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Anguillara: Manciuria: “Ufficio Condono allo sbando”

Manciuria, concorso

AgfaPhoto

La gestione in house del condono edilizio voluta dalla diversamente amministrazione Anselmo all’indomani dell’arbitrato con la concessionaria Sogeea Spa, è ufficialmente allo sbando. Sindaca e giunta hanno superato loro stessi con la destituzione del tecnico, lasciato solo e senza alcuna formazione di supporto quale responsabile dell’istruttoria sanatorie, assegnato dall’oggi al domani alla verifica del controllo del territorio con buona pace dei diritti dei cittadini in attesa della conclusione amministrativa della propria istanza”.

Commenta così il presidente di AnguillaraSvolta Sergio Manciuria, la comunicazione del 12 novembre a mezzo mail del tecnico comunale assunto e incaricato nel mese di aprile per l’espletamento del Servizio Condono Edilizio.

“Una scelta senza soluzione apparente – ragiona Manciuria – dal momento che l’Area Tecnica non ha pubblicato una determina per la ridistribuzione dei compiti gestionali e risulta carente in funzione della mole di lavoro quotidiana. A meno di assegnare o raccomandare alla chetichella le singole istanze agli altri tecnici comunali già oberati delle più disparate pratiche urbanistiche, con un sussulto di trasparenza l’Assessore all’Urbanistica individui un progetto, con nuove modalità e responsabili, per lo snellimento e semplificazione della procedura”.

“L’ufficio propaganda a (fase alterne) cinque stelle – al quale consigliamo un corso accelerato nella lingua madre – ed il pietismo di una sindaca scesa a percentuali ad una cifra dal punto di vista del consenso e fiducia dei cittadini, piuttosto di comunicare il nulla assoluto in termini di soluzioni di problemi prioritari quali carenza d’acqua, manutenzione strade e sicurezza scuola per citarne solo alcuni, si preoccupi, insieme ai consiglieri delegati, tanto del contenzioso milionario instaurato con Sogeea Spa, quanto di far introitare quelle somme che potrebbero rappresentare una svolta per tutte le promesse di 30 mesi di amministrazione disastrosa. Dopotutto – conclude Manciuria – anche una caricatura fumettistica dell’artista Quino, cioè Mafalda, sostiene che per le belle parole basta il vocabolario, mentre per risolvere le difficoltà si esigono i fatti “.

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