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Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale: l’attività 2023 tra controlli e sequestri

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Nell’anno 2023, l’attenzione verso i fenomeni criminosi nel settore del patrimonio culturale ha notevolmente impegnato i Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale (TPC) di Roma, soprattutto nel perseguimento di associazioni a delinquere attive nel campo della contraffazione di opere d’arte finalizzata al riciclaggio e al traffico illecito.

Rispetto all’anno 2022, oltre a rilevare un complessivo aumento dei fenomeni criminosi in danno del patrimonio culturale (furto, ricettazione, scavi clandestini, contraffazione di opere d’arte e danneggiamento), esponenziale è stato anche l’incremento delle compravendite tramite e-commerce di beni culturali con provenienza illecita.

Ciò ha conseguito un notevole impulso all’attività di controllo preventiva, quantificata così come segue:

·     controlli ad aree archeologiche: 13;

·     controlli ad aree tutelate da vincoli paesaggistici/monumentali: 19;

·     controlli ad esercizi antiquariali, commerciali e vari: 35;

·     controlli a mercati e fiere antiquariali: 1;

·     beni sottoposti ad accertamento fotografico in Banca Dati dei beni culturali illecitamente sottratti: 383.

L’impegno del controllo sul territorio di propria competenza, costituito dalla regione del Lazio, ha visto il supporto e la collaborazione delle Soprintendenze competenti, delle direzioni delle strutture museali nonché l’ausilio delle componenti speciali dell’Arma dei Carabinieri, in particolare il Raggruppamento Aeromobili Carabinieri e l’Aliquota Subacquea, con i quali notevole incremento è stato dato al monitoraggio delle innumerevoli aree archeologiche (anche sommerse) presenti. Grazie ai sorvoli effettuati su vaste zone, si è potuto individuare e monitorare il fenomeno degli scavi clandestini, rinvenendone alcuni nella necropoli di Cerveteri.

Fondamentale è stato il supporto fornito dal RAC per il monitoraggio delle aree laziali colpite dal sisma nell’agosto del 2016, in particolare le località di Accumoli e Amatrice, nel Reatino, ove è in atto il processo di ricostruzione.

Sul piano repressivo, i Carabinieri del Nucleo TPC di Roma hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria 62 persone, per delitti commessi contro il patrimonio culturale, in prevalenza ricettazione di opere di provenienza illecita e contraffazione di dipinti di arte moderna e contemporanea, oltre che per scavi clandestini. Si segnala in particolare, il perseguimento di 3 associazioni a delinquere per reati dello specifico settore, comprendenti un totale di 16 persone associate.

Le attività di polizia giudiziaria hanno consentito di recuperare e sequestrare 773 beni, di cui 13 di tipo antiquariale, archivistico e librario, 517 reperti archeologici e 243 opere d’arte contraffatte, per un valore economico complessivo stimato in circa 333.000 euro per i beni culturali e di 1.220.000 euro per quelli contraffatti, qualora immessi sul mercato come autentici.

Tra i risultati più significativi dell’attività di polizia giudiziaria condotta, si segnalano:

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