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Anguillara – Container in via delle Pantane: arriva ordinanza di demolizione

Pantane

Anguillara vista dal lago in una giornata d'estate

Soluzione urbanistica in via delle Pantane dopo le polemiche partite dopo la segnalazione del consigliere comunale di opposizione Sergio Manciuria.

Ordinata la demolizione e il ripristino dei luoghi entro 90 giorni, pena l’acquisizione del terreno al patrimonio comunale, di tutte le opere abusive realizzate in via delle Pantane. E’ stata firmata ieri dal dirigente geometra Pietro Centofiori l’ordinanza di demolizione delle opere abusive realizzate in loco sul terreno individuato al foglio 9, particelle 34, 35, 324, 325. 

Dopo le molte polemiche con questo atto l’amministrazione comunale di Anguillara prende posizione rispetto a quello che in molti hanno indicato come un “campo rom”. 

Tra i consiglieri comunali che si sono impegnati per una simile soluzione Sergio Manciuria che è stato tra i primi a sollevare la questione. 

Ora gli interessati dovranno rimuovere e ripristinare i luoghi nell’area interessata. Dal sopralluogo del 30 settembre del Responsabile dell’Area Patrimonio-Urbanistica Edilizia Privata risultano in loco vari container di varia grandezza. Complessivamente sono stati segnalati sette container dei quali cinque adibiti ad abitazione e due a deposito. Individuata anche una rete di smaltimento delle acque nere con fossa a svuotamento che dovrà essere, ai sensi dell’ordinanza, rimossa. 

I manufatti in via delle Pantane, secondo l’ordinanza, sono state realizzati in assenza di permesso.

Il provvedimento, a firma del dirigente Centofiori, si addentra in premessa anche a considerazioni di carattere urbanistico.

“Come chiarito dall’ordinamento giurisprudenziale maggioritario in materia di vigilanza e repressione dell’abusivismo edilizio (da ultimo Consiglio di Stato, Sezione II, sentenza 7167 del 19 agosto 2024): – si legge – l’ordine di demolizione ha carattere ripristinatorio dello stato dei luoghi ed è atto vincolato non potendo – pertanto – l’amministrazione effettuare in merito valutazioni di interesse pubblico relative alla conservazione del bene”.

Avverso l’ordinanza è ammesso il ricorso al Tar o ricorso straordinario al Presidente della Repubblica.  

Foto di Umberto Giannini

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