Riportiamo una nota di replica di Barbara Dominici
Le invio la nota cui abbiamo fatto riferimento nella conversazione telefonica di venerdì scorso, in relazione all’articolo comparso il 16 aprile su ecodellagodibracciano.it. Per brevità, procedo schematicamente.
1.Non sono una “addetta stampa”, ma dal 25 febbraio 2020 dirigo uno dei quattro servizi che compongono la struttura amministrativa del Consiglio regionale del Lazio, e precisamente il servizio “Prevenzione della Corruzione, Trasparenza”.
L’incarico mi è stato attribuito molto tempo prima che si facesse un concorso ad Allumiere e secondo una procedura del tutto indipendente dalle vicende che ne sono seguite, alle quali non è – e non poteva essere – collegato in nessun modo, come invece sembra intendere il testo dell’articolo già citato.
La procedura di selezione pubblica adottata ha tenuto conto dei titoli e delle competenze richieste dalla legge per la posizione di direttore del servizio, rinvenibili nel mio curriculum e nella mia storia professionale.
Tutta la documentazione e il mio cv si possono trovare al link https://www.consiglio.regione.lazio.it/binary/consiglio_regionale/tbl_personale2/Dominici_Barbara_CV.pdf.
In ogni caso – e in breve – ho 47 anni (non 30 !!!), sono laureata in giurisprudenza, sono un avvocato e lavoro stabilmente nella pubblica amministrazione dal lontano 2002.
Sono dirigente pubblico del Ministero dell’Interno dal 2013 dopo aver superato il concorso pubblico per segretari comunali e provinciali. Per diversi anni (2014-2019) ho ricoperto il ruolo di segretario generale in diversi comuni del Lazio.
Il mio “posto fisso” nella pubblica amministrazione è dunque ben consolidato da vecchia data.
2. Il servizio che dirigo si occupa di corruzione, trasparenza e accesso agli atti; trattamento e tutela dei dati personali; relazioni con il pubblico; comunicazione, informazione e immagine istituzionale; pubblicazione degli atti ufficiali (il modello organizzativo è consultabile al link https://www.consiglio.regione.lazio.it/consiglioregionale/?vw=organigrammadettaglio&id= 93&tid=64#.YIWxUS0QPKo).
Fa parte di questo servizio anche l’Area comunicazione e relazioni esterne (ricordo che la legge quadro 150/2000 prevede che le attività di comunicazione e informazione pubblica siano organizzate da ciascun ente in autonomia, secondo le proprie necessità e possibilità, cosa che è stata fatta in Consiglio regionale ben prima del mio arrivo; ricordo inoltre che per la pubblica amministrazione mentre dotarsi di una struttura dedicata alla comunicazione è un obbligo, costituire un ufficio stampa è una facoltà).
3. L’Area comunicazione comprende a sua volta tre uffici: “relazioni con il pubblico”, “stampa” e “banche dati, pubblicazioni e trattamento dati personali” (anche in questo caso, compiti e informazioni organizzative si possono trovare sul sito www.consiglio.regione.lazio.it).
L’Ufficio stampa è quindi gerarchicamente incardinato nell’Area Comunicazione e quest’ultima nel Servizio Prevenzione della corruzione, trasparenza.
Come previsto dalla legge 150/2000, l’Ufficio stampa è composto e coordinato da giornalisti e si occupa, in particolare, dei contenuti giornalistici sul sito e i social istituzionali, cura i contatti con la stampa, gestisce le conferenze stampa e le procedure di accreditamento, cura la redazione dei comunicati, la newsletter istituzionale, la rassegna stampa quotidiana e periodica, l’archivio fotografico.
4. Attualmente, l’Ufficio stampa del Consiglio regionale del Lazio conta sei giornalisti e dal 2019 ha un coordinatore – sempre giornalista – cui è stata attribuita una posizione organizzativa di prima fascia.
Il 12 novembre 2020 è stato pubblicato anche un avviso per assumere un dirigente pubblico giornalista, cui affidare l’incarico di capo ufficio stampa, ma le domande pervenute mancavano dei requisiti richiesti per legge.
L’Ufficio stampa si organizza autonomamente per quanto riguarda la produzione dei contenuti giornalistici, ma opera – come prevedono la legge 150 e il codice deontologico degli uffici stampa – sulla base delle direttive impartite “dai soggetti che nell’ambito dell’ente hanno titolo esplicito per fornirgliele”, tenendo conto del regolamento organizzativo del Consiglio, delle norme deontologiche dell’Ordine dei giornalisti e del codice etico dei dipendenti della Regione Lazio.
Il direttore del Servizio, quindi, come capo della struttura da cui anche l’Ufficio stampa dipende, interviene solo per garantirne le condizioni di operatività e il buon funzionamento amministrativo.
5. Dal mio attuale incarico in Regione non mi sono mai dimessa. E non ho nessun motivo di farlo.
6. Dal 2016 faccio parte del consiglio comunale del comune di Trevignano Romano ma anche questo ruolo non è in nessun modo – né poteva essere – collegato al mio incarico in Regione o al concorso di Allumiere, come invece sembrerebbe affermare nell’articolo già citato.
7. Ho fatto parte del consiglio direttivo del Parco regionale di Bracciano e Martignano da gennaio a marzo del 2018, quando – con la conclusione del quinquennio di Presidenza Zingaretti – sono decaduti tutti gli incarichi da essa dipendenti, compreso il mio, successivamente non più rinnovato.
Per il futuro, confido nella correttezza di ecodellagodibracciano.it e le auguro buon lavoro.
Barbara Dominici