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Anguillara ancora a fianco dei fratelli saharawi sognando l’indipendenza e il ritorno ai propri territori

indipendenza

Il popolo saharawi chiama ed Anguillara risponde e con lei molti comuni della fascia a Nord di Roma sognando il ritorno nei propri territori e l’indipendenza. Nel pieno silenzio della comunità internazionale non scema la solidarietà che da oltre 40 anni lega trasversalmente il lago di Bracciano e i campi profughi in territorio algerino dove il popolo saharawi è costretto a vivere dopo l’occupazione dei suoi territori da parte del Marocco. 

Ieri alla Sala Orsi della Parrocchia Regina Pacis in oltre centocinquanta si sono riuniti per un pranzo di beneficenza organizzato da Associazione di Solidarietà e Amicizia con Popolo Saharawi presieduta da Carmen Frasca. 

Raccolti circa 2.800 euro che serviranno prevalentemente per pagare i voli dei ragazzi che in estate verranno a trascorrere una decina di giorni di soggiorno ospiti del territorio, sia per sfuggire alle torride temperature del deserto algerino sia per essere sottoposti, ove ce ne fosse la necessità, a cure mediche. 

Nel corso dell’iniziativa si è svolta anche una pesca che ha dato in premio buoni e oggetti regalati all’associazione dai commercianti del territorio. Mentre nelle cucine una numerosa brigata era impegnata per preparare il pranzo, Serenella Capparella che da anni ha fatto propria la causa di indipendenza accanto alla stessa Carmen Frasca e a Biancarita Guidi, ha coordinato l’incontro anche in collegamento diretto da remoto con il deserto. 

Molti gli intervenuti all’iniziativa di solidarietà tra i quali il sindaco di Anguillara Angelo Pizzigallo, Emiliano Minnucci ex sindaco di Anguillara e oggi capo della segreteria del sindaco metropolitano Gualtieri, il presidente del Consorzio Lago di Bracciano, avvocato Francesco Pizzorno, i consiglieri comunali Enrico Stronati e Silvio Bianchini e l’assessore al Turismo Christian Calabrese, l’ex assessore di Anguillara Natalina Guidi. Fondamentale anche il supporto della parrocchia Regina Pacis.

Da decenni Anguillara puntuale non fa mancare il proprio sostegno, un impegno che travalica i colori politici delle giunte che si vanno via via susseguendo alla guida del paese rivierasco. 

Ogni anno si torna a chiedere il rispetto delle risoluzioni ONU che vorrebbero l’indizione di un referendum in vista di una giusta indipendenza, ogni anno si ribadisce il valore dell’autodeterminazione per questo popolo, ogni anno si denuncia l’atteggiamento dei due pesi e due misure della comunità internazionale.

All’incontro presente anche un gruppo di Rignano Flaminio, comune anch’esso vicino alla causa saharawi.

I progetti principali dell’Associazione Solidarietà e Amicizia con il Popolo Saharawi sono principalmente due: Piccoli Ambasciatori di Pace e Un’oasi nel Deserto”. Se il primo è rivolto all’accoglienza, il secondo è un progetto di aiuto a distanza con il quale l’associazione consegna una donazione annua alle famiglie più bisognose dei campi profughi sahrawi. 

Va sotto il nome di MINURSO la missione delle Nazioni Unite per il Referendum nel Sahara Occidentale. Qui l’ultimo rapporto del Segretariato Generale delle Nazioni Unite

Situation concerning Western Sahara Report of the Secretary-General ONU del 1° ottobre 2024

 

The United Nations Mission for the Referendum in Western Sahara (MINURSO) was established by Security Council resolution 690 of 29 April 1991 in accordance with settlement proposals accepted on 30 August 1988 by Morocco and the Frente Popular para la Liberación de Saguia el-Hamra y de Río de Oro (Frente POLISARIO).

The settlement plan, as approved by the Security Council, provided for a transitional period for the preparation of a referendum in which the people of Western Sahara would choose between independence (indipendenza) and integration with Morocco.

The Special Representative of the Secretary-General was to have sole and exclusive responsibility over matters relating to the referendum and was to be assisted in his tasks by an integrated group of civilian, military and civilian police personnel, to be known as the United Nations Mission for the Referendum in Western Sahara.

“MINURSO remains – si legge nell’ultimo rapporto – the main and often sole source of impartial information and advice to me, the Security Council, the Member States and the Secretariat concerning developments in and related to the Territory. It continues to fulfil that role despite the significant challenges it faces. It also continues to provide a stabilizing presence, including by creating a conducive environment for the advancement of the political process led by my Personal Envoy. MINURSO represents the commitment of the United Nations and the international community towards achieving a just, lasting and mutually acceptable political solution to the conflict in Western Sahara in accordance with the relevant Security Council resolutions. I therefore recommend that the Council extend the mandate of MINURSO for another year, until 31 October 2025”.

 

 

 

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