Riceviamo e pubblichiamo
È la seconda volta, la terza a detta degli interpellanti, che il Movimento 5 Stelle presenta interrogazioni parlamentari per denunciare presunti abusivismi perpetrati dall’Amministrazione del Comune di Bracciano. La prima volta, nel novembre 2018, fu presentata alla Camera dei Deputati una interpellanza a firma del deputato Trano, eletto in altro collegio, che non ebbe alcun seguito. Questa volta un’ennesima interrogazione che copia, incolla e rimpasta gli stessi sconclusionati e inconsistenti argomenti della precedente, è stata depositata in Senato e sottoscritta da 6 Senatori, di cui 3 eletti in Sicilia, ed 1 rispettivamente in Puglia, Campania e Lazio l’11 febbraio scorso.
Non desta meraviglia la circostanza che che Deputati e Senatori del M5S, appartenenti a collegi elettorali di territori diversi da quelli cui si riferisce l’interrogazione, rappresentino gli eventi locali in forma a dir poco approssimativa, certamente perché quegli eventi sono stati loro riferiti in modo superficiale, intenzionalmente o per incompetenza.
Se gli interpellanti fossero stati espressione elettorale del territorio di cui scrivono, sarebbero certamente a conoscenza della circostanza che i consiglieri comunali del M5S di Bracciano hanno dichiarato il falso alla Corte di Appello per quanto riguarda le spese elettorali: ciò che forse, in un movimento che si erge a integerrimo tutore della trasparenza e della legalità, dovrebbe pesare sul piano dell’attendibilità, dell’autorevolezza, della serietà politica e dell’onestà delle proprie fonti.
Le interpellanze sono indirizzate al Ministero dell’Interno ed a quello dell’Economia con la richiesta di scioglimento del Consiglio comunale per gravi irregolarità.
La musica è sempre la stessa: si rappresentano situazioni critiche o presunte critiche, supportate da argomentazioni infondate e mistificatorie, trite e ritrite, con l’aggiunta, questa volta, della novità dei temi degli impianti sportivi e della scuola materna comunale di Bracciano.
Le congetture contenute nelle osservazioni degli interpellanti omettono di indicare che le problematiche evidenziate, sia di natura finanziaria che urbanistica e legale, sono state ereditate dalla precedente Amministrazione: che ha visto coinvolti diversi suoi componenti e altri soggetti, compresi alcuni dipendenti, in numerose indagini e processi che hanno portato ad alcune condanne nel primo grado di giudizio. E se si è giunti alle indagini della Magistratura, tuttora in corso, un contributo è stato dato anche dalla mia persona tramite le denunce da me presentate al tempo come Consigliere di minoranza.
Questa puntualizzazione è necessaria per comprendere meglio gli avvenimenti che sono in parte legati a questa situazione e condizionati dalle vicissitudini giudiziarie come, per esempio, gli avvicendamenti di alcuni dirigenti comunali. In questo senso va stigmatizzata la rappresentazione critica e allusiva, del tutto fantasiosa, delle dimissioni di un Assessore: formulata paradossalmente da esponenti di un M5S che pratica il sistematico, continuo avvicendamento negli incarichi.
Per quanto riguarda l’indicazione di una maggiore situazione debitoria evidenziata dalla Corte dei conti rispetto a quella riportata dal Comune, tengo a precisare che la differenza, dovuta ad un disguido contabile, è contenuta solo nella relazione del Piano pluriennale di riequilibrio finanziario e non ha alcuna incidenza e rilevanza sui bilanci comunali sia pregressi che futuri.
Si ricorda agli interpellanti non soltanto che le Sezioni riunite della Corte dei conti hanno approvato il Piano di riequilibrio finanziario, ma che nell’ultima relazione (30 gennaio 2020) sullo Stato di Attuazione del Piano inviata dal Collegio dei revisori alla Corte dei conti si “prende atto del miglioramento dei risultati di amministrazione conseguiti nel corso dell’esercizio 2019, rispetto a quelli programmati, indicati nel Piano approvato con Delibera di Consiglio comunale n. 14 del 12.09.2016”.
In merito ai rilievi mossi alla gestione urbanistica, che gli interpellanti affermano essere in contrasto con i dettami regionali, preciso che la difforme opinione è riferita esclusivamente ad una diversa interpretazione degli atti, sempre attentamente seguita dalla Magistratura perché oggetto di contenzioso, che risulta ad oggi superata.
Del tutto fuori luogo, arbitrarie, prive di riscontro ed offensive sono le asserzioni degli interpellanti di M5S circa presunte irregolarità nella richiesta di accesso agli atti e circa presunti quanto fantasiosi condizionamenti che avrei subito da parte di privati cittadini. La prova della fumosità delle presunte anomalie rilevate è del resto insita nel costante utilizzo dei verbi al condizionale ( “sarebbe”, “avrebbe”, ecc.) senza mai citare fatti certi ma esclusivamente congetture.
Infine le ultime due accuse: un presunto disinteresse verso gli impianti sportivi e un presunto arbitrio nella richiesta di passaggio alla gestione da parte dello Stato della scuola materna comunale di Bracciano. Per entrambi sono infondate e risibili sia le critiche che le motivazioni sulle possibili conseguenze: il danno erariale per il fermo delle attività sportive (quando queste in precedenza rappresentavano un costo non sostenibile) piuttosto che un testardo intendimento del Sindaco di statalizzare la scuola dell’infanzia contro il parere degli organi scolastici di riferimento (come se la mia Amministrazione non fosse libera di rappresentare i propri intendimenti e la statalizzazione la decidessi io).
Informo gli interpellanti, qualora dovessero ignorarlo, che la totalità dei Comuni italiani, Roma compresa, tra strutture pubbliche di scuola d’infanzia a gestione diretta, in concessione o private in convenzione, sta già attuando ed ottenendo da anni questa trasformazione per gravare meno sui bilanci comunali.
Concludo con una precisazione sul tema degli impianti sportivi: non sono stato io a volerli chiudere di mia spontanea volontà, ma perché costretto a farlo a seguito di un esposto da parte di un Consigliere di minoranza e alla conseguente dichiarazione di inagibilità per una irregolarità degli impianti che si protraeva da molti anni: mai sanata dalla precedente Amministrazione. Sono pienamente consapevole di quanto la chiusura degli impianti sia pesata ai giovani atleti ed alle loro famiglie: ma proprio per questo l’Amministrazione ha ritenuto opportuno decidere di risolvere radicalmente la situazione attraverso un intervento di qualità così che presto Bracciano potrà disporre di campi sportivi all’avanguardia anziché accontentarsi di una misura tampone che non avrebbe risolto permanentemente e definitivamente la situazione.
Il Comune di Bracciano lavora per migliorare la qualità della vita della collettività e per il bene comune. Per il nostro impegno parlano i fatti. Nel frattempo mi auguro che presto scompaia la messa in scena di una politica spettacolo fatta soltanto di immagine e apparenza, ma del tutto priva di sostanza: quella sostanza che, in politica, è la concreta capacità di affrontare, gestire e risolvere con competenza e senso di responsabilità i problemi dei cittadini.
Il Sindaco di Bracciano
Armando Tondinelli