C’è chi lo ama e chi lo teme e lo denigra a prescindere. Quello che è certo è che Sergio Manciuria, di anno in anno, di consigliatura in consigliatura, è stato in grado di ritagliarsi un ruolo specifico nell’agone politico anguillarino riuscendo, a suon di battaglie sul campo, ad aggregare anche cittadini provenienti da vari schieramenti nel suo “contenitore” civico di AnguillaraSvolta. Carte alla mano la sua è stata una opposizione convincente in vari settori.
Oggi, con una sopraggiunta maturità politica, con il suoampio corredo di consensi, Sergio Manciuria potrebbe costituire ancora una volta l’ago della bilancia in una competizione che, cancellata o quasi la variabile pentastellata, si annuncia bipolare (nel senso politico del termine).
Ma il suo potrebbe essere anche un ruolo di candidato autonomo in vista delle chiamata alle urne dei cittadini di Anguillara. In questi giorni di ferventi trattative lo abbiamo intervistato in vista delle imminenti elezioni amministrative, tra proposte e prospettive per Anguillara.
Sergio Manciuria, lei, pur da esterno al Consiglio comunale, si è rilevato uno dei più ferventi oppositori dell’amministrazione uscente a guida Anselmo. Quali sono secondo lei i danni peggiori che questa amministrazione lascia in eredità ad Anguillara?
Buongiorno direttore, vede non è necessario essere rappresentati in consiglio comunale per promuovere quelle politiche di opposizione fondate sulla critica costruttiva e sul controllo. Basta solo amare il proprio paese e avere la convinzione che si possa migliorare per il bene di tutti. Parlare solo di danni amministrativi credo sia riduttivo bensì allargherei l’orizzonte a quel clima di supponenza, arroganza, intimidazione e ritorsione sistematica adottata nei confronti dei dipendenti e cittadini non allineati.
Credo di aver ampiamente dimostrato che non sono incline all’omertà e alla sottomissione che rappresentano quella dappocaggine che minano i pilastri della trasparenza, della libertà e della democrazia partecipata. I danni peggiori? Incompetenza totale sulla gestione vulnerabilità scuole, servizi sociali e manutenzioni dove ora c è da ripartire il giorno stesso l’esito delle elezioni.
AnguillaraSvolta, che lei ha fondato nel 2016, è un movimento civico che sotto la sua guida riunisce cittadini provenienti da ogni schieramento politico. Vi presenterete da soli alle elezioni o state mettendo in atto delle alleanze con altri partiti propriamente detti?
AnguillaraSvolta, che mi pregio di rappresentare sin dalla sua costituzione nel 2016 dalle precedenti amministrative, rappresenta un contenitore civico aperto a tutte quelle esperienze che si riconoscono nei principi e ideali programmatici sul fare bene per Anguillara a prescindere dalla fede politica personale.
In quattro anni sono cambiati profondamente gli scenari ma, per coerenza e vicinanza, partiremo dal centrodestra anche se la città ha necessariamente bisogno delle migliori capacità per riprendersi dalle rovine amministrative pentastellate.
Per quanto ci riguarda I nodi si scioglieranno entro la metà di marzo (salvo slittamento delle elezioni causa virus) e comunicheremo la nostra decisione. Un aspetto da sottolineare deve essere chiaro: non ci presteremo a giochi o input dall’alto che prescindano dalla scelte del territorio e soprattutto a riedizioni o esperimenti di candidati sindaci e consiglieri che in questi anni sono rimasti in naftalina “senza preoccuparsi” di ciò che avveniva nell’amministrazione dello pseudo cambiamento.
Responsabilmente nel 2016 ci siamo messi a disposizione, ora pretendiamo lo stesso atteggiamento dagli altri che faranno parte della coalizione.
Quali sono le battaglie principali che avete portato avanti sia a livello locale che regionale?
Questo è un capitolo che appartiene al passato e sinceramente stare ad autocelebrarsi non mi interessa: chi mi conosce ha visto Sergio MANCIURIA e AnguillaraSvolta in prima fila in ogni occasione utile per evitare il degrado di questo territorio. Voglio parlare di presente e programmare il futuro in quanto c’è tanto da fare in ogni ambito. Cinque priorità e punti essenziali: Scuole, Turismo, Manutenzione viabilità, Sviluppo del territorio in chiave occupazionale e Servizi (sociali, sportivi, scolastici, ecc.) puntuali ed efficienti.
Negli anni avete espresso forti critiche per quanto riguarda il Partito Democratico locale. L’opposizione comune alla giunta Anselmo ha contribuito a far superare questa chiusura o permangono distanze e su quali aspetti specifici?
Non ci sono pregiudizi o preconcetti in funzione dell’area politica che si rappresenta bensì sulle modalità di governo che si pensa di adottare. Oggettivamente il PD locale deve fare un bagno di umiltà tanto per i trascorsi dell’amministrazione 2011-2016 quanto per aver contribuito all’elezione al ballottaggio di quattro anni fa puntando su gente incapace e deleteria per la città. Oggi però si gioca un’altra partita e bisogna pensare ad Anguillara e serenamente mi interessa chi ha voglia di fare e di impegnarsi rimboccandosi le maniche piuttosto che le bandierine politiche. Ben vengano tutti coloro che si riconoscono in questi valori.
Da destra si fa appello ad una generazione anni Ottanta alludendo alla necessità di escludere esponenti della vecchia guardia. Cosa ne pensa?
All’amico Enrico come ad altri della generazione anni 80, complice il concomitante periodo virale e dopo il clamore del comunicato legittimo da portavoce di Fratelli d’Italia Sabatino che dice sostanzialmente di non esser disponibile ad inciuci, goliardicamente mi sono permesso di soprannominarli i “QUARANTENI BOYS” in antitesi ai “DINOSAURI” nostrani.
SERAMI è sicuramente un ragazzo troppo intelligente e preparato, attitudini per le quali ritengo che sia stato distorto il significato “della vecchia politica al servizio di patto generazionale anni 80” per due ordini di motivi:
1) La generazione anni 80 ha governato il comune negli ultimi 4 anni e mi sembra, senza aver paura di essere smentito, sia stata la peggiore della storia sabatina;
2) Le menti brillanti e capaci sono presenti in tutte le generazioni ed escluderle in base all’età per vanità oppure ambizione politica non è garanzia per Anguillara di un futuro degno di tale nome.
Credo sia piuttosto condivisibile il concetto che la vecchia guardia direttamente o meno si debba mettere a disposizione dei “meno anziani” favorendo il ricambio generazionale dopo che questi “giovani volenterosi” seri e capaci, abbiano raggiunto una preparazione e costanza nel saper svolgere autonomamente le mansioni amministrative per il bene della Città.
La differenza tra generazioni non le fanno i sondaggi o le aspirazioni personali, ma le reali capacità di cui ognuno di noi è dotato.
Ancora non è certa la data delle elezioni amministrative. Quali sono le sue informazioni al riguardo?
Sicuramente la sfiducia avvenuta il 17 febbraio 2020 ha messo Anguillara nelle condizioni di andare fortunatamente alle elezioni con un anno di anticipo. La città non poteva più permettersi incapacità e arroganza. Al netto delle condizioni emergenziali sanitarie in corso ritengo si possa dare un nuovo governo alla città alla fine di giugno. Ma prudenzialmente aspettiamo un decreto ministeriale.
L’amministrazione Anselmo non ha dato una buona prova della politica al femminile. Cosa pensa al riguardo?
La pentastellata Anselmo era inadeguata politicamente, come d’altronde tutto il Movimento 5 Stelle, non in quanto donna ma per incapacità, inesperienza e priva di serietà personale ad ogni livello tecnico-amministrativo. Dopotutto, se una classe dirigente viene selezionata tra gli invidiosi sociali, gli arroganti e gli abusivi di turno è complicato che il governo della città sia soddisfacente.
Certo la politica femminile ha perso una grande occasione ma sono convinto che presto avrà modo di riscattarsi e dimostrare quanto sia vitale e capace. In sintesi non bisogna fare tutto di un’erba un fascio e sono ottimista nel prossimo forte contributo delle donne nella gestione della città.
Quali sono le priorità per un rilancio dell’economia locale?
Bisogna stare con i piedi per terra ed è inutile avventurarsi in rilanci dell’economia senza conoscere lo stato di salute delle casse comunali. Ho piuttosto il sentore che si aggraveranno con l’arrivo della sentenza della Sogeea Spa dove, le figure politiche e apicali sotto l’amministrazione grillina, hanno sempre rassicurato su un esito favorevole.
Qualora ci veda soccombere, andranno subito ricercate le responsabilità e puniti coloro che hanno seguito a tutti i livelli e cagionato l’eventuale danno erariale. Sia ben chiaro che non dovranno pagare i cittadini di Anguillara ma solamente i colpevoli da sottoporre un minuto dopo, a pubblico ludibrio.
Sicuramente sarà uno spartiacque per tutti gli aspiranti candidati sindaci, assessori e consiglieri comunali per la prossima amministrazione: senza preparazione e attributi le situazioni emergenziali sono difficili da affrontare.
La variante al Prg resta uno dei nodi cruciali. Quali secondo lei le azioni da fare a riguardo?
Ritengo sia un falso problema a meno che non si voglia necessariamente continuare con la storia della revoca “senza se e senza ma” previo assenza di un serio quanto approfondito studio legislativo sulle effettive conseguenze economiche e ripercussioni sui beni di coloro che oggi dichiarano apertamente di alzare la mano. Dopotutto chi non aveva nulla da perdere o quasi, ha fatto subito retromarcia.
Ora il Consiglio di Stato in misura definitiva ha stabilito che Anguillara è dotata di un strumento di pianificazione e come già ribadito in altre occasioni, auspico una revisione partendo dai servizi di cui potenzialmente la Città è dotata sulla carta. Come? Vigna di Valle, centro storico e parchi tematici puntando sul principio del contenimento del consumo del suolo grazie anche ad un regolamento edilizio sostenibile dal punto di vista eco-ambientale.
Senza ledere i diritti di alcuno è giusto adottare una Variante delle Certezze rispetto alle previsioni del 2006 che seppur figlie legittime di un’altra epoca storica, oggi non trovano più riscontro tanto a causa del mercato immobiliare quanto dei cambiamenti climatici in essere. Tra le priorità adottare un albero per ogni cittadino di Anguillara.
Qualora si presentasse alle elezioni quale candidato sindaco quali saranno gli elementi qualificanti del suo programma elettorale?
La mia candidatura non è momentaneamente all’ordine del giorno anche se legittimamente mi viene richiesto da molti concittadini di essere la figura attorno la quale costruire una squadra motivata e capace. Come detto in precedenza la deadline è stabilita per la metà di marzo e salvo fattori esterni, AnguillaraSvolta deciderà cosa fare nella massima lealtà e coerenza.
Per noi la figura apicale deve essere una risorsa competente e di esperienza, non certo la solita minestra riscaldata, che insieme al team di aspiranti assessori e consiglieri, indirizzi Anguillara verso un futuro migliore nell’interesse dei nostri figli.
I punti programmatici sono quelli enunciati nella domanda precedente e per i particolari aspettiamo di confrontarci con i futuri alleati. Parleremo e ci confronteremo con tutti perché un minuto dopo l’esito delle elezioni ci sarà da lavorare gomito a gomito per ricostruire.
Fughe in avanti al momento non rappresentano il nostro modo di agire fatta eccezione per i containers e la conduzione delle vulnerabilità scolastiche. Qui siamo irremovibili ed è inutile ribadire cosa penso in materia: il plesso di Via Verdi va riaperto un minuto dopo le verifiche in LC3. Basta parole e slogan, per noi contano i fatti.
Graziarosa Villani
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