Tappa conclusiva e più lunga del Festival Dancescreen in the Land 2024, giunto alla terza edizione, con spettacoli site specific ideati da prestigiose compagnie italiane e internazionali.

Avvolti da un guscio di pietra che ci rimanda al Settecento, siamo nella Antica Fornace del Canova dove il grande artista neoclassico cuoceva i suoi bozzetti in terracotta. Un luogo evocativo nella via romana eletta dallo scultore veneto come suo studio diffuso. Qui il Festival si chiude con un omaggio al grande ballerino Roland Petit nel centenario della nascita.

In questo spazio la Compagnia Artemis danza ha già portato due spettacoli dedicati a Giacomo Puccini in occasione del centenario della scomparsa.

Compagnia Artemis – Puccini e Verdi in danza La Fragile bellezza

Gli spettacoli

Il 26 settembre le allieve dell’Accademia nazionale di Danza con le loro coreografie interpretano il rapporto tra il femminile e la natura.

Il 27 settembre Simona Lisi, della Associazione Ventottozerosei, con Ewa si ispira al mito di Eva in una performance con musiche elettroniche dal vivo di Paolo F. Bragaglia.

Dal 1 al 10 ottobre va in scena in prima nazionale la coproduzione “In arte Maddalena della Canova22 con Mandala Dance Company e Aps Magica, spettacolo multidisciplinare tra interpreti dal vivo e proiezioni nello spazio in cui danzano. Si tratta della terza evoluzione sulla figura della Maddalena, già interpretata da Maria Concetta Borgese, con un nuovo intervento di Paola Sorressa e altre cinque danzatrici: ispirandosi alle rappresentazioni di questa donna da parte di grandi artisti nei secoli, le performance prendono spunto anche dalla origine storica e dalle interpretazioni leggendarie della figura della Maddalena. La regia è di Fiorenza D’Alessandro e Laura Fusco.

Dal 14 al 19 ottobre il coreografo Michele Pogliani, originale e forte sperimentatore, presenta una nuova performance dell’Mp3 Dance Project.

Il 21 ottobre la compagnia ResExtensa propone Sound Silence – Partitura in versi da un’idea di Marilena Abbatepaolo. Diretto da Elisa Barucchieri, danzano Giulia Bertoni e Fabiana Mangialardi. “Quando il corpo sente oltre l’udito”.

Chiude il festival, il 25 ottobre, una serata dedicata a Roland Petit dal titolo “Roland Petit e la giovane danza italiana, omaggio ad un maestro del ‘900”, organizzata da Canova22 con la Asmed Fondazione Sardegna. E inaugura una mostra fotografica dedicata al grande coreografo.

Il Festival è iniziato a fine agosto nel verde del Borgo Acqua Paola a Bracciano, è proseguito fra le rovine dell’Appia Antica alla chiesa di San Nicola dei Caetani, location uniche in cui si sono esibite tantissime compagnie: la Luna Dance Theater e i giovanissimi Lunatics, la Cornelia Dance Company, il gruppo di Shadi Salem, la Mandala Dance Company; un workshop con i danzatori della compagnia Hofesh Shachter di Londra, Attila Ronai, Justine Gouache e Oscar Jinghu Li; il Balletto di Roma, la compagnia Resextensa con uno spettacolo di Elisa Barucchieri.

Dancescreen in the land è un evento triennale ideato dalla Associazione Canova 22, con la direzione artistica di Fiorenza D’Alessandro. È un progetto sostenuto dal Ministero della Cultura, in collaborazione con Europa Creativa – NextGenerationEu per il progetto Eco Stage sulla transizione ecologica presso il Parco Archeologico dell’Appia Antica.

Lo spirito del Festival vive nell’unione fra contemporaneità e tradizione, espressa attraverso la danza e il gesto con linguaggi performativi originali, dando visibilità a nuovi talenti emergenti e superando le barriere tra gli allievi delle accademie e le istituzioni stesse, tuttora custodi dell’antico. Anche fra il pubblico e lo spazio scenico la comunicazione è emotivamente fluida, attiva, e annulla ogni distanza, che sia urbana o umana, artistica o anagrafica.

Nel 2024 il Festival esplora la metafora del corpo come “luogo” del sogno, per elevare nell’arte il difficile rapporto fra l’uomo e il suo ambiente: una ricerca salvifica in cui il corpo stesso diventa un media, immaginando la città del futuro in un dialogo più armonico con la natura. La danza e la bellezza, quindi, sono il tocco che ci sveglia dal torpore emotivo in cui anneghiamo, per entrare in contatto con il mito e il mondo spirituale.

La direzione artistica del Festival è affidata a Fiorenza d’Alessandro, coreografa, regista di video-danza, documentarista con esperienza trentennale di eventi in contesti urbani e spazi non convenzionali storici e archeologici, spettacoli all’aperto e coproduzioni in rete con prestigiose realtà culturali italiane ed estere, tra le quali la collaborazione con il festival Cinedans di Amsterdam, l’istituto di Cultura dei Paesi Bassi, la scuola di coreografia dell’Accademia Nazionale di Danza, il museo MAXXI, Dipartimenti di architettura e Progettazione Sapienza Roma.

I biglietti si possono acquistare su Vivaticket, clicca sul sito

https://canova22.com/dancescreenintheland/

L’associazione CANOVA22

È un’associazione culturale che ha sede a Roma nell’antica fornace del grande scultore. Presieduta da Fiorenza D’Alessandro, co-direttrice artistica con Franz Prati, è formata da un gruppo di artisti di varie discipline (pittura, scultura, architettura, letteratura) con una consolidata esperienza nella danza e nella videodanza, nella offerta di mostre e installazioni d’arte.

Con il film-danza “Virgins”, coprodotto con il Cinedance Festival di Amsterdam, l’associazione ha vinto nel 2020 il Best experimental short-MICMX-Muestra Itiinerante De Cine.

Gli ultimi premi ottenuti con le produzioni Canova22 e il videomaker Edmund Kurenia: David Film Festival (Turchia) Tabriz Cinema Awards (Iran), Los Angeles Short film awards, San Francisco Best Dance Movie; Cambridge Short Film Festival, e Cinematography Awards Official Selection, Realtime International film festival (Uk). Onorable mention con “The Altar of Chicadas”. Con Homooùsios/Celebration in the bath ha vinto al Paradise film Festival di Barcellona, sempre nella città catalana ha vinto in categoria Best Short doc all’Europa Film festival e al Soundance Film Festival. Ancora menzioni al Bucarest Film Festival Best Photography, al Luminary film Fiesta di Parigi, come Best experimental film. Una official selection anche al New York Award.

Di Graziarosa Villani

Giornalista professionista, Laureata in Scienze Politiche (Indirizzo Politico-Internazionale) con una tesi in Diritto internazionale dal titolo "Successione tra Stati nei Trattati" (relatore Luigi Ferrari Bravo) con particolare riferimento alla riunificazione delle due Germanie. Ha scritto per oltre 20 anni per Il Messaggero. E' stata inoltre collaboratrice di Ansa, Il Tempo, Corriere di Civitavecchia, L'Espresso, D La Repubblica delle Donne, Liberazione, Avvenimenti. Ha diretto La Voce del Lago. Direttrice di Gente di Bracciano e dell'Ortica del Venerdì Settimanale, autrice di Laureato in Onestà (coautore Francesco Leonardis) e de La Notte delle Cinque Lune, Il processo al Conte Everso dell'Anguillara (coautore Biagio Minnucci), presidente dell'Associazione Culturale Sabate, del Comitato per la Difesa del Bacino Lacuale Bracciano-Martignano, vicepresidente del Comitato Pendolari Fl3 Lago di Bracciano.