Sono anni, ormai, che lottiamo per impedire la cessione del servizio al gestore unico Acea Ato2 SPA. Le motivazioni per opporsi le abbiamo spiegate molte volte: aumento dei costi per le famiglie del 37%, maggiori importi e nessuna certezza di maggiori investimenti, vanificazione dell’esito del referendum del 2011, aumento dei disagi per i cittadini per la gestione contrattuale, etc.
Da tempo è in atto una azione forte verso la privatizzazione dei servizi pubblici. L’ultimo attacco consiste nella modifica all’art. 147 del DLgs 152/2006 contenuta nella Legge 233 del 29 dicembre 2021 (le solite modifiche impopolari che vengono approvate a “Natale” o a ferragosto).
E’ un attacco che si inscrive in un’azione più ampia, rappresentata dal DDL concorrenza predisposto dal Governo e all’esame del Parlamento, che all’art.6 delega la materia dei servizi pubblici nell’ambito della competenza esclusiva statale.
Questa privatizzazione, oltre ad incidere negativamente sul costo a carico dei cittadini e sulla qualità del servizio, rappresenta anche un gravissimo vulnus istituzionale in quanto in aperta violazione della volontà della maggioranza assoluta degli elettori italiani, espressa al referendum del 2011.
Abbiamo, quindi, presentato un ODG #ODG con il quale chiediamo al Consiglio comunale di Anguillara Sabazia di assumere una posizione politica sull’argomento e manifestare la contrarietà a suddetta modifica, nonché di dare seguito agli impegni assunti con la Mozione n. 18 del 21.12.2020 con la quale – all’unanimità – l’Amministrazione comunale ha preso degli impegni ben precisi che, sinora, non sono stai onorati.
Vogliamo, infine, evidenziare oltre al danno in termini economici che subirebbero i cittadini di Anguillara con i conseguenti aumenti della tariffa, anche la beffa a carico del “bilancio comunale”, che perderebbe il gettito del ruolo idrico (1 mln di euro circa con il quale vengono interamente coperti i costi di gestione del servizio, senza utili che, per contro, la SPA necessita) e vanifica lo sforzo economico compiuto nel recente passato per installare e gestire i sistemi di trattamento dell’acqua potabile dal luglio 2013.
Vorremmo che i proclami elettorali di contrarietà alla cessione del Servizio Idrico prendessero finalmente forma.