Il Consiglio comunale di Anguillara ha votato con il solo voto contrario del consigliere Antonio Fioroni (assenti gli altri consiglieri di minoranza) il passaggio del servizio idrico comunale ad Acea Ato 2. E’ bastata una lettera per far cadere ogni resistenza testimoniata con anni di battaglie. La giunta ex pentastellata ancora una volta ha disatteso il proprio programma elettorale. La delibera è stata approvata nel corso di un Consiglio comunale convocato ieri 3 dicembre, data ultima – secondo la nota regionale – per il passaggio pena “l’esercizio dei poteri sostitutivi” con la nomina di un commissario ad acta e danni erariali in capo ai consiglieri. Mentre Ladispoli resiste ancora, Anguillara ha ceduto. Tutto questo è avvenuto malgrado nella mattinata di ieri si fosse tenuta una riunione in commissione nel corso della quale si è parlato di una moratoria per i Comuni ancora resistenti. “Mentre il Comune ieri si affrettava a cedere il servizio idrico ad Acea, su mia proposta – scrive oggi in un post il consigliere regionale Emiliano Minnucci -le Commissioni ottava e dodicesima della Regione, all’unanimità, con il consenso dell’assessore Alessandri, decidevano di concedere ulteriore tempo ai comuni non interessati a cedere il servizio. Pertanto la fretta dell’amministrazione comunale di Anguillara non è giustificata da alcuna pressione esterna, ma soltanto da una propria, autonoma, volontà politica”.
Condanne e richieste di dimissioni giungono dalle forze politiche. In particolare il circolo di Rifondazione Comunista Lago di Bracciano Carlo Giuliani commenta il “comportamento vergognoso dell’amministrazione comunale pentastellata che ha votato compatta il passaggio ad Acea Ato2 la gestione dell’acqua pubblica. Oramai fanno acqua da tutte le parti…alla faccia del referendum da loro stessi appoggiato a suo tempo”. Rifondazione Comunista Lago di Bracciano chiede le dimmissioni immediate della giunta Anselmo.
E’ evidente che la giunta di fronte a una diffida si è messa paura. Il Consiglio comunale, a maggioranza, ha votato contro il proprio programma elettorale. A questo punto la riunione del 6 dicembre all’ex Consorzio comunale potrebbe divenire il centro di aspri scontri visto che le forze di opposizione sono intenzionate a pretendere le dimissioni di una giunta che ha tradito i propri elettori.