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Bracciano – Donato Mauro: “Appello al buon senso e al rispetto del significato di democrazia”

In relazione ai numerosissimi elementi di conoscenza e valutazione  acquisiti  e pervenuti dalle principali società sportive di Bracciano ho ritenuto utile  formulare, a premessa del consiglio comunale del 18/11/2019,  la seguente  specifica  proposta al fine di ricercare e individuare una soluzione condivisa  per la riqualificazione dei nostri impianti sportivi.
A tal proposito le società ASD Virtus Bracciano,ASD Atletica Bracciano,ASD Vis Bracciano , ASD Volley Bracciano e ASD Badminton Bracciano hanno ritenuto doveroso rappresentare che la situazione determinatesi, a seguito  della chiusura del campo sportivo Massimiliano Vergari e del palazzetto dello sport, ha causato a tutte loro seri danni economici e di immagine. In particolare la società Virtus ha cessato le proprie attività così la società Vis e non
hanno potuto partecipare ai campionati di categoria, la società di atletica ha dovuto chiedere ospitalità altrove così come la società di volley e la società di badminton che non ha potuto partecipare al campionato di serie C.
Quanto evidenziato dalle citate società è lungi da voler essere una larvata richiesta di risarcimento o un annunciata ricerca delle eventuali responsabilità, dato che  in tal senso sono altri i soggetti interessati.
Nel contempo, si ritiene che sia compito  di tutto il Consiglio comunale e della Giunta ricercare una soluzione condivisa nell’interesse della comunità sotto il profilo sportivo e  del bilancio comunale tuttora in predissesto.
Infatti  non è di secondo momento considerare che la previsione di impegnare 1 milione e 250 mila euro da prelevare dal mutuo pone una seria questione. In pratica il mutuo, acceso a suo tempo per la realizzazione di una nuova scuola, verrebbe interamente  prosciugato lasciando, tra l’altro, l’amministrazione priva di margini di manovra con i quali intervenire in caso di eventi e necessità imprevedibili.
E’ del tutto evidente che in tale quadro sia auspicabile ed opportuno trovare  strade alternative  coinvolgendo  tutti gli aventi causa a cui affidare il compito di approfondire e trovare la migliore soluzione ad una problematica di vitale interesse per la salute, lo sviluppo psicofisico e le legittime aspirazioni dei nostri giovani.
A tal fine  si è chiesto che venga istituita una “struttura di missione” costituita dalle società sportive di Bracciano, dal Coni, da tecnici, da consiglieri comunali, di maggioranza e minoranza, e dall’assessore con delega allo sport onde acquisire  ogni dato utile al celere raggiungimento dell’obbiettivo comune.
Quanto sopra nella convinzione che la messa in opera di una tale  proposta avrebbe ragionevolmente contribuito a rasserenare il clima  e le incomprensioni che si sono ingenerate nel corso del tempo.
E’ con sincero dispiacere aver dovuto prendere atto che la proposta non ha trovato l’interesse del sindaco che ha affermato non esserci tempo e pertanto si dovesse procedere all’approvazione della deliberazione.
Evidentemente a Tondinelli non interessa conoscere quali alternative si aveva in animo di proporre che avrebbero previsto la non utilizzazione di una così consistente parte del muto per i soli campi sportivi ma anche  il ricorso a contributi a fondo perduto che avrebbero consentito di ripristinare la funzionalità di tutti gli impianti sportivi di Bracciano.
Si è voluto invece andare avanti con una deliberazione i cui risultati si avvertiranno  lontani nel tempo e che presenta, a mio avviso, evidenti criticità che saranno verosimilmente rilevate  dagli organi competenti.
In ogni caso il fatto più rilevante consiste nel non avere voluto da parte del sindaco il coinvolgimento delle società sportive braccianesi e della minoranza che avrebbe certamente portato a una soluzione condivisa e probabilmente più rapida, atteso che le parti in causa sarebbero state senza ombra di dubbio fortissimamente  interessate e avrebbero profuso ogni sforzo per raggiungere l’obbiettivo, rispetto ad un privato portatore di propri legittimi interessi.
Il problema è di fondo, non si amministra con IO ma con NOI, ma un tale  principio viene messo in pratica quando oltre al  buon senso si ha anche chiaro il concetto di democrazia partecipata.
Donato Mauro
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