Bracciano: Tondinelli vattene. Opposizioni in assemblea fanno fronte comune contro la giunta fallimentare

Bracciano. Il sindaco Armando Tondinelli se ne deve andare. Sono tali i danni che l’amministrazione sta creando al paese che le opposizioni unite hanno fatto un fronte comune per denunciare pubblicamente non solo gli scarsi risultati che questa giunta sta riscuotendo ma anche i danni emergenti per il paese, ormai davvero al palo.

Dall’assemblea organizzata venerdì a Bracciano all’oratorio di Piazza don Cesolini e che ha visto riuniti i consiglieri di opposizione nasce così una nuova forza che mira, nell’interesse del paese, a rovesciare Tondinelli, facendo appello anche ai consiglieri di maggioranza, rimasti da due anni completamente in silenzio.

Esponenti di centro sinistra, del Movimento 5 Stelle e di liste civiche giudicano la situazione davvero preoccupante e si preparano a allargare il fronte coinvolgendo i cittadini informando su quanto accade nel Palazzo di piazza IV Novembre.

Se i grillini Alessandro Persiano e Marco Tellaroli hanno prospettato lo spettro di un nuovo commissariamento a causa della bocciatura del Piano di Riequilibrio decennale da parte dell’organismo competente, Claudio Gentili di Per un’altra Bracciano ha tracciato un excursus degli atti che hanno caratterizzato due anni di amministrazione. Ha parlato in particolare del balletto di assessori (la revoca dell’assessore Elena Felluca e del vicesindaco Gianfranco Rinaldi e le “dimissioni per motivi personali” di Alessandro Bonura delegato al Bilancio e di Remigio Marini ai lavori pubblici), del cambio continuo di segretari comunali (ben cinque), di trasferimenti volontari di capi area, delle pressioni del “cittadino” Arturo Cimaglia, della nomina ad assessore dell’ex maresciallo della Finanza Giovanni Bentivoglio che è stato tra gli inquirenti delle recenti indagini che hanno interessato Bracciano.

La gravità della situazione è stata sottolineata anche dal consigliere Donato Mauro che ha messo in evidenza numerose criticità della giunta Tondinelli. Dalla platea numerosi gli interventi. Tra questi da segnalare quello dell’ex assessora con delega alla Cultura Elena Felluca la quale ha sottolineato come aveva fatto in altre occasioni l’assoluta sua buona fede nel proporsi come attore politico alle ultimi amministrative. Ha anche sottolineato di non sapere ancora le ragioni della sua revoca, né del possibile “patto pre-elettorale” tra Luca Testini, candidato sindaco, e Armando Tondinelli che avrebbe portato oggi Testini a passare dalla minoranza alla carica di vicesindaco.

L’ex vicesindaco Gianpiero Nardelli ha evidenziato la necessità di non sottacere le conseguenze che le pressioni del cittadino Cimaglia stanno portando per Bracciano unitamente al ruolo e alla figura dell’architetto Lidia Becchetti per vicende di carattere urbanistico, tra concessioni e revoche di permessi di costruire e possibili contenziosi che ne potrebbero derivare. Tra gli interventi anche quello di Eugenia Pedaletti che ha ricordato il vergognoso atteggiamento di Tondinelli sulla questione della scuola Pasqualetti, vicenda che ha visto l’8 marzo scorso una mamma incatenarsi addirittura al cancello del Municipio per reclamare una maestra di sostegno per suo figlio disagiato. Ha evidenziato anche come di fatto l’amministrazione abbia boicottato la scuola “invitando” i genitori ad iscrivere, per il prossimo anno scolastico, i figli alla scuola statale e come tutto ciò porterà alla cancellazione di posti di lavoro.  Tra gli altri a parlato anche Claudio Calcaterra che ha invitato tutti a portare il discorso su temi più ampi tornando a parlare di politica vera.

Graziarosa Villani