Famiglie dei ragazzi disabili gravi seguiti presso il centro diurno della Cittadella del Sociale sono in queste ore nella disperazione. Dopo un periodo di dialogo e collaborazione l’amministrazione comunale ha di fatto inviato un ultimatum, respinto ogni proposta, e inviato con messo comunale un modulo per accettare entro domani mattina gli orari imposti dall’alto e assolutamente non condivisi. Scendono infatti le settimane di assistenza e si riducono gli orari. Una corsa al ribasso sulle spalle di famiglie già gravate. “Siamo ripiombati nella disperazione più totale” dicono le famiglie. “Non ci stanno dando nemmeno il tempo di riflettere”. Respinta ogni proposta di integrazione con servizi destinati ad altri utenti. L’amministrazione pentastellata (?) di fatto si sta assumendo la responsabilità di un taglio drastico ad un servizio essenziale, attraverso il quale si misura anche la civiltà di una comunità. Prima di tutto questo gli utenti tornavano a casa alle 17.30 ora il servizio imposti indica il seguente orario: 8.30-14.30 dal lunedì al venerdì e 8.30-13,30 il sabato. E questa volta non è una questione – commentano le famiglie – di soldi, ma di volontà, una volontà politica mirata di tagliare un servizio che amministrazioni di tutti colori politici, con orgoglio, hanno mantenuto e difeso.
Graziarosa Villani