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Bracciano – Claudio Gentili: “alla faccia della legalità”

Alla faccia della legalità. A Bracciano il Consiglio comunale respinge la mozione dell’opposizione e tira dritto fregandosene de gli atti della Regione Lazio con i quali è stata avviata la procedura di annullamento della delibera di giunta 115/2017, della delibera consiliare n.2/2018 e del certificato di destinazione urbanistica protocollo 25918 e tutti gli atti dirigenziali di annullamento.

Per i cittadini di Bracciano spieghiamo che si tratta della nota vicenda del cittadino.

Con la mozione è stata richiesta la revoca dell’incarico di vicesindaco e assessore all’Urbanistica a Luca Testini per l’incapacità dimostrata in quanto non è stato in grado di dare direttive per contrastare l’illegittimità degli atti urbanistici ed edilizi emessi dalla dirigente dell’area urbanistica, né di revocare i citati atti.

Abbiamo richiesto inoltre di revocare l’incarico di Capo Area Urbanistica all’architetto Lidia Becchetti per non aver ottemperato alle comunicazioni della Regione Lazio e per non aver annullato le illegittimità ivi richiamate.

Se per alcuni punti in discussioni nella ultima seduta di Consiglio comunale, il sindaco ci ha tenuto a richiamare le gerarchie legislative per altre, come in questo caso, disattende a veri e propri obblighi imposti da un organo superiore come la Regione Lazio, secondo la logica Cicero pro domo sua.

La Regione, nel caso di specie, ha parlato di “gravi e reiterate illegittimità” nei richiamati atti comunali in ordine alla intervenuta modifica delle capacità edificatorie del lotto indicato, in aperto contrasto con le corrette indicazioni contenute negli atti della variante al Prg di Bracciano.

In altre parole l’attuale amministrazione ha modificato illegittimamente, la destinazione urbanistica di un terreno, sostituendo alla reale legittima destinazione urbanistica (Zona F2) la nuova destinazione in Zona C: Espansione Sottozona C3, equiparata a Zona B di completamento.

Chiedetevi voi se questa è legalità o se piuttosto il sindaco e quanti hanno votato con lui respingendo la mozione, possano continuare ad esporre il Comune di Bracciano a infiniti conteziosi, con rischi di insorgenza danni erariali.

L’amministrazione continua ad arrampicarsi sugli specchi, a fare muro contro la Regione e a promuovere, come annunciato, l’ennesimo ricorso al Tar.

Tanto, visto che siamo in pieno Carnevale, paga Pantalone.

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