Attestati per 11 detenuti del carcere di Civitavecchia. La giornata dell’8 febbraio è stata dedicata alla sanità penitenziaria e i diversi attori istituzionali del territorio che orbitano intorno alla realtà carceraria, Direzione Asl Roma 4, Direzione Casa Circondariale Civitavecchia e il Garante delle persone detenute, i professionisti sanitari e non, si sono incontrati per due appuntamenti diversi.
Nella mattinata, alla Casa Circondariale di Civitavecchia, sono stati consegnati gli attestati di partecipazione al corso di formazione, iniziato a novembre scorso, agli undici detenuti che hanno aderito alla V edizione del Progetto Peer Supporter, ideato con lo scopo di formare “sostenitori alla pari”.
“Si tratta di una figura di riferimento relazionale per detenuti in fase di fragilità psicologica” ha spiegato la dirigente del Dipartimento di Salute Mentale della Asl Roma 4, Carola Celozzi, referente del progetto parlando della consegna degli attestati.
“Un promotore di benessere capace di favorire la creazione di un’atmosfera emotivamente accogliente e la relazione con le istituzioni attive in ambito carcerario. Anche nell’ottica della prevenzione dei rischi autolesivi”.
Per i partecipanti che hanno ricevuto gli attestati è stato il momento di raccontare l’esperienza vissuta e il percorso di crescita personale avvenuto attraverso l’acquisizione e lo sviluppo di competenze necessarie per accogliere un compagno in difficoltà, e una maggiore conoscenza di tutte le figure professionali che operano nell’ambiente carcerario.
Nel pomeriggio, si è svolto, nella sala riunioni della Asl Roma 4, il terzo incontro periodico del Tavolo per la salute dei detenuti, un’iniziativa condotta in stretta sinergia tra la direzione dell’azienda sanitaria locale, quella della struttura penitenziaria di Civitavecchia e il Garante delle persone detenute.
Il Tavolo ha l’obiettivo di monitorare la situazione dell’assistenza sanitaria all’interno delle due carceri del territorio, promuovere buone pratiche di collaborazione in favore della salute fisica e mentale dei detenuti, favorire progetti sinergici di inclusione e integrazione.
“La continuità operativa e il confronto periodico – ha commentato il Garante per le persone detenute, il professor Stefano Anastasia –rendono l’esperienza di questo tavolo di lavoro realmente produttiva. Un modus operandi che ci auguriamo di poter replicare anche in altre strutture carcerarie. Gli istituti penitenziari rappresentano una realtà complessa dove per garantire i diritti di chi è ospite serve una fattiva collaborazione con tutte le forze coinvolte”.
I lavori della nuova seduta si sono articolati su tre novità fondamentali. La prima riguarda il piano di riorganizzazione del servizio di Medicina Penitenziaria che prevederà anche meccanismi di incentivazione in favore degli specialisti ambulatoriali grazie a quanto previsto dall’articolo 10 del recente accordo sindacale per la Medicina Specialistica Ambulatoriale, siglato tra la Asl Roma 4 e le organizzazioni sindacali di categoria a novembre 2023, che prevede un incentivo in favore dei professionisti che scelgono di erogare prestazioni specialistiche in carcere in orario aggiuntivo.
L’altra novità riguarda poi l’istituzione di un servizio di diagnostica per immagini da realizzare proprio all’interno della struttura penitenziaria di via Aurelia nord e il progetto è già avviato.
“Da mesi stiamo lavorando di concerto con la direttrice del carcere Patrizia Bravetti – ha spiegato il direttore generale della Asl Roma 4, la dottoressa Cristina Matranga – a questo importante progetto che avrà benefici per entrambi gli enti. Il vantaggio di poter allestire all’interno della struttura penitenziaria un’articolazione della radiologia, dove andremo ad installare un telecomandato per rx e un ortopantomografo, è duplice: da una parte non saranno più necessari spostamenti dei detenuti così da superare i problemi organizzativi, e per noi significa poter garantire un’assistenza in loco evitando di congestionare le nostre strutture. L’iter autorizzativo è in corso e contiamo per l’estate di poter avviare i lavori di adeguamento del locale individuato insieme alla direzione dell’istituto penitenziario”.
L’ultimo tema affrontato è stato quello relativo alla possibilità per due detenuti della casa di reclusione di via Tarquinia di accedere gratuitamente al corso per Operatori Socio sanitari, di cui a breve si apriranno i termini di partecipazione.
La Asl Roma 4 ha organizzato un corso di formazione per l’ottenimento della qualifica da operatore socio-sanitario da 94 posti e, per l’appunto, due di questi sono riservati agli ospiti della struttura di Civitavecchia.
Si tratta di una misura che favorisce e valorizza le opportunità di vera e propria riabilitazione e reinserimento lavorativo e sociale dei detenuti.
“Il lavoro è sicuramente un aspetto fondamentale per il processo di reinserimento sociale dei detenuti – ha concluso la direttrice degli Istituti Penitenziari di Civitavecchia, la dottoressa Patrizia Bravetti – offrire opportunità lavorative ai detenuti non solo permette loro di acquisire competenze professionali, ma costituisce un elemento di un più ampio percorso di cambiamento personale che inizia durante la detenzione attraverso l’istruzione, la cultura, la revisione critica del reato e conduce verso ritorno alla vita sociale, riducendo anche il rischio di recidive. È una grande opportunità per la quale ringrazio la Asl Roma 4”.