziana si è sentita male ed è stata condotta fuori per i primi soccorsi.
“Non mi sono accorto di nulla – racconta il parroco Don Luigi Romano – solo al termine i miei chierichetti mi hanno chiesto chi fosse quella persona che si era sentita male ed allora ho capito che qualcosa era successo”.
La processione per la festa di Sant’Antonio è una tradizione decennale che coinvolge il vasto mondo dei cavallari del territorio. Sono in molti ad avere un cavallo di proprietà. Alla benedizione partecipano in genere anche animali domestici, cani, gatti ed altro.
Sul fatto che ha funestato una festa molto sentita – patrocinata da molte istituzioni – gli organizzatori mantengono un forte riserbo. Pur contattati telefonicamente, gli organizzatori non hanno voluto rilasciare dichiarazioni.
Rincara la dose invece nel pomeriggio l’animalista Enrico Rizzi.