Con una nota a firma di Bruno Galante la Uil Funzione Pubblica di Roma e Lazio comunica al Prefetto di Roma la proclamazione dello stato di agitazione del personale del Comune di Bracciano.
Di seguito la nota integrale
La scrivente organizzazione sindacale proclama formalmente lo stato di agitazione del personale del Comune di Bracciano per le motivazioni di seguito riportate e richiede l’attivazione delle procedure di conciliazione di cui all’art. 7 dell’Accordo collettivo nazionale di comparto del 19/09/2002 e ss.mm.ii..
Motivazioni dello stato di agitazione:
1) assegnazioni di posizioni organizzative conferite ex art. 110 TUEL nel Comune di Bracciano in presenza di “professionalità analoghe” presenti all’interno dell’Ente e in assenza di previa procedura comparativa nel rispetto dei principi costituzionali di legalità, imparzialità e buon andamento, in violazione dei criteri espressamente previsti o desumibili dalla disciplina delle posizioni organizzative con incarichi apicali, contenuta negli art.8-11 del CCNL del 31.3.1999, intervenuta nella vigenza sia della legge n.142/1990, sia della legge n.127/1997 (con le integrazioni di cui alla legge n.191/1998) sia, infine, del D.Lgs. n.267/2000, considerata anche la grave situazione finanziaria nella quale versa il Comune ai sensi del Testo Unico Enti Locali art. 243 bis ovvero soggetto a procedure di riequilibrio economico e finanziario. Successiva proroga (decreto sindacale n. 26 del 30.03.2018) di incarico conferito a tempo determinato ex 110, nonostante la precedente assenza di autorizzazione di cui all’art. 243 c.1 del Testo Unico Enti Locali e in contestuale presenza di professionalità analoghe nell’Ente;
2) Mancato espletamento di specifiche procedure comparative nell’assegnazione di incarichi di responsabilità apicali riservati agli interni anteponendo valutazioni puramente di convenienza politica a criteri ispirati a fattori meritocratici e oggettivi, reiterata anche successivamente alle note di diffida inviate dalla scrivente organizzazione sindacale. Ciò ha comportato evidenti perdite di chances per i funzionari aventi titolo.
3) reiterazione di scorrette relazioni sindacali attuate dall’Amministrazione comunale di Bracciano, viste le diverse segnalazioni inviate per le continue violazioni degli obblighi di preventiva consultazione e informativa come da artt. 6 del D. Lgs. 165/2001 nonché dell’art. 7 del CCNL del 31.03.1999;
4) mancato adeguamento alle norme in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. Strutture comunali non conformi alle norme di cui al D. Lgs. 81/2008; RLS eletto dopo anni di assenza e ancora non formato come da obblighi datoriali in materia;
5) assenza di ogni richiesta di parere al C.U.G. sulle materie di competenza e mancata designazione degli incarichi scaduti per i membri del medesimo Comitato rendendolo di fatto inoperante;
6) violazione persistente dell’obbligo dell’Amministrazione alla preventiva o concomitante adeguata formazione dei dipendenti oggetto di nuovi incarichi o mansioni come da art. 71 del vigente “Regolamento di ordinamento degli uffici e servizi” approvato con DdG n.10 del 14.01.2010 e ss mm e ii, nel rispetto della normativa in materia di anticorruzione nonché del Piano Anticorruzione ANAC e quello Comunale approvato con DGC n. 20 del 13/2/2018, anche al fine di ridurre il conseguente stress psicofisico di chi si trova con nuove responsabilità e privo di adeguata formazione o affiancamento;
7) assegnazione di mansioni a dipendenti non corrispondenti alla categoria di appartenenza con contestuali demansionamenti ovvero attribuzioni di mansioni superiori che nella fattispecie superano i limiti e i periodi consentiti dalle norme in materia in assenza anche del corrispondente riconoscimento del relativo trattamento economico (vedi anche art. 71 del citato “Regolamento di ordinamento degli uffici e servizi”) comportando un inevitabile innalzamento dello stress psico-fisico dei dipendenti interessati dalle nuove responsabilità.
8) Persistenza di un clima conflittuale interno conseguente al perdurare di comportamenti su menzionati, diffusamente tra i dipendenti e tale da determinare un forte stress psico-fisico segnalato anche dalla necessità di un supporto psicologico per circa il 50% di essi, come riportato dal medico competente e riferito all’RSPP di cui al D. Lgs. 81/2008 cui non ha fatto seguito alcuna misura di riduzione del rischio rappresentato ovvero attivazione di politiche per il benessere organizzativo finalizzate a costruire un clima lavorativo improntato alla lealtà e fiducia, al rispetto e alla giusta valorizzazione e considerazione di chi lavora nel Comune di Bracciano;
Si evidenzia l’impossibilità di proseguire un dialogo con l’Amministrazione comunale di Bracciano attualmente incapace di un approccio adeguato per adempiere e incrementare l’efficienza ed efficacia dell’Ente ovvero di benessere organizzativo all’interno di valori di riferimento quali il miglioramento dei rapporti sindacali, del livello motivazionale dei dipendenti, la corretta applicazione degli istituti contrattuali e delle norme di legge richiamate ovvero della qualità della vita nei luoghi di lavoro.
Giova rammentare che “le pubbliche amministrazioni devono essere datori di lavoro esemplari”, come da ampia normativa in materia tra cui la Direttiva 24 marzo 2004 del Ministro della Funzione Pubblica sulle misure finalizzate al miglioramento del benessere organizzativo nelle pubbliche amministrazioni, per le quali la trasparenza non deve limitarsi ai servizi resi, ai procedimenti, alle relazioni con l’utenza, ma deve innervare anche le relazioni interne tra uomini ed uffici e concretizzarsi altresì nella circolazione delle informazioni, nelle relazioni franche e collaborative, nella gestione positiva delle relazioni conflittuali, nell’adempimento delle obbligazioni a carattere prevenzionistico, nella promozione e nel mantenimento di ambienti salubri ed accoglienti, nel riconoscimento e nello sviluppo delle capacità professionali.
Si richiede pertanto al sig. Prefetto, a norma della legge n. 146/1990 e delle norme contrattuali di comparto in materia, la convocazione delle parti per esperire la procedura di raffreddamento conflitti e si rappresenta che in assenza di tale convocazione nei termini previsti dall’Accordo collettivo nazionale di comparto del 19/09/2002 e ss.mm.ii., la scrivente O.S. provvederà all’indizione di uno sciopero e/o altre forme di protesta con le modalità disciplinate dagli specifici accordi in materia.
Per ulteriori comunicazioni, si invita ad inviarle all’indirizzo della sede regionale di Roma e Lazio.
Si attende riscontro alla presente.