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Bracciano Venerina Marziano scrive a Il Messaggero: violata deontologia

Non è certo passato sotto silenzio l’articolo a firma di Chiara Rai pubblicato i 31 dicembre scorso. Dopo la vibrata lettera aperta del consigliere di opposizione Claudio Gentili, una cittadina chiamata in causa nell’articolo, Venerina Marziano, ha scritto nei giorni corsi al direttore del quotidiano romano Massimo Martinelli e ha dimostrato l’intenzione di portare il caso all’attenzione dell’autorità giudiziaria con una formale denuncia.   

“L’articolo, a firma di Chiara Rai – scrive Marziano chiedendo tra le altre cose la pubblicazione della nota –  ha riportato il mio nome, come quello di altri, in relazione ad affermazioni che io lecitamente e in esercizio della libertà di espressione ai sensi dell’articolo 21 della Costituzione ho fatto su Facebook. Ritengo che nel pubblicare l’articolo sia stata violata la Sentenza Decalogo dell’1984 che specificando la natura del diritto di stampa stabilisce che l’articolo debba avere una “utilità sociale”. L’articolo più che rendere un servizio ha solo esposto all’opinione pubblica i nomi e i cognomi di cittadini che esprimono il proprio parere”.

Marziano sottolinea che “non accetta in alcun modo che sia leso il suo diritto di espressione”. “Come ho criticato all’epoca sulle questioni della scuola la giunta Sala sui social – ha aggiunto – voglio continuare a poter dire quanto penso liberamente anche sulla giunta Tondinelli”.

Graziarosa Villani

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