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Anguillara-Cesano: un miraggio lungo 3,197 metri. Intervista a Stefano Paolessi

All’epoca sembrava quasi fatta. A governare Anguillara c’era il sindaco facente funzione Stefano Paolessi. Ci fu un ben augurante incontro all’ex Consorzio Agrario con tanto di cartine dettagliate della realizzanda opera. Venne anche il governatore regionale Polverini ad assegnare i lavori e una piccola cerimonia fu fatta in via delle Pantane poco dopo il ponticello. Ma ora l’Anguillara-Cesano, la strada di collegamento che tutti sognano, un miraggio di tre chilometri per avere Roma più vicina. È tornata nell’impasse più totale tanto che il consigliere regionale Emiliano Minnucci si è visto costretto a convocare la commissione Lavori pubblici  in Regione per sbrogliare la matassa.

Con grave sgarbo istituzionale la sindaca Anselmo ha chiesto un rinvio per assenza nella giornata di oggi. Quindi una nuova data è stata fissata per dopodomani 22 novembre. Tutto questo accade mentre la giunta delle “comari” evidentemente è inconsapevole che Anguillara tutta, tanto più chi ha messo la croce sulla loro lista civica, vorrebbe che l’Anguillara-Cesano venisse realizzata, che si faccia il sottopasso al passaggio a livello dell’Anguillarese, che apra la piscina comunale, che riapra la fonte comunale, che riapra il centro del neolitico…e via dicendo.

Visto che si è aspettato quarant’anni e più, deve aver pensato la sindaca, si possono aspettare altri due giorni. Il progetto stradale è stato il rovello di molti amministratori anguillarini…un mostro quasi da sconfiggere quasi fosse il mostro di Malagrotta. Fiumi di parole sono scorsi in questi decenni al riguardo.

Sul punto abbiamo ascoltato Stefano Paolessi, uno dei vari amministratori che si è cimentato in questa sfida dai toni epici.

Paolessi, quando era sindaco facente funzione ha lavorato per l’Anguillara-Cesano fino ad arrivare ad una sorta di posa della prima pietra. Cosa è successo poi?

Sull’Anguillara/Cesano, non ci fu mai una posa della prima pietra, ma la consegna e la firma sul contratto alla ditta giudicatrice della gara. Devo essere sincero ci fu un po’ di spettacolarizzazione ma eravamo in campagna elettorale. Se tornassi indietro non lo rifarei. Su quanto sia successo dopo non so. Da consigliere di minoranza ho proseguito tuttavia a sollecitare gli amministratori ad andare avanti nel progetto ed in particolare a effettuare gli espropri necessari. Devo riconoscere che l’amministrazione Pizzorno è andata avanti con gli espropri e i carotaggi, con le richieste al genio civile e militare. Ritengo che le problematiche siano state di tipo burocratico. Non credo che la giunta che è succeduta alla mia non si sia mossa per andare avanti, anzi penso che abbia fatto molto. Sicuramente era e deve essere un interesse di tutti che la strada venga realizzata.

 

Come giudichi questa amministrazione?

 

Voglio premettere che amministrare è difficile, però ricordo benissimo le parole, i comunicati in cui i 5S annunciavano che avevano studiato e che soprattutto avevano le soluzioni. Ma non ho visto e non vedo nulla delle due cose.

 

Cosa diresti alla sindaca Anselmo?

Alla sindaca non direi proprio nulla, certamente abbiamo vedute diverse, come diverso era il nostro confrontarci con i cittadini.

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