“Guardiamo con fiducia all’udienza pubblica del Tar del Lazio in programma per domani 15 marzo nel corso della quale verrà discusso nel merito il ricorso da noi presentato contro il passaggio obbligato del servizio idrico integrato ad Acea Ato 2”.
E’ quanto sottolinea il sindaco di Canale Monterano Angelo Stefani alla vigilia dell’udienza presso il Tribunale Amministrativo Regionale che vede all’ordine del giorno il ricorso presentato da 8 comuni.
“Chiediamo in primo luogo l’annullamento della diffida della Regione Lazio per la cessione delle infrastrutture idriche all’attuale gestore Acea Ato 2 spa. E’ stata inoltre formulata eccezione di costituzionalità sia per quanto riguarda lo strumento del decreto legge sia sulla ripartizione delle competenze legislative tra Stato e Regione. Si rileva inoltre che Acea Ato2 spa, scelto come soggetto gestore senza alcuna procedura ad evidenza pubblica, non può essere considerato quale società in house dei Comuni inseriti nell’Ato 2 della Regione Lazio e non possiede i requisiti per poter essere individuato quale futuro possibile gestore unico all’interno degli Ambiti di bacino idrografico. E’ stata fatta poi – conclude il sindaco – l’istanza di rimessione del giudizio dinanzi alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea, per la valutazione della compatibilità delle nuove norme nazionali, in relazione al gestore unico, con l’articolo 106 del Trattato. In linea con la posizione del Coordinamento Acqua Pubblica Lazio che sposiamo integralmente, ci auguriamo che il Tar saprà accogliere il ricorso. Resta ferma la decisione di opporci ad ogni forma di privatizzazione della nostra acqua. Ribadiamo che gli attuali Ato, così come a tutt’oggi strutturati, sono giuridicamente superati e dunque deligittimati sia dalle norme della L.R. n. 5/2014, sia dalle norme della legge n. 164/2014, disposizioni che impongono la istituzione di nuovi ambiti di bacino idrografico e dei relativi enti di governo, ma che nella Regione Lazio sono rimaste del tutto inattuate nonostante la perentorietà dei termini assegnati. Per queste ragioni non sono intervenuto all’ultima assemblea dei sindaci dove peraltro l’assise si è espressa contro la fusione tra Acea Ato 2 e Acea Ato 5”.