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Anguillara riscoperta. Recenti ritrovamenti archeologici dal territorio comunale. Convegno il 22 ottobre

Un evento dedicato alla promozione della conoscenza del ricco e variegato patrimonio archeologico di Anguillara Sabazia, cui la Soprintendenza prenderà parte.

“Anguillara riscoperta. Recenti ritrovamenti archeologici dal territorio comunale”, questo il titolo.

Per la Sabap VT-EM interverrà la funzionaria archeologa responsabile di zona, la dott.ssa Carlotta Schwarz.

Accadrà sabato 22 ottobre prossimo, alle ore 10, presso l’ex Consorzio Agrario di via Anguillarese 145.

Un momento partecipativo anche per la divulgazione al pubblico dei recenti ritrovamenti avvenuti in occasione di lavori pubblici (quelli di Italferr presso l’acqua Claudia o altri cantieri stradali). Così come delle attività di studio e valorizzazione dei beni archeologici del territorio comunale promosse da istituti universitari, ricercatori indipendenti, realtà imprenditoriali attive nel settore dei beni culturali.

Dunque un evento frutto di una collaborazione interistituzionale che non solo mostra una forte sinergia fra Soprintendenza, Comune e atenei (italiani e stranieri), ma che vede anche l’ampio coinvolgimento degli studenti delle scuole, come quelli del Liceo Artistico ‘Luca Paciolo’, che presenteranno l’opera scultorea realizzata per il Museo della Piroga.

Di sicuro, però, sarà un’occasione per approfondire il bagaglio di bellezze e di ricchezze del territorio e di Anguillara, grazie alla vasta gamma di interventi in programma.

Anguillara Sabazia presenta una molteplicità di rilevanze archeologiche: dalle testimonianze di epoca paleocristiana; ad altri beni culturali di epoca romana: come il complesso della villa romana delle Mura di Santo Stefano (della fine del II secolo d.C.) dove, tra il 1977 e il 1981, la Scuola britannica svolse una campagna di scavi. Una struttura monumentale, probabilmente edificata su una precedente del I sec.: 18 m di altezza, si tratta di un edificio su tre piani, in cementizio con rivestimento in laterizio.

Oppure, ancora, il villaggio del neolitico antico in località ‘La Marmotta’, risalente a circa 8.000 anni fa, ora sommerso. Dal 1989 al 2010 la dott.ssa Maria Antonietta Fugazzola Delpino, con scavi subacquei, portò alla luce numerosi reperti (ceramiche, strumenti di legno, resti paleobotanici), fra cui cinque piroghe (di cui una lunga ben 9,50 m, rinvenuta nel 2005 a 12 metri di profondità).

Ma da qui è partita una duplice azione (messa in campo in primis dalla Soprintendenza): da una parte di salvaguardia, tutela, recupero e conservazione, dall’altra di indagine e ricerca, finalizzate a una migliore valorizzazione di tale patrimonio.

Così la maggiore conoscenza ne ha permesso una fruizione più adeguata. Grazie al Museo Nazionale Preistorico Etnografico ‘Luigi Pigorini’ e al Centro Espositivo del Neolitico di Anguillara Sabazia che accolgono tali beni, la collettività è diventata familiare e ha assunto la consapevolezza di questa risorsa identitaria.

Simbolo per eccellenza poi della città, sicuramente, è l’Acqua Claudia: la fonte, ma anche l’omonima villa romana (complesso della fine dell’età Repubblicana), di cui verrà fornita un’analisi storica. Scoperta nel 1934, è un capolavoro di architettura curvilinea romana databile alla I metà del I secolo a.C.

Probabilmente deriva il nome dall’antica via consolare Clodia, costruita alla fine del III secolo a.C. dalla ‘gens Claudia’.

E questi sono soltanto degli esempi. Ancora molto c’è da scoprire e conoscere.

Tratto dal sito della Soprintendenza

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