Disservizi a non finire da parte di Poste Italiane che tutto fa meno che consegnare la posta

Lo fanno continuamente. Lasciano avvisi di giacenza raccomandate anche se i destinatari sono in casa. Ad Anguillara il disservizio è ormai cronico e tutti fanno lo scaricabarile. All’Ufficio Postale di Largo dello Zodiaco dicono “non è nostra competenza ma dell’ufficio di via Pasteur”. A via Pasteur nessuno si scusa. Anzi. Il disservizio non è cosa loro. Quello che è evidente è che Poste Italiane ad oggi pensa a fare da banca, da assicurazione, da operatore di telefonia, ma non fa quello per la quale è destinata: ovvero consegnare la posta, raccomandate comprese. Decine e decine di postini, anche della parallela azienda Nexive, praticamente la maggior parte non fa bene il proprio lavoro e non si cura di accertarsi se il destinatario della raccomandata sia in casa. Succede sempre più spesso e ciò aggrava la già difficile situazione di molte famiglie costrette a perdere tempo per recarsi a ritirare di persona le raccomandate o di incaricare qualcuno, con tanto di delega, in vece propria. La misura è ormai colma. I cittadini sono pronti a presentare esposti ai carabinieri, ad inoltrare reclami scritti ed ad aderire a class action. Potrebbe ravvisarsi infatti il reato di distrazione di corrispondenza. Il postino – che, si ricorda, riveste al momento della consegna il ruolo di pubblico ufficiale e come tale investito di pubblica fede –  poco attento e non scrupoloso alle procedure potrebbe rischiare il licenziamento. Inoltre dall’avvenuta notifica dell’avviso di giacenza di una raccomandata decorrono i tempi di ciò che ne potrebbe conseguire in termini giuridici con possibile grave pregiudizio dei cittadini interessati. Se il tempo è denaro c’è anche materia per chiedere a Poste Italiane, ove ne ricorrano i presupposti, il risarcimento del danno. Sono soprusi quotidiani che avvelenano, pressapochismi generalizzati per il “tiramo a campà”. Alla faccia di tutte le app possibili.

Graziarosa Villani

Di Graziarosa Villani

Giornalista professionista, Laureata in Scienze Politiche (Indirizzo Politico-Internazionale) con una tesi in Diritto internazionale dal titolo "Successione tra Stati nei Trattati" (relatore Luigi Ferrari Bravo) con particolare riferimento alla riunificazione delle due Germanie. Ha scritto per oltre 20 anni per Il Messaggero. E' stata inoltre collaboratrice di Ansa, Il Tempo, Corriere di Civitavecchia, L'Espresso, D La Repubblica delle Donne, Liberazione, Avvenimenti. Ha diretto La Voce del Lago. Direttrice di Gente di Bracciano e dell'Ortica del Venerdì Settimanale, autrice di Laureato in Onestà (coautore Francesco Leonardis) e de La Notte delle Cinque Lune, Il processo al Conte Everso dell'Anguillara (coautore Biagio Minnucci), presidente dell'Associazione Culturale Sabate, del Comitato per la Difesa del Bacino Lacuale Bracciano-Martignano, vicepresidente del Comitato Pendolari Fl3 Lago di Bracciano.