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Bracciano: parzialmente accolto l’appello di Giuliano Sala per la vicenda Rainews 24

Il tempo è galantuomo? Giuliano Sala, già sindaco di Bracciano, negli ultimi tempi, dopo il ciclone iniziale, si sta prendendo alcune soddisfazione grazie al buon esito di alcuni procedimenti che lo avevano visto coinvolto. Dell’ultimo né dà contezza lui stesso sul suo profilo Facebook dopo un lungo periodo di silenzio. In vista di una imminente intervista riportiamo quanto da Sala scritto in merito ad alcune vicende.

“Per continuare a fare chiarezza e dare una corretta informazione – scrive sala oggi – mi sembra doveroso rappresentare l’esito di un altro procedimento presso la Corte dei Conti che mi ha visto coinvolto: nel mese di gennaio 2018 sono stato condannato per colpa grave, dalla Corte dei Conti in I grado, per un danno erariale di €. 90.000,00 per aver deliberato la proposizione della causa civile avverso il servizio televisivo andato in onda su Rainews, ritenuto offensivo e denigratorio del nostro territorio e che forse qualcuno ricorderà. Sono appena venuto a conoscenza che il mio ricorso in Appello è stato parzialmente accolto con la conseguente riduzione della condanna a euro 20.000,00, ritenendo che vi fosse comunque una responsabilità del sottoscritto, per aver “dato impulso all’azione giudiziaria in maniera affrettata ed affidandosi supinamente al parere dei legali…”. Fermo restando che il mio legale sta valutando l’eventuale ricorribilità in Cassazione della sentenza di II grado, come sempre sono rispettoso delle decisioni della magistratura anche quando, pur migliorative, non sono completamente a me favorevoli, restando comunque consapevole di aver agito correttamente nell’adempimento del ruolo istituzionale”.

Il 1° ottobre, ancora sul suo profilo Facebook, l’ex sindaco Sala aveva chiosato la notizia della terza assoluzione da parte della Sezione Centrale di Appello della Corte dei Conti

“Per fare un po’ di chiarezza – ha scritto Sala in quella occasione – e per dare una corretta informazione, mi sembra doveroso rappresentare l’esito di alcune vicende che mi hanno visto coinvolto:
1) Ad agosto 2015 sono stato condannato dalla Corte dei Conti, in 1°^ grado, al pagamento di €.900.000,00 per il mal funzionamento di un impianto di trattamento del percolato sito in Cupinoro, che derivava invece dai limiti di operatività di un impianto privato che doveva fornire energia all’impianto della Bracciano Ambiente;
2) a ottobre 2016 sono stato condannato dalla Corte dei Conti al pagamento di €.9.984,00 ed al pagamento,di €.1.500,00 per aver conferito ad un professionista una consulenza urbanistica sulla vicenda Cimaglia (da redigere per essere consegnata alla Regione Lazio, a seguito di una richiesta inviata al Comune di Bracciano) con una delibera di Giunta Municipale, alla quale tra l’altro non ero presente, e per dei lavori eseguiti per la sistemazione di un tratto della famosa Via del Sassone;
3) a maggio 2016 sono stato condannato dalla Corte dei Conti in I grado, al pagamento della somma di €.200.000,00 (con una contestazione iniziale di €.1.272.000,00) per aver capitalizzato la Bracciano Ambiente nel 2010 con beni immobiliari, attraverso una delibera di Consiglio Comunale fornita di tutti i pareri tecnici, contabili e dei revisori dei conti, previa perizia giurata di un professionista nominato dal Tribunale di Civitavecchia e perché non avrei esperito azione di responsabilità nei confronti degli Amministratori della BA, cagionando le perdite dell’ammontare contestato nell’anno 2012.
A giugno 2017, sono stato assolto in appello dalla prima contestazione sopra riportata, con l’accoglimento di uno dei motivi di appello che assorbe tutti gli altri in quanto la condanna, in via preliminare, si riferiva a contestazioni diverse rispetto a quelle formulate dalla Procura Regionale, che non potevano essere rivolte al sottoscritto;
A luglio 2018 sono stato assolto in appello dalla seconda contestazione sopra riportata, per entrambi i capi di accusa e nella sentenza si riconosce la legittimità dell’incarico di consulenza conferito all’Ing. Paolo Berdini e la legittimità dei lavori eseguiti sulla Via del Sassone, “da considerarsi ricadenti nella competenza dell’Ente Pubblico”. Tra le altre motivazioni accolte, nella sentenza viene affermato che “nessuna censura può essere mossa al comportamento del Sindaco Sala che risulta conforme ai canoni dell’agire istituzionale”. Tra l’altro, relativamente agli stessi fatti, ho subito anche un’indagine penale che si è conclusa con un provvedimento di archiviazione. Entrambi i giudizi sono stati avviati su denuncia dell’attuale Sindaco.
Venerdì u.s. ho ricevuto la notizia di essere stato assolto in appello anche dalla terza contestazione di cui sopra, in quanto il Collegio ha ritenuto che la ricostruzione della Procura Regionale e del Giudice di 1^ grado non sia idonea a provare la sussistenza di elementi configuranti la responsabilità contabile, né del ruolo rivestito dal sottoscritto nella vicenda e di quali siano le condotte gravemente colpose poste in essere.
Ancora ho in essere alcune pendenze sia di fronte al Giudice Penale sia davanti alla Corte dei Conti, aperte a seguito della miriade di denunce effettuate dai soliti soggetti, ma, consapevole di aver svolto il ruolo istituzionale con onestà, continuo ad essere fiducioso nella giustizia”.

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