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Anguillara – Cooperativa UAR: il commento dell’ex presidente Antonio Perrone

A seguito dell’appello della Signora Calvigioni sullo stato di abbandono, sia strutturale che sociale, della Cooperativa UAR di Anguillara S., desidero svolgere alcune riflessioni e fornire alcune informazioni in merito, ed a seguito, della ispezione effettuata lo scorso Luglio presso la Cooperativa da personale del Ministero dello Sviluppo Economico. Perché l’ispezione MISE, e non della Lega delle Cooperative di cui l’UAR faceva parte? Il verbale ispettivo chiarisce il mistero. E’ bene sapere, infatti, che senza alcun passaggio in Assemblea e senza alcuna formale modifica dello Statuto, l’UAR è stata d’autorità (?!) cancellata dal novero delle cooperativa a mutualità prevalente, quale era in origine, ed iscritta nella sezione delle cooperative a mutualità non prevalente. A mero scopo informativo vale comunque precisare che anche le cooperative a mutualità non prevalente, come a sorpresa è diventata la UAR, non possono in ogni caso prescindere dal requisito della mutualità. Non intendo rimarcare le tante violazioni statutarie, peraltro ben rimarcate, nel verbale in questione, da parte del rappresentante legale della Cooperativa, ma mi preme evidenziare, in particolare, una parte delle conclusioni degli ispettori ministeriali: “…….Per quanto emerso nel corso della presente ispezione, i sottoscritti ispettori ritengono che la cooperativa è da considerarsi spuria in quanto non avviene alcuno scambio mutualistico tra i soci ed il sodalizio e pertanto propongono a Codesto Ministero di adottare il provvedimento di scioglimento ex art. 2545 septesdecies del c.c. con nomina di liquidatore. La nomina del liquidatore è necessaria in quanto nell’ultimo bilancio di esercizio approvato e depositato presso la Camera di Commercio, sono riportate Immobilizzazioni materiali per euro 1.911.899,00 ed un attivo patrimoniale di euro 2.060.877,00. Infine si rappresenta che lo Statuto in vigore riporta che la Cooperativa aderisce alla Lega Nazionale delle Cooperative e Mutue, mentre in realtà attualmente non aderisce ad alcuna associazione”. Ritengo doveroso dare merito ad uno degli Amministratori, dimessosi dal CdA della Cooperativa, per la sua caparbietà e per la tenace volontà di fornire una corretta informazione ai Soci, come da Statuto, al fine di cercare insieme una soluzione tale da evitare non solo lo scioglimento ma anche, e soprattutto, la messa in liquidazione dei beni della Cooperativa stessa. E’ mia ferma convinzione, lo è stata durante la mia presidenza e lo è ancora oggi, che la Cooperativa UAR possa avere un futuro sociale di primo piano, a condizione però che da parte dei Soci ci sia davvero la volontà di cambiare indirizzo partecipativo e gestionale. Non si amministra una Cooperativa con l’unico assillo degli affitti, ma si gestisce con programmazione, innovazione, trasformazione e valorizzazione dei propri beni, incrementandone la produttività e sfruttandone al meglio le potenzialità.

Antonio Perrone

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