Ma quale organo politico? Un assessore venuto da lontano, Sergio Osimo, svilisce la massima assise comunale, quella che, oltre ad avere poteri amministrativi, dovrebbe essere luogo di confronto e di scontro. Si è visto tutto meno che la politica. Tondinelli, con a fianco il suo fido vicesindaco Testini, la pedante Giulia Mo nel ruolo di presidente, una segretaria che cambia sempre, e una schiera di consiglieri in massima parte buoni solo ad alzare la mano, ha trasformato quello che doveva essere un luogo di trasparenza e di partecipazione, in una struttura passacarte.
Questo assessore venuto da Civitavecchia non ritiene degni gli sparuti cittadini di essere edotti rispetto i “magici” numeri del bilancio consuntivo, redatto nelle segrete stanze ed in commissioni “bufala” dove non c’è più uno straccio di partecipazione. Il sindaco si bea di aver tagliato il deficit, ma non racconta di averlo fatto a spese dei cittadini, tagliando servizi e beni culturali, facendo fuggire il personale, diminuendo gli accantonamenti nel fondo rischi. Tutto a posto perché i revisori dei conti hanno espresso il loro parere favorevole. Tutto mentre la Corte dei Conti continua ad incalzare.
Per tutti voi che non siete venuti in Consiglio comunale c’è la ripresa differita della seduta sul canale youtube del Comune di Bracciano per scoprire l’arroganza di un assessore, la pedanteria di una presidente, un sindaco arroccato, una minoranza svilita. Il paese è militarizzato. A mezzogiorno suona la sirena. Ogni spazio di partecipazione è stato soppresso. Mandati a casa i fedelissimi della prima ora Gianfranco Rinaldi, Elena Felluca, Remigio Marini. L’assessora ai Servizi sociali nella seduta precedente approvando il piano di zona non ha nemmeno descritto quali sono i servizi che si danno ai cittadini affermando solo che Bracciano sarà ancora, ma probabilmente sarà l’ultima, comune capofila per tre anni. Questa è la Bracciano di Tondinelli. Questa è la Bracciano che la maggioranza dei braccianesi ha voluto.
Per la cronaca il consuntivo è stato approvato a maggioranza. Riportiamo le criticità segnalate dai revisori: Il Collegio dei Revisori evidenzia le seguenti criticità riscontrate e che richiedono particolare attenzione per evitare conseguenze negative sulla gestione dell’Ente: L’Organo di revisione ha verificato il mancato rispetto dei termini di pagamento, come da prospetto allegato ai sensi del D.L. 24/07/2014 n. 66, e la non adozione da parte dell’Ente delle misure organizzative per garantire il tempestivo pagamento delle somme dovute per somministrazioni, forniture e appalti, anche in relazione all’obbligo previsto dal novellato art.183 comma 8 TUEL. Sono state fornite motivazioni sul superamento dei termini che invitano ad una maggiore attenzione da parte degli Organi dell’Ente, in quanto l’ufficio finanziario li individua in una carenza di personale. Nessuna misura da adottare per il rientro nei termini di pagamento è stata indicata. Si invita pertanto, a norma del citato comma 8 dell’art. 183 del TUEL, il responsabile della spesa nel momento dell’adozione di provvedimenti che comportano impegni di spesa ad accertare preventivamente che il programma dei conseguenti pagamenti sia compatibile con i relativi stanziamenti di cassa e con le regole del patto di stabilità interno. L’Organo di revisione evidenzia l’esistenza di debiti fuori bilancio ancora da riconoscere al 31/12/2017. Tali debiti sono evidenziati nelle attestazioni rilasciate dai Capi area pervenute a seguito di formale richiesta. In merito si osserva che la presenza di debiti fuori bilancio evidenzia un sintomo di criticità sul quale si richiede l’attenzione dell’amministrazione, che dovrà monitorare le cause che hanno generato tali debiti, al fine di evitare che esse si ripresentino in futuro. L’Organo di revisione ha valutato la relazione del Capo Area Amministrativa ed Affari Generali del 30/04/2018 concernente i contenziosi aperti che coinvolgono il Comune di Bracciano ed il conseguente accantonamento al Fondo rischi contenzioso. Vista la presunta esposizione debitoria si invita l’Ente ad una maggiore attenzione nella gestione dei contenziosi in corso anche ai fini di un accantonamento al Fondo rischi contenzioso che possa risultare congruo rispetto alle ipotesi di soccombenza nei vari procedimenti. È necessario, pertanto, che i legali incaricati nei vari procedimenti forniscano delle relazioni sulle probabilità di soccombenza per avere un quadro quanto più possibile esaustivo circa le reali necessità di copertura.
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