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Bracciano: Marcantoni si dimette da consigliere comunale. La progressiva mutazione della compagine a guida Tondinelli

Con 206 voti era stato il più votato della lista “Noi per Tondinelli”. Ma Fabrizio Marcantoni, si è detto per “motivi personali”, ha lasciato la squadra di Tondinelli e il 14 gennaio si è dimesso da consigliere comunale aprendo la strada per l’entrata nella massima assise comunale del primo dei non eletti della lista, Pasquale Vitale, che aveva riscosso 45 voti. Una decisione che a quanto si è potuto apprendere ha colto di sorpresa le forze di maggioranza braccianese. Marcatoni al riguardo non ha finora rilasciato alcuna dichiarazione. In base ad un decreto approvato nell’immediatezza delle elezioni Marcantoni deteneva le deleghe alle Manutenzioni, all’Edilizia Scolastica e al Coifal, tuttavia, in questi settori non si è registrata una sua visibilità specie per il settore scuola, nel quale, lo ricordiamo, Tondinelli si era impegnato davanti agli elettori a realizzare un nuova struttura scolastica. Tra le ragioni non dette ci potrebbe essere la volontà di Marcantoni di prendere quanto prima le distanze dall’attuale compagine di governo del paese vicina al centrodestra – sia Testini che Tondinelli hanno aderito apertamente dopo una prima stagione sotto l’alibi di lista civica, al partito Fratelli d’Italia – per poi tornare a candidarsi eventualmente alle elezioni di primavera . Se da una parte Marcantoni potrebbe lamentare una non sua adeguata valorizzazione con l’assegnazione di un assessorato (si pensi che Lidia Becchetti, architetto, candidata nella stessa lista, con 14 voti è stata nominata capo area Urbanistica Edilizia Ambiente e Territorio e che di recente il suo rapporto è stato stabilizzato), alcuni detrattori sottolineano che indirettamente qualche beneficio l’abbia ottenuto. L’allusione è ad un terreno in prossimità dell’attuale rotatoria della Rinascente di proprietà di un suo cugino che è stati oggetto di un cambio di destinazione d’uso. Abbiamo cercato a più riprese di contattare l’interessato finora senza esito. Ancora una volta sotto la dicitura “motivi personali”, come già accaduto per una pletora di assessori – tra cui i “forestieri” Bonura, Osimo – appaiono celarsi intrinseche difficoltà della giunta braccianese che appare continuare ad amministrare secondo il duopolio Tondinelli-Testini relegando il resto degli esponenti della coalizione ad un ruolo marginale se non addirittura nominale se si considerano le alzate di mano – sia pure virtuali in modalità on line attuali – in Consiglio comunale.

Graziarosa Villani

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