Disservizi a non finire da parte di Poste Italiane che tutto fa meno che consegnare la posta
Lo fanno continuamente. Lasciano avvisi di giacenza raccomandate anche se i destinatari sono in casa. Ad Anguillara il disservizio è ormai cronico e tutti fanno lo scaricabarile. All’Ufficio Postale di Largo dello Zodiaco dicono “non è nostra competenza ma dell’ufficio di via Pasteur”. A via Pasteur nessuno si scusa. Anzi. Il disservizio non è cosa loro. Quello che è evidente è che Poste Italiane ad oggi pensa a fare da banca, da assicurazione, da operatore di telefonia, ma non fa quello per la quale è destinata: ovvero consegnare la posta, raccomandate comprese. Decine e decine di postini, anche della parallela azienda Nexive, praticamente la maggior parte non fa bene il proprio lavoro e non si cura di accertarsi se il destinatario della raccomandata sia in casa. Succede sempre più spesso e ciò aggrava la già difficile situazione di molte famiglie costrette a perdere tempo per recarsi a ritirare di persona le raccomandate o di incaricare qualcuno, con tanto di delega, in vece propria. La misura è ormai colma. I cittadini sono pronti a presentare esposti ai carabinieri, ad inoltrare reclami scritti ed ad aderire a class action. Potrebbe ravvisarsi infatti il reato di distrazione di corrispondenza. Il postino – che, si ricorda, riveste al momento della consegna il ruolo di pubblico ufficiale e come tale investito di pubblica fede – poco attento e non scrupoloso alle procedure potrebbe rischiare il licenziamento. Inoltre dall’avvenuta notifica dell’avviso di giacenza di una raccomandata decorrono i tempi di ciò che ne potrebbe conseguire in termini giuridici con possibile grave pregiudizio dei cittadini interessati. Se il tempo è denaro c’è anche materia per chiedere a Poste Italiane, ove ne ricorrano i presupposti, il risarcimento del danno. Sono soprusi quotidiani che avvelenano, pressapochismi generalizzati per il “tiramo a campà”. Alla faccia di tutte le app possibili.
Graziarosa Villani