Questa mattina i Carabinieri della Compagnia di Bracciano hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misure cautelari nei confronti di sette persone, gravemente indiziate: il funzionario del Comune, per i reati di tentata concussione sessuale, corruzione in concorso e falsità ideologica, gli altri per corruzione in concorso.
L’ordinanza di custodia cautelare è stata emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Tivoli, Raffaele Morelli, all’esito delle indagini svolte dalla Sezione Operativa della Compagnia Carabinieri di Bracciano sotto la direzione della Procura di Tivoli.
Le indagini, attualmente in corso, sono iniziate a seguito della segnalazione dei responsabili del Comune di Campagnano di Roma che, immediatamente e riservatamente, hanno informato la Procura di quanto segnalato da una donna (con due figli e in stato di gravidanza) che aveva subito una richiesta di relazione sessuale per il contributo economico da lei richiesto in quanto in condizione di disagio;
Le indagini sono state svolte in poco più di cinque mesi, consentendo al GIP di ravvisare gravi indizi di colpevolezza in ordine a condotte delittuose nei confronti di: un funzionario del comune di Campagnano di Roma, 64 anni che assegnava i contributi economici richiesti da persone indigenti ai Servizi sociali e gestiva gare di appalto; di 4 responsabili di una cooperativa; di due responsabili di un’associazione culturale. Senza l’attività di intercettazione – telefonica e ambientale, svolta sulla base dell’attuale normativa che equipara i delitti contro la pubblica amministrazione (corruzione e concussione) a quelli di criminalità di tipo mafioso, non si sarebbe mai disvelato quanto emerso.
Nel dettaglio è stato disposto dal Giudice il carcere ai danni del funzionario comunale per tentata concussione sessuale perché, nell’esercizio dei suoi poteri di spesa, a fronte di una donna con due figli e in stato di gravidanza, che si era rivolta al Comune per ricevere un contributo economico a causa della sua situazione di forte disagio, le chiedeva in cambio di intrattenere con lui una relazione sessuale ricevendone il rifiuto. L’ordinanza cautelare evidenzia l’esistenza di “un sistematico e collaudato “modus operandi”, abusando e sfruttando la qualifica rivestita all’interno del comune”, (per cui il funzionario) “ha avvicinato donne in condizioni economiche disperate, prospettando la possibilità di ottenere vantaggi di natura economica in cambio di prestazioni sessuali”.
Va sottolineato che la donna ha rifiutato l’imposizione e ha segnalato il fatto ad altri pubblici ufficiali, dimostrando di credere alle istituzioni che, infatti, sono intervenute tempestivamente. Sono in corso indagini per accertare ulteriori eventuali episodi analoghi con “sfruttamento” della posizione del pubblico ufficiale ai danni di donne vulnerabili perché in condizione di disagio economico, spesso con figli.
Le indagini hanno consentito, inoltre, di raccogliere elementi, ritenuti dal giudice gravi, in ordine a due distinti episodi di corruzione contestati al citato funzionario e ai rappresentanti di una società cooperativa e di un’associazione culturale.
Il primo episodio riguarda il citato funzionario (per il quale è stato applicato ancora il carcere) e i rappresentanti di una società cooperativa, di cui tre agli arresti domiciliari e una sottoposta all’obbligo di dimora nel comune di residenza, operante nel settore socio-assistenziale, con contratti di appalto in tutta la provincia di Roma, diretti a turbare il procedimento amministrativo di un bando di gara – del valore di 3.600.000 euro – concernente la gestione del servizio di asilo nido nel Comune, per il quinquennio (01.09.2024 – 31.07.2029). Risulta dall’ordinanza che il funzionario avrebbe concordato e fornito loro, in più occasioni, copia cartacea del disciplinare di gara, prima dell’ufficiale pubblicazione, e chiedendo loro di fornire un soggetto qualificato da nominare quale membro esterno della commissione esaminatrice, in cambio di periodiche somme di denaro (come avvenuto il 1° febbraio 2024 ricevendo denaro contante pari a 2.000 euro).
Sul punto il Giudice così si esprime “la numerosità delle condotte del pubblico ufficiale volte a favorire la cooperativa (mediante redazione concertata delle date di pubblicazione, redazione e analisi del progetto prima della pubblicazione del bando), sono il chiaro sintomo di un accordo illecito, definitivamente cristallizzato dalla raggiunta prova della consegna di una somma di denaro in suo favore, quale prezzo del mercimonio della funzione pubblica”.
Risultano dall’ordinanza cautelare numerose intercettazioni ambientali e audio-video dalle quali emergono le condotte. Ad esempio “ma quello già l’ha preparato, già fatto tutto, noi stiamo solo preparando il progetto in base al capitolato, quello che c’ha dato lui… lui ce l’ha dato a noi”, “ti ricordi la gara praticamente che ci aveva dato a te dentro quella busta?” o anche “dice [omissis] dobbiamo andare con i piedi di piombo, dobbiamo fare gli indifferenti, tutti quanti” – “no dico è un accordo, dico era un accordo.. comunque ci stava sta cosa periodica”. Ed ancora sulla consegna del denaro “Ho chiamato già [omissis] e gli ho detto ti aspetto al bar, andiamo in banca, ti do una busta e la porti su, basta, finito” o ancora “però non ti far vedere.. non ti far vedere che gli dai questa roba…perché non lo so… però ufficialmente diventa sempre antipatico vedere che metti in mano una busta eh!”.
L’evidenza e l’importanza della documentazione videofotografica che riprende le fasi di compilazione dello schema del disciplinare di gara tra il funzionario e i privati ha fatto ritenere di pubblico interesse la diffusione delle immagini oscurando i volti.
Il secondo episodio di contestata corruzione tra il funzionario e due rappresentanti di una associazione culturale locale, entrambi agli arresti domiciliari, per la gestione di alcuni spazi comunali in occasione della manifestazione mensile denominata “XXX”. Il Giudice così si esprime: “le risultanze delle indagini attestano l’esistenza di un vero accordo corruttivo, frutto di incontri e conversazioni quotidiane con S.G. […] e M.C. […], volte a favorire la predetta associazione al fine di consentirle una proroga di ulteriori due anni del contratto, in deroga della previsione negoziale suindicata, falsamente giustificata sulla base della sospensione per l’emergenza epidemiologica”.
In una conversazione tra i due rappresentanti che commentano tra di loro l’avvenuta consegna del denaro al pubblico ufficiale “quando l’ho salutato…l’ho salutato e…è rimasto quello che è rimasto in mezzo alla mano.. non è che, s’è attaccata subito non è che s’è stato..”. Sul punto inoltre “e ho detto: che famo i soldi li dai solo a chi c…o te pare a te? Allora quello mi ha fatto allungà due anni il bando, due anni, fino al 2026, non mi fa pagare il suolo pubblico l’otto, non mi fa pagare il suolo pubblico il diciassette”.
È evidente i- secondo il giudice – l rischio di reiterazione di condotte della stessa specie per tutti gli imputati, che rende necessaria l’imposizione di una misura cautelare perché, anche prescindendo da quanto già in tal senso desumibile dalla gravità dei reati per cui si procede, i vari indagati hanno posto in essere con modalità collaudate, le plurime ed articolate condotte […] per un periodo di tempo apprezzabile, se rapportato alla durata delle captazioni:
Il funzionario, secondo il giudice, del comune di Campagnano di Roma, ristretto in carcere, ha tenuto diverse e numerose condotte di corruzione e concussione, stabilmente mettendo a disposizione dei privati la sua qualifica di pubblico ufficiale, ricevendo in cambio denaro o richiedendo prestazioni sessuali.
Il vicepresidente della società cooperativa, 50 anni, agli arresti domiciliari, – secondo il giudice – nel periodo monitorato, ha dimostrato di essere soggetto particolarmente avveduto – anche in relazione alle modalità di consegna del denaro – e particolarmente inserito nel settore degli appalti pubblici, che ha tentato di condizionare con modalità illecite intrattenendo rapporti di vario genere con soggetti (rimasti al momento non identificati) della OMISSIS, del comune di OMISSIS, del comune di OMISSIS e del comune di OMISSIS.
Il presidente della Società Cooperativa, 78 anni e sul responsabile della qualità e della produzione, 44 anni, entrambi ai domiciliari, scrive il Gip hanno fatto parte dell’accordo illecito; le due donne hanno intrattenuto costanti rapporti con il M. nella gestione delle fasi prodromiche alla procedura ad evidenza pubblica avente ad oggetto la concessione della gestione dell’asilo del Comune di Campagnano di Roma, cooperando anche nella fase della consegna del denaro.
Il responsabile amministrativa della citata società, 53 anni, sottoposto all’obbligo di dimora – secondo il giudice – ha dimostrato di essere a conoscenza dell’accordo illecito, fornendo un contributo rilevante soprattutto per la dazione illecita del denaro.
I due rappresentanti dell’associazione culturale di 69 e 74 anni, entrambi agli arresti domiciliari, secondo il giudice – hanno mostrato una particolare propensione a realizzare delitti contro la pubblica amministrazione al fine di realizzare gli interessi economici dell’associazione […] cui, a diverso titolo, fanno parte.
Sono tuttora in essere ulteriori indagini, anche attraverso delle perquisizioni in alcuni uffici pubblici, al fine di accertare la regolarità delle procedure amministrative delle gare.
In considerazione della rilevanza per l’informazione, essendo consentita dall’attuale disciplina anche la diffusione dell’intera ordinanza, si riportano le contestazioni.
M.G.
1) del reato di cui agli artt. 56, 317 c.p. perché quale dirigente del Settore … di Campagnano di Roma, quindi pubblico ufficiale, abusando della sua qualità e dei suoi poteri, prospettando a XXXX, donna in precarie condizioni economiche già madre di due figli ed in stato di gravidanza, la possibilità di ottenere, in cambio di prestazioni sessuali, “bonus spesa” di importo superiore rispetto a quelli ricevuti, poneva in essere atti idonei diretti in modo non equivoco a costringere la ….. ad intrattenere con lui rapporti sessuali, non riuscendo nel suo intento per cause indipendenti dalla sua volontà ed in particolare per il rifiuto opposto dalla donna di sottostare alla sua richiesta.
Fatto commesso in Campagnano di Roma, in data antecedente e prossima al febbraio 2022.
M.G.
2) del reato di cui agli artt. 319, 319 bis c.p. perché quale dirigente …del Comune di Campagnano di Roma, stipulava un accordo corruttivo con M.A., C.F e M.V., rispettivamente Presidente, Vicepresidente e Responsabile della qualità e produzione della società cooperativa integrata XXX (attuale affidataria …), accordo avente ad oggetto la dazione periodica di somme di denaro per compiere atti contrari ai suoi doveri d’ufficio consistiti:
nel turbare il procedimento amministrativo diretto a stabilire il contenuto del bando di gara dell’importo di 3.600.000 euro per la gestione dei servizi dell’asilo nido del Comune di Campagnano di Roma per il successivo quinquennio redigendo la bozza del bando secondo le caratteristiche della società cooperativa XXXX, con il fine di garantire alla società maggiori possibilità di aggiudicarsi il nuovo appalto;
nel consegnare ai rappresentanti della società cooperativa una copia cartacea della bozza del bando e del disciplinare di gara non ancora pubblicati, al fine di consentire alla società di redigere, con largo anticipo rispetto alle concorrenti e prima ancora della pubblicazione del bando di gara, il progetto di presentazione dell’offerta;
nel comunicare immediatamente alla società cooperativa tutte le modifiche della bozza del bando di gara che gli venivano richieste dall’Assessore comunale, al fine di far aggiornare costantemente il progetto di presentazione dell’offerta;
nel garantire alla società cooperativa XXXX la nomina quale membro esterno della commissione di gara di un soggetto indicato dalla stessa cooperativa;
nell’asservire stabilmente la sua funzione pubblica agli interessi privati della società cooperativa XXX.
In particolare, riceveva in più occasioni somme di denaro in forza di tale accordo corruttivo (come avvenuto in data 1° febbraio 2024 quando riceveva da C.F., con il concorso di M.A. e M. S., una somma di denaro in contanti pari a 2.000 euro).
Fatto commesso in Campagnano di Roma in data antecedente e prossima all’ottobre 2024 (condotta perdurante)
M.A., C. F., M.V., M.S.
3) del reato di cui agli artt. 110, 321 c.p. perché in concorso tra loro e nelle rispettive qualità di Presidente, Vicepresidente, Responsabile della qualità e produzione e Segretaria amministrativa della società cooperativa “XXXX (attuale affidataria …..) stipulavano un accordo corruttivo con M.G., dirigente del …. Comune di Campagnano di Roma, dunque pubblico ufficiale, avente ad oggetto la dazione periodica di somme di denaro per il compimento da parte di quest’ultimo degli atti contrari ai suoi doveri d’ufficio indicati nel capo di imputazione che precede.
In particolare, in forza di tale accordo corruttivo consegnavano in più occasioni somme di denaro a M. G., come avvenuto in data 1° febbraio 2024 quando C.F., con il concorso di M.A. e M.S., consegnava al M. una somma di denaro in contanti pari a 2.000 euro.
Fatto commesso in Campagnano di Roma in data antecedente e prossima all’ottobre 2024 (condotta perdurante)
M.G.
4) del reato di cui agli artt. 81, 319, 319 bis, 479 c.p. perché quale funzionario con incarico di posizione organizzativa responsabile …. del Comune di Campagnano di Roma, nonché RUP del contratto di appalto per la gestione della manifestazione denominata……., dunque pubblico ufficiale, riceveva da M.C.G., presidente dell’associazione culturale “YYYYYY” e da S.G., amministratore di fatto di tale associazione, una somma di denaro in contanti pari a 200 euro per aver compiuto un atto contrario ai suoi doveri d’ufficio, consistito nel disporre, con la determina nr. …. adottata …. 2023, la proroga di fatto fino al maggio 2026 del contratto di appalto per l’affidamento della concessione della gestione della manifestazione denominata … (contratto stipulato con l’associazione culturale “YYYYY” ed in scadenza il …..2024), attestando falsamente nell’ambito di tale determina che il contratto era rimasto sospeso per l’emergenza covid -19 per il periodo compreso tra marzo – dicembre 2020 e gennaio – dicembre 2021 (per un totale di 22 mesi), circostanza non veritiera in quanto la manifestazione era regolarmente ripresa a partire dal mese di … del 2020.
Fatto commesso in Campagnano di Roma l’8 novembre 2023 …. ed il 21 dicembre 2023 (data della dazione di denaro)
M. C. G.; S. G.;
5) del reato di cui agli artt. 110, 321 c.p. perché in concorso tra loro e nelle rispettive qualità di presidente dell’associazione culturale “YYYYY” e di amministratore di fatto di tale associazione, consegnavano a M.G. dirigente del …Comune di Campagnano di Roma, dunque pubblico ufficiale, una somma di denaro in contanti pari a 200 euro per compiere l’atto contrario ai suoi doveri d’ufficio indicato nel capo di imputazione che precede.
Fatto commesso in Campagnano di Roma il 21 dicembre 2023