Vesuvio

Come sotto il Vesuvio il concerto che chiude la stagione di Primavera. Il direttore artistico Amarilli Nizza: “diffondiamo gocce di musicalità. Sognando ancora un teatro”. Appuntamento alle 19 alla chiesa di San Francesco 

Domenica 25 maggio alle 19 alla chiesa di San Francesco di Anguillara nuovo appuntamento ad ingresso libero con “Nobili Arti in Nobili Terre in Musica”. In programma il concerto “Per Eduardo, “Napoli tra Poesia e Musica” con una carrellata di canzoni napoletane interpretate dal mezzosoprano Eufemia Tufano e dai tenori Stefano Osbat e Fabio Sereni. 

Si conclude così la seconda edizione della stagione di primavera organizzata, con la direzione artistica del soprano Amarilli Nizza,  dal Comune di Anguillara Sabazia, Claudia Biadi Music Academy APS e Pro Loco Anguillara con il contributo della Presidenza del Consiglio regionale del Lazio.

Alla vigilia del quarto concerto in programma è tempo di tracciare un bilancio. 

Amarilli Nizza dopo tanto impegno quali sono le sue considerazioni?

“Non è mai semplice creare una nuova realtà artistica laddove non c’è una vera e propria tradizione secolare alle spalle come può accadere in Emilia, in Lombardia o in quelle regioni in cui la musica classica è intrisa nel tessuto culturale anche dei paesi più piccoli. Nonna Claudia Biadi creò una scuola di musica ad Anguillara nel 1980 quando di cultura musicale classica si parlava davvero poco da queste parti. Personalmente avevo una maestra elementare, la maestra D’Andrea, che ci educava all’ascolto delle opere liriche in classe e ci insegnava gli inni a scuola, da quello di Mameli a quello di Garibaldi passando per il “Piave mormorava” arrivando al “Va pensiero” del Nabucco di Verdi. Era però un caso isolato. Una maestra che di sua iniziativa si prendeva la briga di portare il giradischi in classe e di dedicare ore a diffondere una cultura musicale, alla maggior parte dei miei compagni non interessava particolarmente quel che ci veniva insegnato. Ma delle gocce di musicalità venivano comunque trasmesse. Per nonna fu impegnativo creare un coro locale che si esibiva affrontando svariati stili: dalla polifonia, all’opera lirica. Facevo parte anch’io di questo coro da bambina. Si provava  dopo cena a casa di nonna. Erano anni costruttivi durante i quali si cercava di coinvolgere il paese alla conoscenza musicale classica. Di allievi pianisti e cantanti ce ne erano parecchi, alcuni dei quali hanno poi intrapreso la carriera musicale.  Sorprende il fatto che l’unico luogo in cui potersi esibire nel 1980 fosse la chiesa di San Francesco. Direi che non è cambiato poi tanto da allora. Non si è mai arrivati alla costruzione di un luogo deputato e credo che ce ne sarebbe davvero bisogno. I tre paesi che si affacciano sul lago meriterebbero almeno un teatro o un auditorium nel quale poter creare realtà culturali costanti per educare sia i bambini che gli adulti alla conoscenza del bello. Attraverso la realizzazione del nostro piccolo festival ho compreso quanto sarebbe importante avere una location di riferimento per poter produrre anche spettacoli più completi di quelli che stiamo facendo al momento. Intendo dire che – sottolinea Nizza – avremmo bisogno di un palcoscenico vero e proprio con tutte le componenti per attuare progetti teatrali che necessitano di scenografie, balletti, orchestre eccetera sarebbe un sogno poter disporre di una struttura nella quale far interagire tutte le realtà culturali locali in un unico festival. Sono comunque molto soddisfatta degli artisti che ci hanno onorato della loro presenza e di essere riuscita a proporre un programma musicale estremamente vario che ha ricoperto quattro secoli di musica. Speriamo in questo modo di aver contribuito a divulgare come la musica si sia evoluta e trasformata nel tempo, portando a conoscenza del pubblico anche melodie meno eseguite”.

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Di Graziarosa Villani

Giornalista professionista, Laureata in Scienze Politiche (Indirizzo Politico-Internazionale) con una tesi in Diritto internazionale dal titolo "Successione tra Stati nei Trattati" (relatore Luigi Ferrari Bravo) con particolare riferimento alla riunificazione delle due Germanie. Ha scritto per oltre 20 anni per Il Messaggero. E' stata inoltre collaboratrice di Ansa, Il Tempo, Corriere di Civitavecchia, L'Espresso, D La Repubblica delle Donne, Liberazione, Avvenimenti. Ha diretto La Voce del Lago. Direttrice di Gente di Bracciano e dell'Ortica del Venerdì Settimanale, autrice di Laureato in Onestà (coautore Francesco Leonardis) e de La Notte delle Cinque Lune, Il processo al Conte Everso dell'Anguillara (coautore Biagio Minnucci), presidente dell'Associazione Culturale Sabate, del Comitato per la Difesa del Bacino Lacuale Bracciano-Martignano, vicepresidente del Comitato Pendolari Fl3 Lago di Bracciano.