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Bracciano. Lungolago Argenti irregolarità sulla riva. C’è anche l’immobile comunale

C’è anche l’immobile comunale già usato dalla Protezione Civile tra i locali al centro dell’operazione dei carabinieri di Bracciano che l’altro giorno ha portato alla denuncia a piede libero di 17 persone con fattispecie di reato legate alla violazione delle aree demaniali ritenuti responsabili della violazione di norme del Codice della Navigazione e del testo unico dell’Edilizia riguardo gli stabilimenti sul lago. Il lungolago Argenti sul lato prospiciente la riva di fatto è risultato abusivo e le strutture realizzate dovranno quanto prima essere regolarizzate o rimosse. E’ quanto si apprende rispetto agli sviluppi delle indagini condotte anche con l’intervento di tecnici specializzati della Regione Lazio. L’operazione mette in evidenza che l’attenzione da parte dell’Arma su illegalità più o meno consolidate negli anni e che potrebbero essere nel tempo essere state ignorati dagli organismi deputati al controllo tra i quali i Comuni e il Parco di Bracciano-Martignano ormai non saranno più tollerate. Non è dato di sapere, al momento, se i carabinieri rivolgeranno la loro attenzione anche nei confronti dei tanti che si sono di fatto impossessati di aree demaniali mettendo cancelli e recinzioni che impediscono il libero accesso alle rive del lago. Una operazione “Libera il lago in gabbia” che il territorio aspetta da tempo e che mai nessuno ha finora portato avanti malgrado le denunce di varie associazioni ambientaliste. Emblematica in tal senso la situazione che si verifica sulla provinciale di Vigna di valle tra il Pizzo e la Sedia.

Graziarosa Villani

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