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Imprenditori italiani in visita ad una delle maggiori cantine abcase. Per Salvatore Cittadino: “una produzione genuina ed autentica”

“Il vino abcaso merita senz’altro una maggiore attenzione nel mercato europeo”. Promosso a pieni voti la produzione vitivinicola abcasa che oggi, causa sanzioni, viaggia tutta verso il mercato russo ma che potrebbe entrare a pieno diritto sui mercati dei Paesi europei. 

Arriva un giudizio più che positivo da Salvatore Cittadino, imprenditore lametino del settore agricolo e conoscitore attento del settore vitivinicolo,  che il 28 febbraio scorso ha fatto visita ad una delle maggiori cantine, forte della produzione di 3,5 milioni di bottiglie l’anno, dell’Abkhazia il Paese affacciato sul Mar Nero. 

Rosso, rosè e bollicine, sono i prodotti di questa azienda davvero all’avanguardia. “L’impiantistica è tutta italiana mentre i vitigni autoctoni si avvicinano molto al Nero D’Avola, al Greco Nero, al Sirah, con punte di Montepulciano”.

Non a caso l’Abkhazia è rinomata nell’area dai Balcani al Caucaso per essere la terra del vino.

 “Tutta l’area in orbita russa guarda oggi al vino abcaso, così come al latte, al miele abcaso – commenta ancora Cittadino – come ad un prodotto genuino ed autentico che arriva da terre incontaminate, non compromesse dal punto di vista industriale. Accade sul mercato russo – aggiunge – né più né meno di quanto noi italiani consideriamo i prodotti del Matese, della Sila, del Monferrato, come provenienti da terre di eccellenza. Del resto è da queste zone che la produzione vitivinicola ha diffuso il proprio areale nell’antichità nel continente europeo”. 

Sono tutte considerazioni che arrivano a margine della visita aziendale nel corso della quale Cittadino ed altri imprenditori italiani hanno avuto modo di incontrare l’appassionato titolare Valeri Avidzba, 84 primavere, che assieme alla famiglia detiene una delle cantine più rinomate abcase. 

“Ad oggi – in considerazione della chiusura dei mercati – bere vino abcaso è fare un’esperienza, significa degustare una genuinità perduta. In prospettiva, con il miglioramento della situazione geopolitica, con l’Italia sarebbero possibili interazioni specie nell’ambito della ricerca, mirate ad affinare il recupero di vitigni autoctoni”. 

 

L’incontro con il meglio della produzione vitivinicola abcasa si è tenuto nell’ambito della visita di una delegazione italiana in Abkhazia coordinata dai diplomatici abcasi Kan Taniya e Vito Grittani, in occasione delle elezioni presidenziali del 1° marzo.

 

“Incentivare scambi commerciali, promuovere la conoscenza delle eccellenze abcase all’estero – dicono i due diplomatici – rientra tra le nostre priorità. Sottolineare la valenza della produzione vitivinicola abcasa è un compito che portiamo avanti con determinazione, convinti della qualità del prodotto che andiamo a promuovere”. 

Valeri Avidzba Fondatore e direttore con il consigliere D’Ambasciata presso l’ambasciata Abkhazia in Mosca

 

Di Graziarosa Villani

Giornalista professionista, Laureata in Scienze Politiche (Indirizzo Politico-Internazionale) con una tesi in Diritto internazionale dal titolo "Successione tra Stati nei Trattati" (relatore Luigi Ferrari Bravo) con particolare riferimento alla riunificazione delle due Germanie. Ha scritto per oltre 20 anni per Il Messaggero. E' stata inoltre collaboratrice di Ansa, Il Tempo, Corriere di Civitavecchia, L'Espresso, D La Repubblica delle Donne, Liberazione, Avvenimenti. Ha diretto La Voce del Lago. Direttrice di Gente di Bracciano e dell'Ortica del Venerdì Settimanale, autrice di Laureato in Onestà (coautore Francesco Leonardis) e de La Notte delle Cinque Lune, Il processo al Conte Everso dell'Anguillara (coautore Biagio Minnucci), presidente dell'Associazione Culturale Sabate, del Comitato per la Difesa del Bacino Lacuale Bracciano-Martignano, vicepresidente del Comitato Pendolari Fl3 Lago di Bracciano.