In occasione del prossimo 25 aprile, 78° Anniversario della Liberazione, la Sezione A.N.P.I. “Antonio Quintiliani – Udino Bombieri” di Bracciano, con il patrocinio del Comune di Bracciano, presenterà alla cittadinanza la mostra La Storia siamo noi: la Liberazione a Bracciano, che con l’ausilio di fotografie, documenti e cimeli storici originali dell’epoca intende far sì che i singoli fili delle memorie individuali o familiari possano annodarsi a comporre quel grande arazzo che è la Storia con la S maiuscola, il cui passaggio sul nostro territorio ha lasciato dei segni che abbiamo voluto simbolicamente ricondurre ad unità. Il titolo La storia siamo noi, ripreso da quello di una celebre canzone di Francesco de Gregori, sta infatti a significare che nel grande fiume della Storia fatta di guerre, scoperte, trattati e rivoluzioni confluisce la torrenziale cascata delle migliaia e migliaia di rivoli delle singole vicende individuali e collettive, di cui la Storia stessa si sostanzia e senza la quale essa, intesa come disciplina che ha al suo centro proprio l’uomo, non potrebbe sussistere. E non poteva essere diversamente con le vicende della Liberazione, intimamente connesse al dilemma tutto umano, intimo e personale della scelta in favore di un avvenire di pace, giustizia e democrazia nella libertà cui si votarono le partigiane e i partigiani. La mostra si terrà nei locali del Chiostro degli Agostiniani (Via Umberto I, 5) e dell’Archivio Storico Comunale, a cui sarà possibile accedere direttamente dal Chiostro; l’inaugurazione della mostra, che rimarrà aperto sino al 30 aprile negli orari indicati nella locandina, si terrà martedì 25 aprile alle ore 11.
Ringraziamo Giorgio Sala per aver offerto in prestito i cimeli storici della Resistenza provenienti dalla sua collezione storica, Massimo Perugini per i giornali e i documenti dell’epoca, Alessandra Pagliacci, Giovanni Cosimi, Giancarlo Sala e l’Associazione Fotocineamatori Bracciano nella persona di Socrate Pontanari per averci concesso le fotografie esposte alla mostra e riprodotte sui manifesti, Pino Pesci e Giovanni Maramici per averci messo in contatto con i proprietari e l’archivista dottor Massimo Giribono per averci messo a disposizione i documenti provenienti dall’Archivio Storico Comunale.