“L’assunzione di responsabilità delle proprie azioni politiche è stata una condotta morale sbandierata in campagna elettorale dalla compagine (pseudo) pentastellata sabatina, peccato che di fronte all’ennesima debacle amministrativa i fatti smentiscano le buone intenzioni una volta incollati i glutei alla poltrona e le mani allo stipendio”.
Commenta così il presidente di Anguillara Svolta Sergio Manciuria, la polemica con il sindaco di Bracciano e le potenziali conseguenze legate al definanziamento regionale sulla gestione distrettuale dei servizi sociali operata dalla giunta Anselmo.
“Appare evidente che l’unico collante di questa maggioranza – rileva l’esponente sabatino – è l’uso del potere fine a sé stesso, non certo la tutela e difesa delle disabilità e delle famiglie coinvolte. Rinnegare gli impegni sottoscritti sulla pelle dei più deboli solo dopo essere stati bacchettati dal sindaco di Bracciano e ora dalla Regione Lazio, non rappresenta certo il cambiamento professato bensì la più squallida pratica del rimangiarsi la parola data”.
“Sorvolando sui buoni propositivi estivi riguardo turismo e gestione delle spiagge di Vigna di Valle, nonché sulla violazione del codice etico stellato all’indomani della carica assessorile – puntualizza Manciuria – la vice sindaco Galea dovrebbe presentarsi dimissionaria in consiglio comunale e aprire una discussione pubblica sulle modalità che hanno sconfessato il suo operato da parte del segretario e dell’attuale maggioranza, in sede di consesso distrettuale. E su questo argomento chiediamo la mobilitazione dei gruppi consiliari di minoranza per la sfiducia individuale”.
“Che la stessa Galea sia inadeguata al ruolo di vice e alla delega alle politiche sociali – prosegue l’esponente politico – non lo diciamo noi, bensì lo dimostrano i fallimentari collezionati in questi 24 mesi di mandato (settembre 2016 dopo il siluramento di Chiriatti): dalla cittadella del sociale tuttora declassata ad area a verde pubblico nonostante la nostra osservazione di un anno fa, sino alla più recente proroga in emergenza del servizio territoriale e domiciliare per persone disabili, minori ed anziani del territorio, perché non era pronto il bando. Per carità, legittimo rimodularlo in base alla nuove esigenze oramai cristallizzate da tempo, ma perché farlo ai tempi supplementari? ”.
“Le dimissioni spontanee – conclude MANCIURIA – sarebbero per Anguillara, oramai sbiadita e ridicolizzata da oltre due anni di pessima gestione Anselmo al netto della sua condanna passata in giudicato, una speranza per l’elettorato deluso dal mancato cambiamento, da false promesse e da malamministrazione. Come già riferito in passato sulle politiche urbanistiche e sulla gestione delle agibilità dei plessi scolastici, nascondersi o indicare altri responsabili dei propri errori rimane sempre un atto isterico, puerile e di pura codardia amministrativa. Socrate non a caso insegnava che le parole sono credibili quando i fatti daranno certezze”.