Si è appena conclusa la Commissione Patrimonio del Municipio Roma XV, dedicata agli scavi archeologici condotti dalla Soprintendenza Speciale di Roma presso un sito di straordinario valore storico e paesaggistico situato al chilometro 7,100 della via Cassia, nell’area dell’antica città di Veio, cuore dell’Etruria meridionale.
La Commissione, fortemente voluta dall’avvocato Irene Badaracco, capogruppo del Movimento 5 Stelle, ha avuto come obiettivo principale il coinvolgimento del Municipio, finora poco reattivo rispetto a questo rilevante processo di riscoperta.
Grazie alla collaborazione della Soprintendenza e degli archeologi impegnati sul campo, è stato possibile illustrare il percorso degli scavi, avviati nel 2020 e completati nel 2022, e presentare alla cittadinanza le straordinarie scoperte emerse.
Le scoperte: un legame tra Etruschi e Romani
L’area, abitata sin dal VII secolo a.C., ha restituito importanti testimonianze etrusche, tra cui una tomba riccamente decorata, contenente oltre 60 vasi cerimoniali, che sottolineano il legame profondo con l’antica Veio. Con il passare dei secoli, la collina della via Cassia divenne un punto strategico del suburbio romano, come conferma il tracciato basolato dell’antica via della Giustiniana.
Uno dei ritrovamenti più significativi è un complesso idrico ipogeo, composto da gallerie sotterranee e una grande cisterna, progettato per alimentare un impianto termale e garantire una gestione ottimale delle acque. Questo sistema ingegneristico, espressione delle avanzate competenze tecniche romane, riflette l’attenzione per il benessere della comunità e il rispetto della memoria storica del territorio.
Valorizzazione e futuro del patrimonio
I reperti saranno esposti presso il Museo di Malborghetto, ma l’impegno del Movimento 5 Stelle non si ferma qui. «Il nostro obiettivo – ha dichiarato Irene Badaracco – è valorizzare il patrimonio culturale e ambientale del territorio, riscoprendo e celebrando la nostra identità storica. Questo straordinario tesoro archeologico deve essere tutelato e reso accessibile a tutti, come mai prima d’ora».
Tra i progetti previsti, spiccano l’organizzazione di visite guidate, iniziative di divulgazione e programmi educativi per sensibilizzare la cittadinanza sull’importanza di questo patrimonio. L’intento è fare del Municipio XV un modello virtuoso nella valorizzazione della cosiddetta “archeologia minore”, attraverso una sinergia tra tutela del patrimonio, valorizzazione paesaggistica e partecipazione attiva di istituzioni e cittadini. Con questa visione – conclude l’esponente politico -Roma conferma il suo ruolo di custode di un’eredità culturale capace di ispirare, coinvolgere e promuovere un nuovo senso di orgoglio e appartenenza”.