7 ottobre, Giulia Gargano, indagini. Braccianese, killer, omicidio

Manziana in allarme per la sicurezza stradale. Da CIttà Metropolitana risposte insufficienti

Manziana tutta in allarme dopo le tragiche morti lungo la Braccianese divenuta ormai un’arteria centrale costellata di esercizi commerciali e servizi come il cimitero comunale. Il 7 ottobre il tragico incidente che ha portato alla morte di Giulia Gargano, 15 anni, e al ferimento del suo fidanzatino Brando, operato alla milza. Stavano attraversando quando un’auto li ha investiti. Le indagini coordinate dal sostituto procuratore Roberto Savelli ancora non sono state concluse. Da sciogliere ancora il nodo di chi fosse alla guida. Ma quello di Giulia non è stato l’unico incidente. Giorni dopo all’altezza di via degli Scopetoni sono morti due giovani, Livio Fiorucci e Dario Lauri. La loro auto mentre rientravano la notte è finita contro un albero. I manzianesi chiedono sicurezza subito. Il dolore e lo sgomento ha avvelenato gli animi. Un lutto segue ad un altro. Le risposte annunciate dall’amministrazione comunale di Alessio Telloni appaiono timide. Quello che si potrà fare a partire dai primi del 2024 è la realizzazione di una rotatoria all’altezza della caserma dei carabinieri, qualche segnalatore di attraversamenti pedonali e alcuni dossi. Quello che è evidente è che la Braccianese lungo tutto il suo tratto non è più adeguata al flusso del traffico. Anche nel tratto braccianese dall’incrocio con la Settevene-Palo all’ospedale Padre Pio di Bracciano manca la pubblica illuminazione. Eppure su quel tratto insistono esercizi commerciali, la cosiddetta Isola Ecologica, una sede distaccata dell’università, una fabbrica di surgelati, un distributore di benzina e in partenza il McDonald’s che attira numerosi ragazzi che vanno a piedi. Tutti al buio nell’indifferenza totale delle amministrazioni e soprattutto della Città Metropolitana di Roma Capitale. Al di là di interventi di manutenzione dell’asfalto che pure erano attesi da tempo, non si sta procedendo per una sicurezza vera. Mancano cunette, manca la pubblica illuminazione, manca una segnaletica chiara ed efficace. Così almeno fino ad Oriolo è un continuo rischio per tutti. Il risultato sono incidenti sempre più gravi, famiglie in lutto, una adolescenza violata. Ben vengano iniziative di educazione stradale ma sono le istituzioni che devono dare risposte serie. Il moltiplicarsi di rotatorie non è stato accompagnato da interventi di vera messa in sicurezza di una viabilità a rischio in un comprensorio ampio che pure vuole candidarsi a meta turistica. Le priorità andrebbero messe al primo posto. Ed una Braccianese sicura è una priorità. Per tutti.

Graziarosa Villani

Di Graziarosa Villani

Giornalista professionista, Laureata in Scienze Politiche (Indirizzo Politico-Internazionale) con una tesi in Diritto internazionale dal titolo "Successione tra Stati nei Trattati" (relatore Luigi Ferrari Bravo) con particolare riferimento alla riunificazione delle due Germanie. Ha scritto per oltre 20 anni per Il Messaggero. E' stata inoltre collaboratrice di Ansa, Il Tempo, Corriere di Civitavecchia, L'Espresso, D La Repubblica delle Donne, Liberazione, Avvenimenti. Ha diretto La Voce del Lago. Direttrice di Gente di Bracciano e dell'Ortica del Venerdì Settimanale, autrice di Laureato in Onestà (coautore Francesco Leonardis) e de La Notte delle Cinque Lune, Il processo al Conte Everso dell'Anguillara (coautore Biagio Minnucci), presidente dell'Associazione Culturale Sabate, del Comitato per la Difesa del Bacino Lacuale Bracciano-Martignano, vicepresidente del Comitato Pendolari Fl3 Lago di Bracciano.