Giovanni PaoloHavana, Cuba - January 1998 The most famous photograph of the journey at the end of the century.Fidel Castro, who set his olive green uniform aside for the occasion, at the Pope's side. © GIANNI GIANSANTI

Si è tenuta oggi pomeriggio a Roma, a Castel Sant’Angelo, l’anteprima istituzionale  della mostra GIOVANNI PAOLO II, L’UOMO, IL PAPA, IL SANTO NEGLI SCATTI DI GIANNI  GIANSANTI alla presenza del Direttore ad interim di Castel Sant’Angelo Luca Mercuri, del Direttore generale Musei Massimo Osanna, dei curatori Massimo Bray e Ilaria Schiaffini, degli eredi dell’Archivio Giansanti, di Giorgio Sotira Amministratore Delegato di Civita Mostre e Musei, dell’Ambasciatore della Repubblica di Polonia in Italia Ryszard Schnepf e del Presidente della Commissione VII Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei deputati Federico Mollicone.

L’esposizione aprirà al pubblico da domani 17 luglio sino al 30 novembre 2025.

Promossa e realizzata dal Ministero della Cultura, Istituto Pantheon e Castel Sant’Angelo – Direzione  Musei nazionali della città di Roma, promossa dalla Presidenza della Commissione Cultura della  Camera dei deputati, con il patrocinio della Regione Lazio, delle Ambasciate di Polonia in Italia e

presso la Santa Sede, dal Centro di Documentazione e Studio del Pontificato di Giovanni Paolo II – Fondazione Vaticana Giovanni Paolo II e del Pontificio Collegio Polacco, la mostra è organizzata da Castel Sant’Angelo, in collaborazione e con il coordinamento di Civita Mostre e Musei, ideatrice del  progetto espositivo con l’Archivio Giansanti, in collaborazione con Rai Teche e con la media  partnership di Rai Cultura e TV2000.

Il percorso espositivo si sviluppa attraverso l’obiettivo sensibile e potente di Gianni Giansanti,  fotografo romano che ha seguito Giovanni Paolo II per decenni, immortalandolo in momenti ufficiali e  privati, nella solennità dei viaggi apostolici come nell’intimità del raccoglimento spirituale. Più di 40  fotografie per scoprire uno dei pontefici più amati della storia contemporanea. Le sue foto — vincitrici  nel 1988 del prestigioso World Press Photo Award — raccontano con autenticità la straordinaria  umanità del Santo Padre, restituendone un ritratto inedito e profondamente toccante. La scelta di Castel Sant’Angelo non è casuale. Monumento simbolico e storicamente legato al Vaticano anche  attraverso il celebre Passetto di Borgo, Castel Sant’Angelo rappresenta lo spazio ideale per accogliere 

una mostra che unisce arte, memoria e spiritualità. 

Un legame che si rinnova oggi come nel 2000, quando Giovanni Paolo II in occasione del Giubileo  riaprì simbolicamente il cammino tra il Palazzo Apostolico e il mausoleo. Tra le fotografie in  esposizione, ce n’è anche una che ritrae il Papa mentre apre la Porta Santa di San Pietro per inaugurare il Grande Giubileo del III Millennio e tra gli oggetti esposti figura anche il suo anello  giubilare.

La rassegna espositiva accoglie una selezione di immagini curata da Ilaria Schiaffini, professoressa di  Storia della Fotografia della Sapienza Università di Roma. Le fotografie ripercorrono i 27 anni di  pontificato di Giovanni Paolo II, dall’elezione al soglio pontificio, all’attentato di Alì Agca, al Giubileo  del 2000 fino agli ultimi anni, segnati dalla sofferenza fisica. Gianni Giansanti lo ha seguito nei suoi numerosi viaggi apostolici nel mondo e documenta i suoi incontri con i leader religiosi, i Capi di  Stato e le folle di fedeli. Agli aspetti pubblici della vita del pontefice si affiancano quelli privati,  compresi i momenti di solitudine e di meditazione. 

La straordinaria qualità della fotografia di Giansanti, unita alla sua professionalità, convinsero lo staff  vaticano a concedergli il privilegio di ritrarre il Pontefice in una intimità fino ad allora impensabile,  come nel mezzo della colazione nel Palazzo Apostolico con il cardinale della Corea Stephen Kim.

Grazie allo sguardo del fotografo, il Papa emerge come un uomo semplice ed umile e le sue fotografie  permettono al pubblico di avvicinarsi con empatia a una delle figure più influenti e carismatiche della  contemporaneità.

A corredo della selezione fotografica, è stata allestita nella prima sala dello spazio dell’Armeria  Superiore una timeline che, attraverso l’esposizione di preziosissimi oggetti appartenuti al Papa e di  video gentilmente concessi da Rai Teche e da Vatican Media, racconta i momenti salienti della vita di  Karol Wojtyla, dalla sua formazione, alla nomina cardinalizia, all’elezione a Pontefice, fino alla sua  Beatificazione. 

La parte biografica della mostra, curata da Massimo Bray, Direttore Generale  dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana Treccani, accoglie rari documenti, memorabilia e opere d’arte  come la copia firmata della lettera enciclica “Fides et Ratio”, l’inginocchiatoio utilizzato nel periodo  da Cardinale, l’abito talare che offrono al visitatore una prospettiva inedita ed essenziale della vita  dell’uomo, del Papa, del Santo. 

“La Direzione generale Musei è impegnata nel promuovere una visione del patrimonio culturale come spazio di dialogo, inclusione e riflessione – dichiara il Direttore generale Musei Massimo Osanna. In questo quadro, iniziative come quella ospitata a Castel Sant’Angelo confermano il ruolo dei musei non solo come luoghi di conservazione, ricerca e fruizione, ma anche come presìdi culturali aperti alla  contemporaneità. La mostra dedicata a Giovanni Paolo II, attraverso lo sguardo di Gianni Giansanti,  offre un’occasione per rileggere una figura che ha segnato la storia recente con un messaggio  universale di spiritualità, solidarietà e dialogo tra i popoli”.

“L’esposizione è un  incontro tra due destini straordinari che hanno segnato il nostro tempo. Ho conosciuto entrambi i  protagonisti e, per me, questo evento ha un valore personale e istituzionale. Giovanni Paolo II è stato  una figura centrale nella storia del Novecento, capace di cambiare il corso dell’Europa. Gianni  Giansanti ha saputo cogliere con la sua arte la dimensione umana e spirituale del Pontefice,  raccontando la storia attraverso immagini potenti e universali. In questo anno giubilare, è doveroso  celebrare due uomini che, con linguaggi diversi ma complementari, hanno trasformato il loro lavoro in  una missione per l’umanità”, dichiara Mollicone presidente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati.

Arricchisce la mostra un prestigioso volume a cura di Treccani, di prossima pubblicazione. 

Si ringraziano Greta e Andrea Giansanti.

Giovanni Paolo
Calcutta, India – February 1986
During his visit, the Pope went to the house wich the priest of the goddess Kali gave Mother Teresa to look after the dying homeless:”Oh most tender and compassionate God, bless all those who are dying, all those who are soon to meet Thee face to face”.
© GIANNI GIANSANTI

Di Graziarosa Villani

Giornalista professionista, Laureata in Scienze Politiche (Indirizzo Politico-Internazionale) con una tesi in Diritto internazionale dal titolo "Successione tra Stati nei Trattati" (relatore Luigi Ferrari Bravo) con particolare riferimento alla riunificazione delle due Germanie. Ha scritto per oltre 20 anni per Il Messaggero. E' stata inoltre collaboratrice di Ansa, Il Tempo, Corriere di Civitavecchia, L'Espresso, D La Repubblica delle Donne, Liberazione, Avvenimenti. Ha diretto La Voce del Lago. Direttrice di Gente di Bracciano e dell'Ortica del Venerdì Settimanale, autrice di Laureato in Onestà (coautore Francesco Leonardis) e de La Notte delle Cinque Lune, Il processo al Conte Everso dell'Anguillara (coautore Biagio Minnucci), presidente dell'Associazione Culturale Sabate, del Comitato per la Difesa del Bacino Lacuale Bracciano-Martignano, vicepresidente del Comitato Pendolari Fl3 Lago di Bracciano.