Salvaguardare la speculazione edilizia ai danni dei tanti cittadini braccianesi, come un cambio della destinazione urbanistica senza alcun parere tecnico; cedendo tali terreni per l’urbanizzazione, in maniera gratuita e soprattutto in pieno contrasto con il piano regolatore di Bracciano, approvato dalla Regione, attualmente vigente e per la quale ad oggi non risultano agli atti eventuali varianti adottate o approvate dagli organi competenti.
Il bene comune non riguarda solo i diritti e i doveri dei cittadini, sotto il profilo del rispetto delle leggi vigenti, ma anche e anzitutto il contesto ambientale, succede soprattutto nei piccoli paesi come Bracciano, dove alterazioni improvvise e violente di un territorio dalle peculiarità ben marcate, fra l’altro nella fattispecie di un territorio improntato su un’economia sostenibile di agricoltura, pesca, artigianato e turismo, i piani regolatori possono creare problemi seri ai proprietari e dove fino a qualche anno fa ciascuno costruiva o modificava le case a modo suo, senza tener conto del contesto ambientale.
In particolare il Comune di Bracciano, procedeva, con Certificato di Destinazione Urbanistica n. 25918 del 27/07/2018, ad emettere per le aree indicate, riferite al Foglio Catastale n. 34 una attestazione ufficiale circa l’avvenuta trasformazione della originaria destinazione urbanistica dei citati terreni, approvata dalla Regione Lazio, con B.U.R.
Tutto ciò senza tenere conto della reale pianificazione attribuita dalla Variante Generale al PRG, approvata dalla Regione Lazio con D.G.R. n. 789/2009, né in linea con il parere del comitato Regionale per il Territorio con il voto n. 159/1 del 26/03/2009, né rispettoso delle Zonizzazioni contenute negli elaborati grafici della medesima Variante.
Dopo varie segnalazioni via PEC, al Segretario Generale del Comune di Bracciano, dove ancora non abbiamo ricevuto risposta, ci correva l’obbligo di segnalare tale perplessità anche alle autorità competenti, e ai Consiglieri regionali.
A seguito degli esposti presentati sulla vicenda la DIREZIONE REGIONALE PER LE POLITICHE ABITATIVE E LA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE, PAESISTICA E URBANISTICA AREA “VIGILANZA URBANISTICO-EDILIZIA E CONTRASTO ALL’ABUSIVISMO, sospende per la terza volta tale procedura, emettendo DIFFIDA al Dirigente comunale preposto, in via di autotutela ai sensi della L. n. 241/90, a provvedere entro giorni 15 (quindici) dal ricevimento della presente, all’annullamento del certificato di destinazione urbanistica e a fornirne prova, mediante produzione di nuovo certificato aderente alla legittima destinazione urbanistica impartita in sede di variante al PRG.
Questa mattina, abbiamo chiesto per la terza volta al Segretario Generale, ponendo in evidenza quali sono le nostre funzioni, attribuite dal t.u. 267/00 ai Consiglieri di opposizione, per la legittimità degli atti, cosa c’entra tra l’altro il Comune di Bracciano nel rappresentare la certificazione urbanistica all’ex Consulente – perizie – stime come Committente presso il Tribunale di Civitavecchia, ora Architetto presso la Città metropolitana di Roma Capitale “Servizio Polizia Locale” a cui era stata inviata il nuovo certificato di destinazione urbanistica e, di far rispettare la richiesta dell’ Area “Vigilanza Urbanistico-Edilizia e Contrasto all’Abusivismo” come evidenziata nel Prot. 560691 del 17.09.2018 GR/41/09 Fasc. n. 08/36.
Tale richiesta è stata messa in visione anche alle autorità competenti.
Un territorio da salvaguardare contro le speculazioni, significa che al di là delle norme, è importante non perdere di vista l’invito a tornare ad un maggior senso civico, nel rispetto delle leggi e del nostro territorio.
Un problema culturale da non sottovalutare!
Consiglieri comunali
Marco Tellaroli
E
Alessandro Persiano