Il Kimbell Art Museum presenta la straordinaria mostra Myth and Marble: Ancient Roman Sculpture from the Torlonia Collection dal 14 settembre 2025 al 25 gennaio 2026, presso il Renzo Piano Pavilion. L’esposizione porta per la prima volta in Nord America una selezione di cinquantotto capolavori di cui 24 recentemente restaurati, provenienti dalla più importante collezione privata di scultura romana al mondo.
Istituita nel corso del XIX secolo dal banchiere franco-italiano principe Giovanni Torlonia (1754– 1829) e da suo figlio, il principe Alessandro (1800–1886), la Collezione Torlonia è stata tramandata di generazione in generazione, fino a diventare la più grande collezione privata di sculture romane antiche. Una vera e propria “collezione di collezioni”, composta grazie ad acquisizioni da importanti raccolte di famiglie patrizie romane e a scavi condotti nelle proprietà della famiglia in tutta Italia.
Nel 1876 il principe Alessandro Torlonia fondò un museo per custodire ed esporre l’imponente raccolta di marmi antichi. Il Museo Torlonia rimase aperto a piccoli gruppi fino alla chiusura allo scoppio della Seconda guerra mondiale. Durante quel periodo nacque, per volontà del principe Alessandro Torlonia (1925–2017), la Fondazione Torlonia, con lo scopo di proseguire lo studio e la conservazione sia della collezione sia della Villa Albani Torlonia, un complesso monumentale e una delle più alte espressioni del gusto del XVIII secolo. Le sculture sono rimaste per lo più invisibili al
pubblico fino alla prima mostra organizzata dalla Fondazione Torlonia ai Musei Capitolini di Roma nel 2020.
Myth and Marble approda ora in Nord America dopo una recente esposizione della Collezione Torlonia al Louvre di Parigi, che ha attirato un pubblico senza precedenti.
Le opere esposte al Kimbell sono state realizzate tra la fine del V secolo a.C. e l’inizio del IV secolo d.C., con la maggior parte databile al periodo dell’Alto Impero (I–II secolo d.C.). La metà delle sculture è stata recentemente pulita, restaurata e studiata appositamente per questa presentazione in Nord America.
La mostra è organizzata tematicamente in sei sezioni. All’ingresso i visitatori incontreranno innanzitutto tre Icone della Collezione Torlonia, tra cui il Ritratto di una giovane donna, noto come Fanciulla di Vulci, databile alla metà
del I secolo a.C. Si tratta di una delle opere più antiche e celebri della Collezione Torlonia, che offre una rappresentazione unica della ritrattistica femminile romana della prima età augustea.
Successivamente, la sezione Corpi ideali e comportamenti esemplari introduce alle raffigurazioni delle molteplici divinità del più vasto mondo romano.
La Statua di una dea, nota come Hestia Giustiniani, una delle opere più importanti della collezione, è anche una delle rarissime versioni romane dello stile greco classico “severo” ancora esistenti, oltre a essere la scultura più grande e meglio conservata del suo genere.
La sezione Strategie di successione presenta imperatori del II secolo d.C. e le loro famiglie imperiali, compresa una notevole selezione di ritratti femminili. I visitatori riconosceranno i nomi di sovrani come Traiano, Adriano, Marco Aurelio, Commodo e Settimio Severo, i cui busti marmorei trasmettono al contempo la loro somiglianza, veicolano una propaganda politica esplicita e comunicano messaggi più sottili di potere, autorità e identità.
Nessuna delle opere esposte in Myth and Marble appare oggi così come uscì dalla bottega dell’artista antico, sia per l’usura del tempo sia per gli interventi di generazioni di restauratori. La sezione Restauro e ricostruzione mette in luce sculture che nel corso dei secoli sono state modificate — talvolta fino a diventare opere quasi del tutto nuove.
La Medusa di tipo Rondanini su trapezoforo (gamba di tavolo) con testa di grifone, ad esempio, fu realizzata assemblando due distinti frammenti scultorei antichi: una testa di Medusa unita a una gamba di tavolo con testa di grifone. Talvolta grandi artisti venivano incaricati di aggiornare o perfezionare frammenti antichi. Per esempio, una scultura ordinaria di un ariete sdraiato fu completamente trasformata e resa straordinaria con l’aggiunta di una testa esuberante scolpita intorno al 1620 dal celebre scultore barocco Gian Lorenzo Bernini.
Essendo tra i maggiori proprietari terrieri della Roma ottocentesca, il principe Alessandro Torlonia incaricò archeologi di condurre scavi in alcune delle sue proprietà, in particolare lungo un tratto della Via Appia Antica, importante arteria dell’antica Roma, e in un possedimento a Portus, l’antico porto principale di Roma.
La sezione Scavi Torlonia presenta notevoli ritrovamenti provenienti da questi scavi, tra cui un Rilievo votivo attico del V secolo a.C., unica scultura greca della mostra e opera più antica dell’intera Collezione Torlonia. Il Rilievo di Portus offre una rara rappresentazione del luogo stesso in cui fu rinvenuto, combinando elementi del paesaggio architettonico e commerciale con motivi simbolici e divinità.
Myth and Marble si chiude con la sezione Morte e memoria, che riflette uno dei principali punti di forza della Collezione Torlonia: i monumenti funerari. Queste superbe sculture sottolineano la duratura tradizione romana di commemorare i defunti e di tramandarne visivamente le sembianze e le identità personali nel marmo, da esporre pubblicamente e visitare per generazioni di discendenti.
Diversi straordinari sarcofagi, come il Sarcofago con le fatiche di Ercole e il Coperchio con coppia reclinata, figurano tra le più imponenti opere scultoree in marmo sopravvissute dall’antica Roma.
La Fondazione Torlonia nasce per volontà del principe Alessandro Torlonia, con l’obiettivo di preservare e promuovere la Collezione Torlonia e Villa Albani Torlonia, una delle più alte espressioni del gusto settecentesco. Insieme costituiscono un “patrimonio culturale della Famiglia per l’umanità” da tramandare alle generazioni future.
La Collezione Torlonia è la più importante collezione privata di sculture romane antiche al mondo. Comprende 622 opere e una vasta gamma di tipologie e soggetti scultorei, e si pone allo stesso livello delle principali istituzioni europee, tra cui i Musei Capitolini e i Musei Vaticani.
Uniti da una comune passione per l’arte e il collezionismo, la Fondazione Torlonia e la Fondazione Bvlgari hanno avviato una collaborazione per la conservazione dei marmi Torlonia, garantendo la costante attualità del loro valore storico ed estetico e salvaguardando questi capolavori per gli studi futuri. Questa duratura partnership ha visto la Maison romana come principale sponsor del restauro di oltre 150 statue della collezione, nell’ambito di un’iniziativa volta a sensibilizzare sul fondamentale lavoro di studio e conservazione condotto dalla Fondazione Torlonia nei Laboratori Torlonia.